JUVENTUS-GENOA (giocata giovedì 13 novembre) 4-1
PALERMO-INTER (giocata sabato 15 novembre) 0-2
ATALANTA-NAPOLI 3-1
CAGLIARI-FIORENTINA 1-0
CATANIA-TORINO 3-2
MILAN-CHIEVO 1-0
SAMPDORIA-LECCE 3-2
SIENA-BOLOGNA 1-1
UDINESE-REGGINA 0-1
Milan
Beckham rossonero solo per due mesi
Nonostante Galliani e soci continuino a sostenere che l’arrivo di Beckham al Milan non sia solo una trovata pubblicitaria, ma serva alla squadra per arrivare ai vertici del calcio italiano
Ronaldinho illude il Milan, Esposito lo beffa
La zona Cesarini stavolta è stata fatale al Milan, dopo le ultime due gare vinte proprio sul filo di lana. Ronaldinho ha segnato la sua rete numero sei in maglia rossonera, togliendo lo zero anche nella casella delle reti segnate fuori casa, ma ciò non è bastato a portare a casa i tre punti che sarebbero valsi la testa della classifica.
Di fronte ad un Lecce consapevole della superiorità dell’avversario, la squadra di Ancelotti ha tentato in tutti i modi di scavalcare nuovamente i cugini nerazzurri in vetta. Numerose le occasioni create dagli ospiti, che però davanti alla porta non riuscivano a concretizzare in modo degno.
In particolare Borriello non ha dato dimostrazione di grande lucidità, fallendo ripetutamente la possibilità di portare il Milan in vantaggio. Per il Lecce da segnalare una grande occasione di Giacomazzi, che tutto solo davanti alla porta ha fallito il più facile dei gol.
Posticipo 11^ giornata: Dinho non basta al Milan
Lecce – Milan 1-1 Stavolta Ronaldinho non basta a regalare al Milan l’ennesima vittoria in campionato. E dire che il Gaucho aveva provato uno scherzetto dei suoi, portando in vantaggio
Calcio, Serie A: In zona preghiera Cruz porta l’Inter in Paradiso
Del Piero e Gilardino mandano Juve e Fiorentina in orbita. Vince anche il Napoli e il Genoa trascinato da un Super-Milito. Il racconto dell’ 11^ giornata.
Chi doveva vincere ha vinto e chi rischiava di perdere ha perso. L’undicesima giornata di Serie A non ha regalato sorprese: in fondo alla classifica, Torino a parte, le acque non si smuovono mentre ai piani alti fanno festa praticamente tutte, o quasi. L’Inter nel big-match di giornata ospitava la corazzata Udinese. Per novanta minuti Mourinho ha sudato freddo, ma a scongiurare il quarto pareggio in stagione ci ha pensato Julio Cruz che ha regalato, in pieno recupero, la vetta provvisoria della classifica ai nerazzurri. A quota 22 sale anche la Lazio che aggancia il Milan, impegnato questa sera nel posticipo di Lecce. A seguire, alle spalle dell’Udinese che resta a 21, la premiata coppia Napoli-Genoa, che precede a sua volta di due punti quella formata da Juventus e Catania. A diciassette sale la Fiorentina che, trascinata dalla vena realizzativa di Alberto Gilardino, scavalca il Palermo, sconfitto nell’anticipo di sabato dal Torino.
Ronaldinho: da figurina a campione ritrovato
Al suo arrivo in Italia aveva promesso di regalare allegria al calcio e gioia ai tifosi, sebbene in molti pensassero di ritrovarsi davanti l’ennesima figurina giunta ad arrichire l’album rossonero.
Sono trascorsi quasi quattro mesi da quel giorno e Ronaldinho sembra aver mantenuto la promessa, regalando non solo giocate di alta classe, ma anche punti preziosi e vittorie pesanti alla squadra di Ancelotti.
Dodici le gare giocate, non tutte da titolare, per un totale di 709 minuti, durante i quali il Gaucho si è reso protgonista in termini di gol per ben 5 volte. Sua la rete che ha affossato l’Inter, regalando il primo dispiacere stracittadino a mister Mourinho, sua la doppietta contro la Sampdoria, sua la punizione in zona Cesarini che ha ridimensionato le ambizioni del Napoli e suo il missile dai 25 metri che ha permesso al Milan di superare lo Sporting Braga in Coppa Uefa. Un gol ogni 141 minuti giocati, ma soprattutto 12 punti portati a casa grazie alle sue magie.
Ronaldinho e Quagliarella fanno volare le italiane in Coppa
Giovedì di gloria per le due italiane impegnate nel secondo turno della fase a gironi di Coppa Uefa. Nel giorno di riposo dela Sampdoria, Milan e Udinese tengono alto l’onore dell’Italia e conquistano la vittoria, piazzandosi in testa ai rispettivi gironi.
Per la squadra di Ancelotti è ancora decisivo Ronaldinho e ancora in pieno recupero come aveva fatto domenica scorsa nel posticipo serale contro il Napoli. E dire che contro lo Sporting Braga il Milan partiva con il tridente Inzaghi-Shevchenko-Pato fin dal primo minuto, ma i portoghesi riuscivano a reggere bene di fronte all’armata rossonera e rischiavano persino di passare in vantaggio in un paio di circostanze.
Nella ripresa poi il ritmo calava ancora e neanche l’ingresso di Ronaldinho e Seedorf sembrava regalare scossoni ad una gara per certi tratti noiosa. E proprio quando ci apprestavamo a commentare un brutto pareggio del Milan, ecco arrivare il lampo del Gaucho, che con un tiro dai venticinque metri castigava Eduardo. Ora i rossoneri sono in testa al girone E con 6 punti, seguiti da Sporting Braga e Wolfsburg a 3. Ancora a zero Portsmouth ed Heerenveen.
Coppa Uefa: bene Udinese e Milan
Spartak Mosca – Udinese 1-2 Milan – Sporting Braga 1-0 Nel secondo turno della fase a gironi di Coppa Uefa continua a volare l’Udinese, che ormai pare potersi permettere persino
Quel traditore di David Beckham
Cresce l’attesa a Milano per il prossimo arrivo di David Beckham, che contribuirà ad accrescere un entusiasmo già alle stelle intorno alla squadra rossonera. Del resto, è il giocatore più mediatico del pianeta calcio e ovunque vada sembra trasformare in oro tutto ciò che tocca come un novello Re Mida.
Così è stato quando ha lasciato la fredda Inghilterra per trasferirsi al Real Madrid ed ancor più quando le sue prestazioni sono state richieste dalla lontana America, pronta ad accoglierlo tra le sue braccia come il Messia che viene a portare il verbo del calcio.
Difficile stabilire in che misura l’ex capitano della nazionale inglese abbia avvicinato gli yankees al mondo del pallone, sta di fatto però che il suo arrivo a Los Angeles ha moltiplicato la vendita delle maglie (più 780%, altro che nespole!) ed ha contribuito a ripopolare gli stadi (magari solo di ragazzine sognanti, ma tant’è). Ora però l’idillio si è rotto e molti di quelli che lo avevano eletto come proprio beniamino, ora lo considerano un traditore.
Udinese e Napoli lasciano strada al Milan
Copertina della decima giornata di campionato dedicata al Milan, che vince il posticipo di lusso contro il Napoli e si riporta in testa alla classifica dopo più di quattro anni. Gli azzurri hanno retto bene di fronte agli assalti del Diavolo, nonostante l’espulsione di Maggio li abbia costretti a giocare in dieci per tutto il secondo tempo.
Un ottimo Iezzo ha evitato il peggio in diverse occasioni, concedendosi anche il lusso di parare un rigore a Kakà a pochi minuti dalla fine. Ma proprio quando eravamo pronti a commentare il pareggio, ecco spuntare il piede di Ronaldinho e la testa di Denis (eroe dell’ultima gara con una tripletta) a beffare l’estremo difensore partenopeo.
Cambia dunque la testa della classifica che solo quattro giorni fa vedeva prevalere proprio Napoli e Udinese. Ora a farla da padrone è il Milan con 22 punti, seguita ad un solo punto dall’Inter e dai bianconeri di Marino che nel pomeriggio non sono riusciti a sfruttare l’impegno casalingo contro il Genoa, impattando per 2-2.
Posticipo 10^ giornata: Milan in testa
Milan – Napoli 1-0 E’ durato 86 minuti il sogno del Napoli di mantenere la testa della classifica, seppure in coabitazione con Inter ed Udinese. I partenopei hanno retto bene
Beckham al Milan tra scommesse e business
Neanche il tempo di rendere ufficiale la notizia del passaggio di David Beckham al Milan che già si scatenano i bookmakers inglesi, proponendo scommesse interessanti sulla permanenza a Milano del biondo calciatore. E se prima si scommetteva sull’arrivo o meno dello Spice Boy nella capitale della moda, ora le puntate vertono su altre curiose possibilità.
Giusto ieri ci chiedevamo quante presenze riuscirà a collezionare l’ex capitano della nazionale inglese nei due mesi e mezzo di militanza in maglia rossonera. Ebbene, se volete guadagnare sette volte e mezza la posta puntata, vi conviene scommettere sull’eventualità che Ancelotti non conceda neanche una chance al giocatore.
Nel caso di esordio con gol, invece, i bookmakers sono pronti a pagare ben cinque volte e mezza la puntata, mentre un gol su punizione viene quotato addirittura 9 a 1. Un esordio con espulsione garantirebbe allo scommettitore una cifra pari a 34 volte la puntata effettuata. Ma non basta.
Milan-Beckham: è fatta
Proprio ieri vi anticipavamo lo scempio che ci poteva essere nel possibile contratto che il centrocampista inglese David Beckham stava per firmare con il Milan. Oggi questo contratto è diventato realtà, e i nostri sospetti sono stati confermati.
Il contratto del calciatore dei Los Angeles Galaxy sarà un’eccezione ai contratti classici del mercato di Gennaio, in cui un calciatore arriva in prestito fino alla fine della stagione. Ebbene l’ufficialità arriverà il 7 Gennaio, ma il tempo che avrà Ancelotti per schierarlo sarà molto breve, in pratica 2 mesi e mezzo.
Beckham diviso tra il superattico milanese e le sirene inglesi
Sta diventando la telenovela autunnale e francamente già comincia ad annoiare. Beckham al Milan? Prima puntata: si, solo per allenarsi e non perdere la forma fisica in vista di un’eventuale chiamata di mister Capello. Seconda puntata: si, in prestito fino a giugno.
Terza puntata: si, ma in prestito fino a marzo, finché riprenderà il campionato a stelle e strisce. Quarta puntata: si, a titolo definitivo, fino a che avrà voglia di vestire la maglia rossonera o finché il club non si stancherà del manifesto pubblicitario. Quinta puntata: forse no, perché in Inghilterra c’è qualcuno che vorrebbe poter contare sulle sue prestazioni in campo, al di là del business che il biondo calciatore si porta dietro.
Quel qualcuno risponde al nome di Harry Redknapp, arrivato fresco fresco sulla panchina del Tottenham, dopo il siluramento di Juande Ramos. Ebbene pare che il nuovo tecnico sia un fan sfegatato dell’ex capitano della nazionale inglese e sia pronto a mettere sul piatto un’offerta strepitosa per convincerlo a vestire la maglia del club.