Barcellona club con più tifosi in Europa, Inter solo ottava

Nonostante il triplete, l’Inter non riesce a scalare le classifiche dei cuori dei tifosi. Va decisamente meglio rispetto agli scorsi anni, i fans sono aumentati, ma oltre l’ottavo posto i nerazzurri non riescono ad andare. A guidare la classifica dei club con più tifosi in Europa, stilata da Sport Markt,  rimane stabile il Barcellona di Leo Messi che continua a guadagnare consensi, raggiungendo i 57,8 milioni di tifosi e staccando ancor di più le inseguitrici.

Al secondo posto rimane il Real Madrid che però perde tifosi nonostante i grandi acquisti dello scorso anno. Ne perde così tanti che va vicina al sorpasso da parte del Manchester United, attestandosi a quota 31,3 milioni contro i 30,6 degli inglesi. Se quest’anno dovesse andare ancora male potrebbe anche avvenire il sorpasso.

Balotelli urla “Forza Milan” e scoppia il caso

E’ stata una gran giornata per i tifosi rossoneri quella di ieri. Prima la presentazione di Ibrahimovic e Robinho, poi nel tardo pomeriggio la notizia di un riavvicinamento di Balotelli a Milano, sponda Milan. Era cominciato tutto quando il calciatore del Manchester City si era presentato in clinica a Pavia per l’intervento al ginocchio. Ad aspettarlo c’erano ovviamente i giornalisti che immediatamente gli hanno chiesto cosa ne pensava dell’interessamento del Milan. La sua risposta è stata

Galliani mi vuole in rossonero? Sono contento, è una grande squadra.

Risposta diplomatica che rientra nello spirito del solito gioco delle parti. Niente scoop? Quando c’è di mezzo Balotelli mai dire mai. E’ bastato aspettare qualche ora e l’ex interista si è affacciato al balcone con tanto di cuffietta da sala chirurgica e, forse per sfogare la tensione, ha urlato alle persone che erano fuori ad aspettarlo “Forza Milan“.

Ibrahimovic: Milan primo, Inter seconda

Ancora non ha avuto l’occasione di giocare con i nuovi compagni, se non in allenamento, ma Zlatan Ibrahimovic è già convinto della forza della sua nuova squadra e non ha paura di lanciarsi in promesse impegnative:

Sono sicuro che noi arriveremo primi e l’Inter seconda. Possiamo vincere tutto in Italia e in Europa. Ora sono nel Milan e la rivale numero 1 per noi è l’Inter, è una lotta tra queste due squadre.

Queste le parole di Ibra nel corso della presentazione ufficiale al fianco di Galliani e Robinho, altro acquisto dell’ultimo minuto. Poi lo svedese dedica qualche battuta ai tifosi dell’Inter che fino ad un anno e mezzo fa lo acclamavano come un re:

Se mi odiano perché ora gioco nel Milan non mi interessa. L’Inter ormai è il passato: il presente e il futuro è il Milan. Ho sempre vinto dove sono andato e quindi i tifosi devono essere contenti di avermi avuto.

Ibra ceduto per motivi tecnici (ma lui smentisce)

Perché Ibrahimovic ha lasciato il Barcellona dopo un solo anno? Pensavamo di aver trovato una spiegazione plausibile nel cattivo rapporto con Pep Guardiola, ma dall’interno del club catalano fanno sapere che la situazione è ben diversa. A regalarci l’illuminazione in questo senso è Andoni Zubizarreta ex portiere e neo-direttore sportivo del Barcellona:

Ho incontrato Guardiola il giorno in cui ha spiegato a Ibra quale era la soluzione; Pep mi ha detto che il problema era solo di natura tecnica e il giocatore mi ha rivelato il suo disagio, visto che è abituato ad avere una squadra che gioca per lui. A quel punto Raiola ha chiesto di parlare con la società e noi abbiamo iniziato a prendere in considerazione l’idea di vendere il giocatore, trovando la soluzione migliore e alla fine si è deciso di cederlo al Milan.

Juve, in arrivo Traoré e Kaladze

La Juventus sembra essere molto attiva in queste ultime ore di calciomercato estivo, come se non bastassero i tanti uomini nuovi messi a disposizione del neo-tecnico Delneri. Nella serata di ieri Marotta si è accordato con il Milan per la cessione di Marco Borriello, ormai chiuso dall’arrivo di Ibrahimovic ed alla ricerca di una squadra che gli dia le giuste garanzie per tutta la stagione.

L’attaccante dovrebbe arrivare a Torino in giornata, sebbene ancora manchi il suo sì all’accordo tra le due società. Ma durante l’incontro si è parlato anche di altre trattative, come quella che porterà Kaladze in bianconero in cambio di Fabio Grosso. Il georgiano sembrava destinato al Genoa, ma all’ultimo momento aveva rifiutato la possibilità di trasferirsi sotto la Lanterna, costringendo la dirigenza rossonera a rivedere i propri piani.

Ibrahimovic al Milan per vincere tutto

I tifosi rossoneri possono finalmente esultare: il sogno è diventato realtà quando Zlatan Ibrahimovic è sceso dalla scaletta dell’aereo, pronto a promettere successi ed a giurare fedeltà eterna al Milan

Sorteggi Champions League: i rischi per le italiane

La due giorni di sorteggi europei comincia tra poco più di un’ora nella suggestiva cornice di Montecarlo, dove l’urna deciderà quali saranno le avversarie delle italiane nei gironi di Champions League. Inter, Roma e Milan attendono con impazienza di conoscere i nomi delle squadre da affrontare nelle gare del girone e già incrociano le dita, nella speranza di non beccare gli avversari più pericolosi. Quali i rischi per prime tre classificate della scorsa stagione?

Per scoprirlo bisogna analizzare i criteri di costituzione dei gironi, con otto gruppi di quattro squadre suddivise per fascia in base al coefficiente Uefa. L’unica limitazione riguarda le squadre dello stesso Paese, che non potranno ritrovarsi nello stesso girone (niente derby italiani dunque).

Milan-Ibrahimovic, si tratta

La notizia circola da un po’ sulle prime pagine dei quotidiani sportivi, ma finora sembrava solo la solita indiscrezione buttata lì per vendere qualche copia in più. Ed in effetti pensare che Silvio Berlusconi tornasse ad aprire i lacci della borsa per assicurarsi le prestazioni di un campione di primo livello come Zlatan Ibrahimovic sembrava piuttosto improbabile.

Nessuna illusione quindi per i tifosi del Milan, non fino a ieri almeno, quando il patron rossonero si è lasciato sfuggire un significativo “chissà…”. Una promessa da politico, tanto per tenere buona la piazza? No, perché oggi arriva la conferma di Adriano Galliani, solitamente poco disposto a sbottonarsi sulle questioni di mercato:

La trattativa inizia mercoledì ed è ancora tutta da fare.

Trofeo Berlusconi alla Juventus

C’era un tempo in cui il Trofeo Berlusconi aveva una valenza ben precisa, perché assicurarsi la vittoria nell’amichevole estiva equivaleva a perdere il treno-scudetto nella stagione successiva. Milan e Juventus all’epoca erano le regine del campionato ed il tricolore era solo affar loro, mentre alle altre non restava che lottare per i posti in seconda fila. Poi arrivò Calciopoli a ristabilire l’equilibrio, ma anche la scarsa vena del Presidente rossonero, ormai stanco di investire nel calcio e preso principalmente dal suo ruolo politico.

Ed ecco spuntare l’Inter del miliardario Moratti, che faceva man bassa di campionati, relegando le due ex regine al ruolo di semplice comparse. Di qui la perdita di prestigio del Trofeo Berlusconi, diventato ormai un’amichevole estiva come tante altre e non più termometro della stagione successiva. Eh già, perché a giudicare da quello che ha detto il campo nella gara di ieri sera, il Milan dovrebbe assicurarsi il tricolore nella prossima stagione. Lungi da noi il voler mettere limiti alla provvidenza, ma rose ed acquisti alla mano ci pare un’eventualità di difficile realizzazione.

All’Inter il Trofeo Tim

Prove di campionato per Inter, Juventus e Milan, tre delle grandi sorelle d’Italia, che si sfidavano ieri sera nel Trofeo Tim in quel di Bari, in mini-gare di 45 minuti. I nerazzurri ripartono da dove avevano lasciato lo scorso maggio, battendo le dirette concorrenti e sollevando al cielo il primo trofeo (seppur non ufficiale) della stagione.

Ma andiamo per ordine e cominciamo dalla gara che ha visto di fronte i campioni d’Italia ed i bianconeri. Male gli uomini di Delneri, più avanti nella preparazione, ma mai incisivi come ci si sarebbe aspettati. L’Inter ha mostrato maggiore compattezza e non ha avuto problemi ad imporsi sul gioco della Vecchia Signora, tanto che Manninger ha avuto diverse occasioni per mettersi in mostra, prima che Sneijder tirasse fuori dal cilindro un gol d’autore al minuto numero 25.