Scudetto 2006: anche la Uefa scende in campo

L’appello di Andrea Agnelli di qualche settimana fa è stato ascoltato e la Uefa ha deciso di intervenire. La lettera inviata dal presidente della Juventus indirizzata a Platini in merito alle scorrettezze dell’Inter non prese in considerazione nell’ambito dell’inchiesta denominata “Calciopoli” è stata presa in considerazione, nonostante in molti credessero che fosse solo tempo perso.

E così questa mattina il consigliere capo degli Affari Legali Pierre Cornu ha scritto alla Figc per venire a conoscenza dei dettagli dell’indagine. Cornu specifica che non ha dubbi che l’inchiesta del 2006 fosse stata portata avanti correttamente, ma intanto vuol sapere tutto con precisione, in particolare come mai le intercettazioni e le prove riguardanti l’Inter non fossero state prese in considerazione, per valutare al meglio e, specifica alla fine della lettera, “decidere cosa è opportuno fare”.

Uefa Best Player: annunciato un nuovo premio per il miglior giocatore della stagione

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Si chiamerà UEFA Best Player in Europe, e si tratta di un premio che verrà assegnato da 53 giornalisti in fase di sorteggio per la Champions League, che premieranno il miglior calciatore della stagione precedente che ha militato in un club iscritto all’Uefa.

Da quando il Pallone d’Oro ed il Fifa World Player sono stati uniti in un unico premio, non c’è più distinzione tra calciatori che giocano in Europa e il miglior giocatore del mondo (anche se è scontato che il miglior giocatore del mondo giochi in Europa). Per questo Michel Platini ha fortemente voluto un premio esclusivo per l’area Uefa che, come unica differenza dal vecchio Pallone d’Oro, ha che anziché premiare il miglior giocatore dell’anno solare, premia quello migliore dell’ultima stagione.

Michel Platini compie 56 anni

Oggi compie gli anni Michel Platini. Per tutti è il presidente dell’UEFA – carica che ricopre dal 26 gennaio 2007 -, ma per gli juventini – almeno quelli che hanno almeno una quarantina di anni – è il calcio.

Per questo anche il sito della Juventus lo festeggia, con parole, foto e video. Per dire cosa ha fatto bastano le nude cifre: 104 reti in 224 partite, e la vittoria di due Scudetti, una Coppa Italia, una Coppa dei Campioni, una Supercoppa Europea, una Coppa Intercontinentale e una Coppa delle Coppe.

Fifa: Blatter rieletto tra le polemiche

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Non è servito l’intervento della Federazione calcistica britannica che aveva chiesto il rinvio delle elezioni del presidente Fifa. Questa mattina il comitato si è riunito ed appena in 17 su 206 hanno sostenuto tale proposta, così si è proceduto alle elezioni e Blatter ha vinto per il quarto mandato consecutivo.

Delle vere e proprie elezioni bulgare visto che, dopo il ritiro di Mohamed bin Hammam, l’unico nome sulla scheda era proprio il suo, il quale ha ottenuto 186 voti, contro gli stessi 17 di prima che hanno votato contro e 3 astenuti.

Uefa: Platini rieletto presidente, Abete suo vice

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Quattro anni fa dovette vedersela con quel colosso che era Lennart Johansson, e vinse per pochi voti. Ieri invece Michel Platini ha avuto gioco facile perché ha dovuto sfidare se stesso. Potevano benissimo risparmiarsi l’incontro i delegati Uefa riuniti a Parigi per le elezioni del presidente della federazione, dato che Michel Platini era l’unico candidato, ma nonostante questo il voto è stato definito “un’acclamazione”.

La forma lascia un po’ perplessi, ma la scelta era piuttosto scontata, visto che con il progetto del Fair Play Finanziario che le Roi stava portando avanti già da qualche anno, non avrebbe avuto senso cambiare il vertice della massima autorità calcistica europea.

A rischio il fair play finanziario?

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Tutti i tifosi sanno che il fair play finanziario inizierà a cambiare il calcio a partire dalla stagione 2012/2013. Per questo tutti i club che vogliono garantirsi un futuro di successo dovrebbero – se non lo hanno già fatto – cambiare il proprio modello gestionale puntando sul settore giovanile, su una riduzione del monte ingaggi e in uno stadio di proprietà.

E’ la creatura del presidente Uefa Michel Platini per dare un futuro ad un calcio avvitato in una spirale di spese senza senso, ma potrebbe anche morire nella culla. O almeno essere applicato con uno o più anni di ritardo.

Juventus Football Club

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Juventus Football Club

Correva l’anno 1897, quando un gruppo di liceali torinesi si ritrovava su una panchina di corso Re Umberto, nel capoluogo piemontese, per dar vita a quella che di lì a qualche anno sarebbe diventata una delle società di calcio più importanti e titolate nel panorama nazionale ed internazionale, la Juventus Football Club. La maglia degli esordi era di colore rosa con cravatta nera, ma l’undici torinese non ebbe modo di esibirla a livello nazionale prima del 1900, allorché partecipò al primo campionato, venendo però eliminata.

Il primo trionfo arrivò nel 1905, anno del primo scudetto, che però si dimostrò un fuoco di paglia, considerando che fino al dopoguerra la Juventus non seppe più ripetersi. Il secondo titolo nazionale giunse un ventennio più tardi, nella stagione ’25-’26, per fare poi da antipasto a quello che sarà uno dei periodi migliori nella storia della società piemontese.

Mondiale 2022: gare a gennaio e strutture non adeguate, il caso Qatar manda in tilt la Fifa

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Le accuse sui “petroldollari” che avrebbero comprato la candidatura del Qatar si fanno sempre più insistenti, e nonostante le dure opposizioni dei vertici Fifa, dopo appena due settimane dell’assegnazione del Mondiale 2022 alla nazione araba, già molti dubbi e perplessità cominciano a sollevarsi.

Il primo, più ovvio, è il clima. I Mondiali da sempre si sono disputati tra giugno e luglio. Ma nel deserto arabo c’è il rischio di giocare partite a 45 gradi all’ombra, con un picco di spreco energetico immenso se si pensa all’aria condizionata che ci vorrà per sostenere le milioni di persone che si recheranno nella nazione. La proposta è stata avanzata inizialmente da Beckenbauer, poi è stata avvallata da Platini, ed ora pare che anche Blatter ci stia pensando: spostare il campionato del mondo a gennaio.

Corruzione ad Euro 2012: ecco le prove

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Il dirigente cipriota Spyros Marangos ha pronte le prove della presunta corruzione avvenuta ai danni dell’Italia per “scipparle” l’Europeo del 2012 ed assegnarlo a Polonia ed Ucraina. Dietro tutto questo raggiro ci sarebbe la mano del miliardario ucraino Hryhoriy Surkis, fratello del presidente della Dinamo Kiev.

In particolare, spiega Marangos, il giorno prima delle votazioni la candidatura congiunta dei due Paesi dell’Est Europa ottenne improvvisamente 8 voti contro 4 dell’Italia, mentre fino a qualche giorno prima i valori erano contrari. Marangos scoprì così che un delegato aveva ottenuto una mazzetta da 3,15 milioni di euro, mentre altri tre avevano ricevuto due milioni a testa. Cercò di comunicarlo a Platini, ma il presidente dell’Uefa non gli rispose nemmeno.

Italia-Serbia: i rischi per le due nazionali

Italia-Serbia non è ancora finita. Se dal punto di vista sportivo la partita è durata soltanto 6 minuti, da quello giudiziario dura tre settimane. La Uefa non ha ancora ratificato il 3-0 a tavolino, anche se ormai non sembra in discussione perché non è stata presa nemmeno in considerazione l’ipotesi di rigiocare la partita, ma i rischi sono tanti, e valgono anche per gli azzurri nonostante sembrino le vittime di questa situazione.

Secondo la Uefa è responsabile la federazione che organizza l’evento, quindi quella italiana, e se gli scontri sono potuti accadere, e soprattutto se è stato concesso ad Ivan e compagni di far entrare armamenti da guerra sugli spalti, la colpa è solo dell’Italia. I pericoli non dovrebbero essere penalizzazioni di punti, ma vanno dalla squalifica del campo alla multa, fino all’esclusione della città di Genova da partite a rischio a causa della vicinanza dello stadio al centro cittadino che metterebbe in pericolo l’incolumità dei cittadini e degli esercizi commerciali.

Serie A, Premier e Liga a rischio fallimento

Forse alla fine ci salverà Michel Platini con il suo fair play finanziario, ma certo è che la situazione economica europea è tutt’altro che rosea. E non si parla dell’economia in generale, ma di quella legata al calcio. Secondo un’analisi effettuata dall’agenzia finanziaria A.T. Kearney, il nostro campionato sarebbe il più in pericolo di tutti, con un tasso di redditività del -12%: in pratica ogni anno ci sono talmente tante perdite, considerando solo il massimo campionato, che per 100 euro investiti se ne perdono altri 12.

Non va meglio alle altre big europee, con la Premier League che presenta un tasso di redditività del -5% e la Liga spagnola con -7%. Un po’ migliore è la situazione in Francia, dove si raggiunge un sostanziale pareggio, ed in Germania dove l’indice diventa positivo, passando a +4%.