Milan: i nuovi obiettivi sono Essien e Marin

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Comincia a prendere forma il calciomercato del Milan. Un mercato che vedrà pochi acquisti, ma di qualità. Considerato che il super-attacco non verrà toccato, sarà la difesa, ma soprattutto il centrocampo a vedere i maggiori arrivi. Si è parlato tanto di Ganso, ma siccome la trattativa è complicata, ecco che un giorno il Milan è più vicino, il giorno successivo è più lontano.

Oggi siamo nel giorno in cui i rossoneri si allontanano in questo snervante tira e molla, e stanchi dei capricci del Santos hanno deciso di puntare su un’alternativa. Questa si chiama Marko Marin, trequartista del Werder Brema che ha fatto impazzire la difesa della Sampdoria nei preliminari di Champions, e che da mesi è finito sui taccuini degli osservatori di mezza Europa. Ma il nome che fa sognare i tifosi è quello di Michael Essien.

Premier League: derby di Manchester a reti bianche, Essien rilancia il Chelsea

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Riprende la corsa del Chelsea, che se fuori casa sembra una squadra normale, in casa è mostruosa. Contro il Fulham la partita era difficile, ma gli uomini di Ancelotti hanno mostrato la solita compattezza, specie in difesa, e sono riusciti a portare a casa il risultato grazie alla rete di Essien. Osservato speciale Drogba, in campo nonostante la malaria, gioca 90 minuti e sembra che per lui questo problema non valga più di un semplice raffreddore.

Le attenzioni di questa giornata erano incentrate soprattutto sul derby di Manchester, uno dei rari con entrambe le compagini nelle zone alte della classifica. Ma come spesso accade quando la gara è molto tesa, sono più i contrasti che i tiri in porta, e lo 0-0 finale (con tanto di fischi assordanti del pubblico) è la fotografia di una delle partite più brutte dell’anno.

Premier League: il Chelsea domina, United beffato al 93′

Avrà anche subìto il suo primo gol in campionato, ma di mollare il Chelsea non ne vuol proprio sentire parlare. In questa prima parte di stagione la squadra di Ancelotti è apparsa sicuramente la più in forma d’Europa. 17 gol fatti, solo uno incassato, tra l’altro a risultato già acquisito quando il West Ham era sotto già di tre reti. L’eroe di giornata è Essien, centrocampista non molto avvezzo al gol, ma che stavolta ne segna due, catapultando i Blues da soli in vetta alla classifica.

Una corsa senza rivali, dato che solo l’Arsenal tiene il passo. Dopo un po’ di fatica iniziale, si scrolla di dosso il Bolton con un 4-1 e rimane a -2 dal vertice. Ma gli ancelottiani devono ringraziare l’Everton se possono dormire sonni tranquilli. Contro il Manchester United la seconda squadra di Liverpool prima va in vantaggio, poi si fa sotterrare dai gol dei Red Devils senza Rooney lasciato fuori per le sue vicende familiari. Al novantesimo la partita era sull’1-3, ma non ancora finita perché al primo e al terzo minuto di recupero arrivano due reti insperate che impattano la gara.

Infortunio al ginocchio, anche Essien abbandona il Mondiale

E siamo a tre. I calciatori di classe che abbandonano il Mondiale, con Essien, vanno a rinfoltire la rosa di quei campioni (vedi Ibrahimovic, Totti e tanti altri) che non vi prenderanno parte per i diversi motivi. La stampa inglese parla di “maledizione Chelsea“, visto che la scorsa settimana è stato un altro calciatore dei Blues, Michael Ballack, a dover abbandonare il ritiro della nazionale per un infortunio.

E se proprio vogliamo essere precisi, la maledizione Chelsea c’entra anche per Lassana Diarra, a cui è stata diagnosticata una malattia genetica che non gli permetterà di partecipare al Mondiale. Diarra gioca nel Real Madrid, ma fino a 3 anni fa militava nella società londinese. Insomma, la squadra di Ancelotti pare voler sfidare la Juve in quanto a sfortuna, visto che anche tra gli azzurri gli unici due infortunati sono Chiellini e Iaquinta, guardacaso bianconeri.

Chelsea-Barcellona: Essien, arpeggio Blues; Iniesta, riff pesante. Blaugrana in finale

Chelsea-Barcellona 1-1

Andata 0-0

Chelsea (4-4-2):
Cech, Bosingwa, Alex, Terry, Cole, Essien, Lampard, Ballack, Malouda, Drogba (dal 72′ Belletti), Anelka. All. Hiddink

Barcellona (4-3-3): Valdes, Daniel Alves, Pique, Abidal, Keita, Xavi, Tourè, Busquets (dall’85’ Krkic), Messi, Eto’o (dal 97′ Sylvinho), Iniesta (dal 94′ Gudjohnsen).

Arbitro: Ovrebo (Norvegia)

Marcatori:
Essien all’8′, Iniesta al 93′

Ammoniti: Daniel Alves, Eto’o (Barcellona); Essien, Alex, Ballack (Chelsea)

Espulso: Abidal (Barcellona) al 66′ per gioco scorretto

Mourinho apre col botto: “Non sono un pirla”

Prima conferenza stampa di Mourinho da allenatore dell’Inter, e primi botti sparati rigorosamente in italiano. Non è uno con i peli sulla lingua l’ex allenatore di Chelsea e Porto, e lo dimostra da subito. Infatti i primi dubbi vengono a sentirlo parlare. La sua parlantina nella nostra lingua è praticamente perfetta, e addirittura anche l’accento è molto meglio di molti stranieri che stanno in Italia da anni.

Quindi viene il dubbio che Mourinho si fosse messo di buona lena ad imparare l’italiano già da qualche mese, cosa che conferma subito lui, ammettendo di essere stato contattato per la prima volta da Moratti dopo il ritorno della gara con il Liverpool.

Incredibile legge inglese: per giocare in Premier League si dovrà fare l’esame d’inglese

Quando si dice l’esagerazione. Una delle tante assurde leggi emanate dal Parlamento Inglese prevederà per il futuro che chiunque venga da un paese non europeo, e voglia recarsi in Gran Bretagna, sarà costretto ad imparare l’inglese.

E’ la nuova trovata della Corona per facilitare il riconoscimento degli stranieri e regolare l’immigrazione. Probabilmente sarà stata fatta per scopi di anti-terrorismo. Fatto sta che questa norma causerà non pochi problemi al calcio inglese d’ora in avanti.

Premier League: brutto scherzo del Wigan, niente più speranze scudetto per il Chelsea

Lo United è una squadra fuori dal normale. E’ quello che almeno penseranno i tifosi inglesi, dopo l’ultima giornata di campionato. I Red Devils passeggiano sulle spoglie della Roma in coppa, e in campionato corrono come se fossero a riposo da un mese. Se tutti risentono delle fatiche del mercoledì, i ragazzi di sir Alex Ferguson hanno una marcia in più, sarà per la media di età molto bassa, ma non hanno difficoltà nemmeno contro l’Arsenal dei fenomeni, con un giorno in più di riposo nelle gambe.

Poteva essere la giornata decisiva in cui si riapriva il campionato. Lo United affrontava i terzi in classifica, e il Chelsea il Wigan, ad un passo dalla retrocessione. Se le cose fossero andate diversamente, ora staremmo a parlare di 3 squadre racchiuse in 3 punti al vertice, e invece gli extraterrestri di Manchester mettono sotto chiave la Premier League.