Sampdoria-Metalist 0-0: fotogallery

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Tre punti da guadagnare in casa per continuare a cullare il sogno qualificazione al turno successivo di Europa League. Tre punti da conquistare per dimostrare al mondo che questa Sampdoria può permettersi il lusso di fare a meno della fantasia di Cassano anche in campo internazionale. Tre punti da intascare assolutamente, perché la Samp tra le mura amiche può e deve mettere paura ai diretti avversari.

La vittoria non è arrivata e ad un certo punto della gara si è avuta l’impressione che la Samp non possa proprio fare a meno di quello che negli ultimi anni è stato il suo uomo migliore. Tutta colpa dell’assenza di Fantantonio dunque? No, ma nella gara contro il Metalist i piedi del fantasista avrebbero fatto sicuramente comodo.

Europa League: crollo Napoli, pari Samp

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Sampdoria – Metalist 0-0

Liverpool – Napoli 3-1

Cassano non c’è. Garrone non lo ha perdonato e non è intenzionato a farlo nel futuro prossimo. Ma la Samp è chiamata a vincere contro il Metalist, che un paio di settimane fa aveva beffato i doriani proprio sul filo di lana. Di Carlo decide di rinunciare anche a Pazzini e manda in campo la coppia Pozzi-Marilungo a tentare di bucare la difesa (e magari la porta) degli ucraini.

Gli avversari partono forte, ma le occasioni migliori le creano i blucerchiati e Pozzi già al 6′ minuto potrebbe far davvero male ai gialli del Metalist. Poi la gara scende di tono e la noia comincia a serpeggiare, fino al minuto numero 33, quando Guberti strappa applausi con una rovesciata e Marilungo lo imita, colpendo la traversa.

Metalist – Sampdoria 2-1: fotogallery

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Perdere a Kharkiv in Ucraina contro il Metalist ci può anche stare, ma quello che proprio non ci sta è farsi superare da una squadra che gioca l’ultimo quarto di gara in inferiorità numerica, permettendosi il lusso di siglare la rete decisiva proprio nel momento in cui avrebbe dovuto chiudersi in difesa per proteggere il pareggio.

Questo è accaduto qualche ora fa alla Sampdoria, che contro gli ucraini cercava punti preziosi per il passaggio del turno e che invece se ne torna a Genova con tanti rimpianti. Il gol di Koman aveva illuso i doriani e nemmeno il pareggio di lì a poco di Taison aveva affossato la speranza di tornare a casa con il bottino pieno. Nella ripresa, però, la mole di gioco degli uomini di Di Carlo non produceva gli effetti sperati ed erano ancora i padroni di casa a festeggiare, portandosi così a quota 6 in classifica e relegando la Sampdoria al terzo posto (4 punti in tre partite).

Europa League: Sampdoria ko, Napoli solo pari

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Napoli – Liverpool 0-0

Metalist – Sampdoria 2-1

Inter a parte, non sembra essere un buon periodo per le italiane impegnate nelle coppe continentali. L’ennesima dimostrazione arriva al termine delle prime due gare delle squadre nostrane impegnate in Europa League, Sampdoria e Napoli, dalle quali ci si sarebbe aspettati qualcosa in più.

Vero è che i partenopei avevano di fronte il Liverpool, squadra che in coppa solitamente dà il meglio di sé, ma è anche vero che i Reds nell’occasione erano privi di alcuni pezzi da novanta (Torres e Gerrard, tra gli altri).

Il Napoli avrebbe dovuto approfittare della ghiotta occasione per incrementare il punteggio nel girone, ma il giovane Liverpool è riuscito ad addormentare la prima frazione di gioco, costringendo gli uomini di Mazzarri a vedere la porta da lontano. E così finisce che la prima vera occasione per il Napoli arrivi allo scadere del primo tempo, con Hamsik, che si vede respingere sulla linea il tiro del possibile vantaggio.

Figuraccia Italia in Coppa Uefa

Speravamo di poter commentare un’Italia che torna a far paura nel Vecchio Continente. Eravamo certi di poter applaudire il passaggio del turno di almeno due delle squadre impegnate nel ritorno dei sedicesimi di Coppa Uefa, preparandoci già ad esaltare le rimonte di quelle che in casa erano state costrette a cedere le armi.

Speranze vane, certezze effimere. Il risveglio è doloroso di fronte all’eliminazione di tre squadre su quattro, contro avversarie non certo insuperabili. L’unica consolazione arriva dalla terra del Friuli, ma è troppo poco rispetto a quanto ci si aspettava alla vigilia.

Passi pure la sconfitta della Sampdoria, che ha ceduto le armi prima ancora di scendere in campo (basti ricordare che Palombo e Cassano hanno guardato la partita in tv), ma i pareggi di Milan e Fiorentina sanno di delusione cocente, pur essendo arrivati in maniera diversa l’uno dall’altro.

Coppa Uefa: in campo Milan, Udinese, Fiorentina e Samp

Chi ha paura delle squadre italiane? Alla luce dei risultati delle ultime due settimane sia in Champions che in Coppa Uefa, si può tranquillamente affermare che non siamo più lo spauracchio d’Europa. In totale abbiamo rimediato tre pareggi e ben quattro sconfitte, uscendo notevolmente ridimensionati nelle ambizioni di gloria.

Nulla di compromesso o di irrimediabile, ma è chiaro che occorre cambiare mentalità, se si vuole arrivare fino in fondo. Della Champions parleremo a tempo debito. Per ora c’è da pensare alle quattro italiane impegnate nella competizione di minor prestigio, seppure fortemente rivalutata da chi è rimasto senza altri obiettivi da raggiungere.

Il compito più agevole sembra essere quello di Milan e Udinese, tornate a casa dalle rispettive trasferte con pareggi pesanti. Vero è che entrambe avrebbero potuto ottenere di più contro Werder Brema e Lech Poznan, essendo state in vantaggio per gran parte delle gare (l’Udinese addirittura di due gol), ma alla fine della fiera l’1-1 ed il 2-2 fanno sperare in una qualificazione piuttosto agevole.

Solito Milan, sorpresa Sampdoria

Serata quasi da dimenticare per le prime due italiane impegnate nella gara di andata dei sedicesimi di Coppa Uefa. E se il Milan può ancora sperare di capitalizzare il gol segnato in trasferta, la Samp è chiamata al miracolo nella gara di ritorno contro una squadra che alla vigilia veniva ritenuta assolutamente alla sua portata.

A Brema i rossoneri non si aspettavano certo una gara semplice e, alla resa dei conti, un pareggio può anche considerarsi un risultato dignitoso. Il guaio è che, come accaduto spesso in questa stagione, il Milan non è riuscito a chiudere la gara, ritrovandosi poi raggiunto tra mille rimpianti.

Ancelotti ha cercato di tappare le falle, viste le assenze di Kakà, Beckham e Pato, reinventando anche una difesa più volte messa in discussione nel corso della stagione. Davanti è tornato a farsi vedere Inzaghi, che ancora una volta ha dimostrato il feeling con la rete (66esima in campo internazionale), mettendo a segno il gol che ha tenuto avanti il Milan per cinquanta minuti abbondanti.

Coppa Uefa: Milan e Samp in campo

L’Europa riapre le porte, in attesa delle grandi sfide di Champions della prossima settimana. Per ora dobbiamo accontentarci della competizione di minor prestigio, bistrattata a destra e a manca, ed ora diventata obiettivo primario per chi ha solo quella da conquistare.

Il riferimento ovviamente è al Milan, deluso dal campionato, fatto fuori dalla Coppa Italia ed in cerca di riscatto in una stagione decisamente negativa. La debacle di tre giorni fa contro i cugini ha messo la parola fine sulle poche speranze di gloria e la frase “lottiamo per lo scudetto” si è trasformata tristemente in “cerchiamo di classificarci tra le prime tre”.

Resta solo la Coppa a Uefa, quel trofeo mai messo in bacheca, che ora farebbe comodo nel palmares della società. Di fronte al Milan ci sarà il Werder Brema, escluso dalla Champions, ma capace di grandi prestazioni contro l’Inter di Mourinho. Per il Milan, invece, i tedeschi rappresentano una sorta di amuleto, visto che i due precedenti incroci in Champions hanno condotto poi alla vittoria finale (Barcellona e Atene).