Zamparini: “cedo Pastore in 10 giorni, spero alla Roma”

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Si riaccende il mercato su Pastore ora che l’Argentina è uscita dalla Coppa America. La firma può arrivare da un giorno all’altro, e Zamparini è sicuro che il fantasista non vestirà la maglia del Palermo il prossimo anno. Secondo il patron, Pioli sta già costruendo la squadra senza di lui, e così conta di venderlo entro la fine di luglio. Il piano è semplice: 50 milioni, ma con alcune eccezioni.

Un po’ più sbottonato del solito, Zamparini ha ammesso che c’è un grande club europeo, senza farne il nome, che gli ha offerto 45 milioni di euro. Lui ha risposto di volerne 50, ma non ha chiuso definitivamente la porta, come a dire che se non arrivano offerte migliori, potrebbe accettare quella. Il Milan si è fatto avanti, ma “è presto per parlarne” ha ammesso, mentre con la Roma la situazione è diversa.

Palermo, entro 6 mesi il nuovo stadio

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Anche il Palermo avrà il suo stadio di proprietà. Dopo l’annuncio della Juventus, diversi club come Milan, Inter, Fiorentina e Lazio hanno annunciato di voler costruire un impianto privato, ma poi a causa dei costi o della burocrazia, non se ne è fatto nulla. Ed invece ecco che ieri sera Maurizio Zamparini si presenta in conferenza e dà una notizia che nessuno si aspettava. Non solo il Palermo avrà il suo stadio, ma lo avrà in appena 6 mesi.

A dir la verità il progetto è partito nel 2006, ma a causa della solita burocrazia, tra controlli e autorizzazioni varie, si è arrivati a dare l’ok pochi giorni fa. I lavori cominceranno a breve e, secondo i calcoli del patron rosanero, nella prossima stagione (quella 2012/2013), la squadra giocherà in uno stadio appartenente al club.

Palermo, ecco Sogliano: “Pastore se ne va”. Munari per Mantovani?

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Dalla promozione in serie A sfiorata con il Varese all’impresa di reggere l’urto di un patron straripante come Maurizio Zamparini. Sean Sogliano, nuovo direttore sportivo del Palermo, si è presentato alla piazza rosanero nella maniera in cui il giugno inoltrato richiede. attenzione particolare al mercato in entrata e in uscita e definizione delle nuove strategie tecniche del club siciliano. Indivisuato il sostituto di Delio Rossi sulla panchina – affidata all’ex Chievo, Stefano Pioli – il compito del Ds è a questo punto volto alla individuazioone delle pedine con cui la formazione palermitana si appresta ad affrontare la prossima stagione agonistica.

Le attenzioni maggiori sono ovviamente rivolte alla situazione di Javier Pastore, pezzo da novanta che il Palermo ha da tempo messo in vendita e per il quale ci si attende una offerta che superi i 30 milioni di euro. Sistemato altrove il centrocampista argentino, sarà poi possibile pensare alla maniera in cui capitalizzare il tesoro in entrata. Il giovanissimo sudamericano interessa a mezza Europa e a più di un club italiano anche se pare che ancora nessuno abbia formalmente presentato a Zamparini un’offerta.

Palermo: Pastore al Real, ma parte Kakà

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Ormai ha ceduto, Maurizio Zamparini ha ammesso di non nutrire più grandi speranze di trattenere Pastore. Anche se ieri il suo procuratore ha smentito le parole del suo assistito, che aveva dichiarato di voler lasciare Palermo, ormai il presidente rosanero non pensa più a trattenere il suo talento, ma a guadagnarci quanto più possibile. Così oggi arriva la dichiarazione che mette in subbuglio il mercato europeo:

Può prenderlo il Real Madrid se va via Kakà.

Si sa che il brasiliano non è mai andato a genio né a Mourinho né alla tifoseria, ma lo Special One ha dichiarato di volerlo trattenere anche quest’anno. Ma oltre a stimare molto Pastore, Mou ha un altro sogno nel cassetto, Maicon, e così sono in molti a credere che presto offrirà Kakà all’Inter per il difensore.

Ufficiale: Stefano Pioli al Palermo

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A Palermo finisce l’era Rossi e comincia l’era Pioli. L’ex tecnico del Chievo Verona ha firmato un contratto che lo legherà alla rosanero per i prossimi due anni con opzione per il terzo, sempre ammesso che riesca a tenere a bada il ciclone Zamparini, poco riflessivo quando si tratta di licenziare tecnici su due piedi.

Stefano Pioli è uno degli allenatori più apprezzati della Serie A e – pur non avendo mai guidato squadre di vertice – gode della stima dell’intero sistema calcistico nostrano, tanto che molti colleghi lo indicano come uno dei tecnici più innovativi del panorama nazionale.

Zamparini: Morganti, designazione sospetta

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Con l’assegnazione della Coppa Italia è calato il sipario sulla stagione 2010-’11, ma l’eco delle polemiche continua ancora. A lamentarsi è il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, che già ieri al termine della finale aveva urlato tutta la propria rabbia per un rigore non assegnato ai rosanero e per l’espulsione di Munoz:

L’Inter è la Banda Bassotti, sanno solo rubare. Moratti? Si definisce da solo, se non si vergogna lui…

Una dichiarazione dura da parte del patron del Palermo, anche nella mattinata di oggi era arrivato il parziale passo indietro:

Mi sono pentito di aver chiamato l’Inter ‘Banda Bassotti’. Al novantesimo si dicono delle battute. Ritengo però che gli errori arbitrali abbiano sempre sfavorito il Palermo e fatto vincere all’Inter partite che non meritava.

La questione sarebbe finita lì, se Zamparini non avesse saputo che Morganti era alla sua ultima gara da arbitro. Una notizia che che ha mandato su tutte le furie il patron del Palermo, il quale ora parla di designazione sospetta.

Milan: alle viste scambio Cassano-Pastore con il Palermo?

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Non ha ancora fatto nessuna “Cassanata”, ma Fantantonio di certo non può gradire a lungo l’essere relegato in panchina. Va bene che gli siano preferiti dei mostri sacri come Ibrahimovic, Robinho e Pato, ma visto che ultimamente Allegri ha schierato Boateng pur di non farlo giocare, e dato che Galliani ha ammesso che è alla ricerca di una mezz’ala sinistra, diventa chiaro come il futuro di Cassano al Milan abbia i giorni contati.

Si sa che il talento barese non ha mai gradito la panchina, ma pare sia quello il suo ruolo designato per la prossima stagione. Un ruolo che potrebbe fargli perdere anche la convocazione ad Euro 2012 (Prandelli è stato chiaro, chi non gioca non viene convocato), ed in tutto questo si vocifera di una difficoltà di ambientamento della madre nella città di Milano. Per questo si comincia a discutere di una sua probabile cessione.

Palermo: sequestrate azioni a Zamparini

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E’ decisamente una brutta mattinata per Maurizio Zamparini che oggi ha scoperto di rischiare di perdere la proprietà della società del Palermo a causa di un problema legato alla sua attività di imprenditore. Zamparini afferma che si tratta di un pm che lo perseguita, e che gli lancia accuse infondate, ma la vicenda che riguarda uno dei suoi supermercati, “i Sanniti” di Benevento, va avanti ormai da mesi.

Senza entrare nei particolari giudiziari, basti dire che al patron dei siciliani vengono contestate irregolarità edilizie e ambientali nella costruzione dell’impianto, con danno al Comune di Benevento. Per questo oggi la magistratura si è mossa ed ha provveduto a sequestrare parte dei suoi beni privati e persino le azioni del Palermo fino al 70% per un ammontare di 25 milioni di euro.

Miccoli pronto a lasciare il Palermo

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Sarà l’aria della primavera a renderlo inquieto o forse la lunga serie negativa che ha accompagnato l’ultimo periodo del Palermo. Sarà che anche i miti prima o poi devono scendere dal piedistallo, ma certo fa un certo effetto ascoltare un Fabrizio Miccoli deluso e pronto a lasciare i rosanero:

Io voglio sentirmi protagonista anche quando non gioco. Se così non fosse sarei pronto ad andare via. Ho altri due anni di contratto, ma non sarebbe questo a fermarmi se non mi sentissi parte di un progetto, come invece mi sono sentito sino ad oggi.

Palermo: Zamparini recita il “mea culpa”

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Il presidente del Palermo Zamparini ha dimostrato di essere, oltre che come viene sempre definito vulcanico o mangia-allenatori, anche una persona intelligente, presentandosi davanti ai taccuini di Tuttosport e addossandosi buona parte della colpa del fallimento a cui il Palermo sta andando incontro.

Il povero Delio Rossi ha disputato una prima parte di campionato alla grande ed un inizio del girone di ritorno discreto, ma dopo Inter-Palermo qualcosa si è rotto. I rosanero avevano disputato una gran partita, e solo la solita indomita Inter, che riuscì a segnare 3 gol in pochi minuti (non era di certo la prima volta), riuscì a strappare i tre punti ai rosanero. Da lì cominciarono i guai perché Zamparini andò in sala stampa e disse peste e corna del suo allenatore.