Alla fine la Lega Calcio ha optato nuovamente per Maurizio Beretta, che è stato confermato presidente nell’assemblea riunitasi oggi. Non riuscendo a trovare un accordo sulla via del rinnovamento, i 20 club di Serie A hanno deciso di riconfermare Beretta, con 14 vote a favore, 2 schede bianche e 4 nulle. Tra i contrari alla conferma del presidente, big come come Juventus, Roma e Inter, che hanno così deciso di restare fuori dalla spartizione dei posto in Consiglio Federale e Consiglio di Lega.
Maurizio Beretta
Euro 2012, Prandelli: “La Nazionale è più importante dei club”
A meno di tre mesi dal fischio d’inizio degli Europei scoppia la polemica tra i club della Serie A e Cesare Prandelli. Ad accendere la miccia era stato Aurelio De Laurentiis in occasione dell’ultima amichevole degli azzurri (lo scorso febbraio contro gli Usa), lamentando scarsa attenzione per i club in prossimità degli impegni di Champions League. Maurizio Beretta, presidente della Lega A, in queste ore ha rincarato la dose, difendendo gli interessi delle società, ma Cesare Prandelli rivendica l’importanza della nazionale, che a suo dire viene prima di tutto.
Beretta sullo sciopero: la Lega non farà un passo indietro
La giornata di sciopero indetta dall’Aic in seguito al mancato rinnovo del contratto collettivo non ha certo contribuito ad avvicinare le parti, se è vero che l’accordo è ancora lontano e che ci tocca ringraziare la sosta per le qualificazioni ad Euro 2012 per avere un po’ più di tempo a disposizione affinché i contendenti trovino un’intesa. L’Assocalciatori al momento pare ferma sulla propria posizione, mentre la Lega di Serie A fa sapere per bocca del presidente Beretta che non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro:
Non ha senso dire che solo la Lega deve fare un passo indietro: si tratta di una negoziazione ed entrambe le parti devono venirsi incontro. Ottimista? Non lo so, ma già lo sciopero che ha fermato l’inizio del campionato è stato una follia. Errare è umano ma perseverare sarebbe diabolico. Comunque tutti stanno lavorando per evitare che si replichi. Nel merito si può lavorare perché ci sono tutte le necessarie spinte per costruire un accordo. Percentuali? Non faccio l’allibratore.
Serie A: non c’è l’accordo il campionato non parte
L’ultima spernaza per veder partire la serie A questo week-end era il consiglio federale che si è svolto in mattinata. Purtroppo è stata inutile anche la mediazione tentata da Abete.
Figc: sì al secondo extracomunitario
All’indomani del mondiale fallimentare in terra sudafricana, il calcio italiano decise di darsi un nuovo regolamento, limitando il numero degli extracomunitari presenti in ogni squadra di club. La decisione della Figc non venne presa bene dalle varie società, ma nulla riuscì a far ravvedere gli alti vertici del pallone nostrano, che incolpavano gli stranieri della disfatta azzurra. Ma oggi, a nemmeno un anno di distanza da quella discussa e discutibile decisione, si torna al passato e si permette nuovamente ai vari club di tesserare il secondo extracomunitario. Questa la spiegazione di Giancarlo Abete, presidente federale:
E’ stato risolto all’unanimità un problema strategico per il calcio italiano. E’ una norma in linea con quella del 2009 e 2010, ma con dei correttivi. Si è voluto evitare che giovani di serie che diventano professionisti vengano utilizzati per la sostituzione di un extracomunitario. E’ una norma di garanzia. Siamo rimasti all’interno delle quote previste dal Coni che individuano il numero massimo di nuovi contratti per gli extracomunitari in 60.
La Lega Calcio si spacca, le 5 grandi pronte all’espatrio
Grandi contro piccole. Il mondo del calcio nostrano si è sempre diviso tra i pesci grossi, spesso coalizzati, e quelli piccoli, che cercano di contrastarne il potere. Il motivo del contendere questa volta è la ripartizione dei diritti televisivi e la richiesta di affidare a tre agenzie demoscopiche i sondaggi per valutare i bacini di utenza. La richiesta viene dalle piccole società, ma non trova l’appoggio delle grandi (Juventus, Milan, Inter, Roma e Napoli) e così si finisce per decidere per alzata di mano, con le le cinque grandi a dire no e Parma, Sampdoria, Udinese, Palermo e Catania a propendere per il sì. Cinque a cinque dunque.
Ma il castello rischia di crollare di fronte alla presa di posizione del presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta, che con il suo voto favorevole ha dato ragione alle cosiddette piccole del calcio italiano, rendendo quindi attuabile la delibera dell’assemblea che assegna i sondaggi per definire i bacini di utenza.
Sciopero calciatori, non tutto è perduto
All’indomani dell’annuncio che la serie A si fermerà per la sedicesima giornata di campionato, spunta una piccola speranza di vedere i calciatori in campo. Ad aprire a questa possibilità è proprio uno dei protagonisti della vicenda, Sergio Campana, che fino ad oggi è stato tra i più rigidi durante le trattative.
Il segretario dell’Associazione dei Calciatori ha ribadito che, mancando ancora 10 giorni alla fatidica data dell’11 dicembre, quando i due anticipi del sabato dovrebbero saltare, c’è tempo per riaprire i dialoghi. Rimane la decisa opposizione alla convocazione del commissario ad acta, che in caso di sciopero sembra inevitabile, e così, mentre i calciatori ribadiscono di voler giocare, e le critiche della società civile continuano ad essere pesanti, Campana ha affermato:
Se prevarrà il buon senso sul tatticismo ancora tutto è possibile per un accordo moderno.
Sospeso lo sciopero dei calciatori, domenica si gioca
Pericolo sciopero scongiurato: sabato e domenica il campionato di calcio di Serie A si svolgerà regolarmente, a dispetto delle minacce dei protagonisti principali, che promettevano di incrociare le braccia, qualora la Lega non avesse soddisfatto le proprie richieste sul rinnovo del contratto collettivo.
Oggi è andato in scena l’ennesimo faccia a faccia tra i rappresentanti dell’Assocalciatori e quelli della Lega Calcio ed alla fine si è deciso di sospendere lo sciopero e di rinviare la discussione su alcuni punti della trattativa al prossimo 30 novembre. Nel frattempo il Presidente della FIGC, Giancarlo Abete, si è preso la briga di sorvegliare sulla questione, affinché non ci siano “forzature o imposizioni”.
Beretta e le nuove regole per il prossimo anno: nuovi orari e incentivi per Europa League
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Tessera del tifoso, slitta tutto all’anno prossimo
La manifestazione della scorsa settimana contro la tessera del tifoso non sembrava aver sortito nessun effetto, ma invece il mondo della politica e del calcio hanno riflettuto sul malcontento di