Roma, Milan e Chelsea, tutti su Pastore. Ma dove andrà?

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Dopo che le aste milionarie si sono concentrate su Sanchez e Giuseppe Rossi, ora è la volta di Pastore. Da quando Zamparini ha fissato il prezzo (50 milioni) ed ha ammesso che il fantasista rimarrà a Palermo al 10% delle possibilità, molti club si sono fatti avanti per cercare di convincere il patron rosanero a cederlo.

Cinquanta milioni sono tanti, e per questo si è pensato subito che i grandi club miliardari potessero essere gli unici a fare tale offerta. Si è vociferato nelle scorse settimane che fosse davvero giunta un’offerta da parte del Chelsea del totale del costo del cartellino fino all’ultimo centesimo, ma il fatto che siano passati quasi 10 giorni senza che si sia parlato di contratti fa pensare che forse si trattasse di una bufala inventata per far effettivamente lievitare il costo.

Arbitraggi 12^ giornata: due gol irregolari all’Udinese, molti dubbi per il rigore su Mexes

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Dopo i disastri delle scorse partite, gli arbitri italiani riescono a spuntare una sufficienza piena in questa giornata. In alcune partite sono davvero eccellenti, in altre cadono sempre negli stessi errori. La gara che ha fatto, e probabilmente farà discutere ancora a lungo, è come sempre Juventus-Roma. Rizzoli la dirige abbastanza bene, ma ci sono due episodi nell’area bianconera da valutare attentamente.

Il primo, in ordine di tempo, è un calcio di rigore mancante alla Roma. Mexes entra in area, finta il tiro e Chiellini si lancia per ribatterlo. L’intenzione non è di toccare l’avversario ma di respingere l’eventuale tiro. Il problema è che involontariamente il difensore bianconero tocca quello romanista. Mexes poi, come spesso accade, accentua la caduta come se gli avessero sparato, e questo forse porta l’arbitro a pensare ad una simulazione o ad un contrasto accentuato, ma fischiare il rigore non sarebbe stato sbagliato.

Roma, ancora infortuni

Forse l’eliminazione dalla Champions non sarà così negativa per le gambe dei calciatori della Roma. Non bastavano le decine di infortuni di questa stagione, ma il dopo Roma-Arsenal consegna bruttissime

Fantacalcio: Catania e Roma fanno mezza top 11

La 26^ giornata del Fantacalcio ha portato un ritorno delle doppiette e dei gol degli attaccanti, ma ancora i punteggi non sono lievitati. Il punteggio massimo della Gazzetta infatti è stato 94, probabilmente perché dovuto al fatto che Balotelli non avrebbe nemmeno dovuto giocare, e quindi saranno in pochi quelli che l’hanno schierato, ed inoltre gli altri gol sono arrivati da calciatori non molto gettonati.

Sono molte le new entries di questa giornata, quattro con l’interista, ed inoltre, doppiettisti a parte, i punteggi dei singoli calciatori sono stati piuttosto bassi, colpa anche dei molti cartellini volati soprattutto domenica. Come prevedibile è il Catania a fare la figura migliore di giornata, con tre suoi rappresentanti nella top 11, mentre al contrario si è verificato una sorta di record, e cioè lo zero in pagella per Amelia, che ha preso 4 come votazione, ma altrettante reti in partita.

Roma, che occasione persa!

Luci a San Siro, cantava Vecchioni e chissà cosa avrà pensato ieri il cantautore di “Samarcanda”, vedendo la sua Inter soffrire al cospetto di una Roma in giornata di grazia e capace di illuminare lo stadio milanese.

In passato le due squadre hanno dato spesso vita a gare spettacolari e ricche di gol, ma alzi la mano chi si aspettava una partita come quella di ieri. Totti prova e si arrende, Ibrahimovic si accomoda in panca per un risentimento muscolare: addio spettacolo! E invece no, perché ad illuminare una Milano congelata arriva la grande prestazione degli uomini di Spalletti, che sin dal primo affondo fanno capire di voler vendicare la gara di andata (0-4 per i nerazzurri).

Baptista e Brighi lanciano messaggi di avvertimento all’indirizzo di Julio Cesar, prima che De Rossi si alzi in volo a sovrastare capitan Zanetti, mettendo la firma sullo 0-1. E’ il minuto numero 22 e l’Italia anti-interista comincia sognare, mentre quella di fede giallorossa esulta per il quarto posto raggiunto. A rendere i sogni un po’ più reali, arriva poi il raddoppio di Riise, al primo gol in Italia e proprio nella Scala del calcio. La Roma non si accontenta, l’Inter soffre e deve ringraziare il buon Burdisso se il passivo è solo di due reti alla fine del primo tempo.

Fantacalcio: giocare molto sulle assenze, Milan e Reggina in piena crisi

Molti allenatori avrebbero preferito che la Serie A fosse come la Bundesliga, cioè interrompere il campionato per la pausa invernale già da questa settimana. E invece c’è da disputare ancora una giornata, e lo si farà con i giocatori contati. Questa “morìa” sarà peggiore anche per i Fantallenatori, i quali non hanno un organico così vasto come quello dei club di serie A, e che per questa giornata troveranno tantissima difficoltà a mandare in campo 11 titolari.

Le difficoltà arrivano principalmente perchè i calciatori più acquistati di solito sono quelli delle big, ma oltre ai soliti noti indisponibili, questa settimana potrebbero aggiungersi Nedved e Grygera nella Juventus (che già aveva 7 big fuori), Stankovic e Materazzi nell’Inter (a cui mancavano già 3 big) e Pirlo e Seedorf nel Milan, più Zambrotta e Ambrosini squalificati e Kakà sempre con un punto interrogativo immenso. Ma anche le piccole non stanno messe meglio.

Milan: Nesta ancora K.O., la carriera ormai è a rischio

Nel Milan c’è un caso più unico che raro, e cioè quello di un calciatore in grado di infortunarsi anche senza giocare. Si tratta di Alessandro Nesta, considerato ormai troppi anni fa uno dei più forti difensori al mondo, ma è esattamente dal 2006, e cioè dal Mondiale di Germania, che accusa problemi fisici che non gli permettono di scendere in campo. Questi infortuni continuano a susseguirsi di mese in mese, e il suo rientro sembra ormai un miraggio.

L’ultima tegola proprio poche ore fa. Non si tratta di un vero e proprio infortunio, ma di un controllo medico che ha dato un esito negativo per i tifosi rossoneri. Siccome il calciatore non riesce a recuperare, sarà necessaria probabilmente l’operazione, il che significa altri mesi di stop. Il che si traduce, per un ragazzo di 32 anni, che non gioca da due stagioni, e che, se tutto va bene, potrebbe tornare in campo a 33 anni, un alto rischio per la carriera.