Moratti, Agnelli e il tavolo per salvare il calcio italiano

Cosa ci fanno Moratti, Agnelli, Petrucci e gli altri presidenti di Serie A intorno ad un tavolo? No, non è una barzelletta, ma quello che potrebbe accadere a breve quando i presidenti di Serie A ed i rappresentanti della Federazione potrebbero riunirsi con lo scopo di “salvare il calcio italiano”.

In realtà quello che si vuol fare è mettere la parola fine alla vicenda Calciopoli che ormai sembra riaperta più che nel 2006 e sta facendo arricchire solo gli avvocati senza portare ad un nulla di fatto, coinvolgendo le parti in causa e quelle esterne.

Calciopoli, Moratti respinge le accuse: “Lo scudetto 2006? Non ci penso proprio a restituirlo”

Nemmeno la richiesta di danni della Juventus di 440 milioni di euro ha spaventato Massimo Moratti che continua a difendere lo scudetto di cartone. Quel famoso campionato del 2006 che mandò la Juve in Serie B e vide riassegnare il titolo di campione d’Italia all’Inter ritorna prepotentemente in auge dopo la richiesta di risarcimento danni da parte della dirigenza juventina che, oltre ai soldi, chiede anche la restituzione di due scudetti.

Così ieri sera Telelombardia è riuscita a contattare il presidente nerazzurro per chiedergli cosa ha intenzione di fare in merito alla vicenda, e la sua risposta è stata:

Cedere lo scudetto 2006? Non mi passa neanche per la testa.

Inter, quanto c’è di vero sul ritorno di Balotelli?

Rivedremo mai Balotelli all’Inter? E’ difficile rispondere a questa domanda, ma la sensazione è che se ciò avverrà, di certo non sarà a breve. Dopo l’esternazione del giocatore di qualche giorno fa (torno all’Inter a 3 condizioni) hanno risposto Moratti e Ranieri forse un po’ troppo precipitosamente visto che più che altro quella di Supermario sembrava una battuta e non una proposta.

Inter: l’Anzhi smorza gli entusiasmi per Eto’o

Il sogno di rivedere Eto’o con la maglia dell’Inter è durato appena 24 ore, il tempo che l’indiscrezione di mercato arrivasse fino in Russia, e da lì tornasse indietro la risposta dell’Anzhi: non se ne parla nemmeno. Il presidente russo che paga l’attaccante camerunense a peso d’oro non ha alcuna intenzione di lasciare che Eto’o torni a Milano durante la pausa invernale.

Ricordiamo infatti che, per il freddo eccessivo, in Russia il campionato rimane fermo per due mesi. Si era vociferato che Eto’o sarebbe così potuto rientrare alla Pinetina, vista anche l’emergenza che sta vivendo la squadra in cui la sua mancanza si sente eccome. Ed invece ieri anche lo stesso Moratti ha ammesso che, al 90%, il prestito non si farà.

Inter, la verità di Gasperini

Gasperini rompe il silenzio ad un paio di settimane dall’esonero da allenatore dell’Inter e racconta la propria verità davanti ai microfoni della trasmissione Rai 5 minuti di recupero. Della sua avventura sulla panca dei nerazzurri si è parlato molto, spesso anche a sproposito, come quando si sospettava che i giocatori gli giocassero contro per convincere la società a cambiare tecnico. Ma il Gasp non ci sta e difende strenuamente i suoi ragazzi:

Sulla squadra si son dette tante cose, ma escluderei i giocatori per onestà nei loro confronti, anche perché mi hanno sempre dato grande disponibilità. Il problema è che non eravamo pronti, tanti giocatori erano rimasti fermi l’anno scorso e abbiamo avuto un agosto molto difficoltoso. Ma per impegno e serietà i giocatori sono sempre stati da ringraziare. Io e la società, invece, abbiamo fatto una brutta figura.

Inter: Moratti sborsa altri 40 milioni e pensa al mercato

Nonostante la faraonica cessione di Eto’o ed altri introiti, le casse dell’Inter continuano a piangere. Per questo Moratti questa mattina si è visto obbligato nuovamente ad aprire il portafoglio e tirar fuori altri 40 milioni di euro per ricapitalizzare il bilancio in vista dell’entrata in vigore del fair play finanziario.

Non basta infatti che negli ultimi anni, a parte la stagione del triplete, il bilancio nerazzurro fosse sempre in negativo (attualmente è a -60 milioni circa). Se per le nuove regole l’Inter non potesse nemmeno partecipare alla Champions League sarebbe davvero un disastro. Per questo, oltre a ricapitalizzare, il patron ha anche deciso di investire sul mercato, e l’obiettivo principale si chiama Josip Ilicic.

Ufficiale, Ranieri all’Inter

Al fischio finale di Novara-Inter erano davvero in pochi a scommettere sulla permanenza di Gasperini sulla panchina dei nerazzurri, sebbene Moratti avesse assicurato di volersi prendere una notte per decidere. La notte porta consiglio e tra una tazza di camomilla e quattro gocce di tranquillante deve aver suggerito al patron de biscione di liberarsi dell’ex allenatore del Genoa, per puntare su un tecnico che metta in pratica una tattica meno spregiudicata e lontana dal 3-4-3 del Gasp.

Esonerare Gasperini era la prima mossa da compiere per Massimo Moratti, ma chi mettere al suo posto? Questo probabilmente è stato il dubbio più profondo del patron, che si trovava nella non facile condizione di scegliere tra la pista interna (Luis Figo) e quella esterna, ma forse non troppo gradita ai tifosi (Claudio Ranieri).

Eh sì, perché nelle orecchie della tifoseria ci sono ancora i botta e risposta tra il tecnico romano e Josè Mourinho, senza contare i trascorsi sulla panchina della Juventus dell’allenatore testaccino. Ma ciò non è bastato per fermare Moratti, che – fatti due conti – ha deciso di affidare la panchina dell’Inter proprio a Claudio Ranieri.

Inter: Gasperini rischia e Moratti fa la formazione

La pazienza è finita. Un brutto precampionato e i 4 gol subiti a Palermo, uniti al pasticcio del caso-Forlan, stanno facendo pensare a Moratti che forse è il caso di effettuare un bel lifting alla sua Inter. Per questo ha lanciato un ultimatum: se entro un mese le cose non cambiano, salterà la testa di Branca e, molto probabilmente, quella di Gasperini.

Branca è il principale accusato del flop del mercato nerazzurro ed è reo di non essersi accorto che Forlan non poteva essere schierato in Champions League. D’altra parte è stato proprio lui ad indicare Gasperini come allenatore ideale per i nerazzurri, più di Mihajlovic che era il nome scelto da Moratti. Ed ora tutte queste decisioni rischiano di costargli il posto.

Inter: Benitez si ricandida per la panchina

E’ stato accusato di essere la causa delle mancate vittorie dello scorso anno in casa Inter, e nemmeno il trofeo che ha portato a casa, il Mondiale per Club, gli è stato riconosciuto perché Mourinho se n’è assegnato gran parte del merito. Ma Rafa Benitez, uno che lotta sempre, è tornato alla carica.

In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport lancia la sfida a Moratti: è pronto a riprendere il suo posto sulla panchina nerazzurra. Lo scorso anno infatti dice di essere stato “tradito” dal patron nerazzurro in quanto gli aveva promesso degli acquisti, tra cui Sanchez, e poi non è arrivato nessuno, ma ora è pronto a ricominciare perché lui ha lasciato un buon ricordo di sé ovunque è stato, e non si capacita che all’Inter lo ricordino come un perdente.

Moggi: Milan promosso, Moratti bocciato

Da anni non fa più parte del mondo del calcio, ma Luciano Moggi non perde neanche un’occasione per dire la sua su questo o quell’altro argomento di attualità. E allora eccolo dare i voti al calciomercato delle grandi, prime fra tutte Milan ed Inter:

Il Milan è avanti anni luce rispetto alle altre. L’Inter, invece, visto che Moratti è ritornato a lavorare in prima persona, ho dei dubbi che possa fare bene. Il presidente nerazzurro ha iniziato a svendere piuttosto che a vendere e ad acquistare male. Non penso siano competitivi e la questione Forlan credo sia una regola comune a quello che fa Moratti: non è uno disciplinato quando decide le cose. E’ un tipo che va a braccio e certe situazioni possono capitare.

Inter: possibile ritorno di Leonardo alla corte di Moratti?

Ancora è presto per parlarne, c’è un intero campionato da affrontare, ma fatto sta che Moratti e Leonardo sono rimasti in buoni rapporti, e lo dimostra la telefonata di ieri intercorsa tra i due. Nell’occasione il patron nerazzurro si è complimentato con il suo ex allenatore per il lavoro che sta facendo a Parigi, ma ha lasciato una porta aperta per un suo ritorno in società a Milano.

Gasperini però può star tranquillo, Moratti non pensa a Leonardo come futuro allenatore. Si sa infatti che il brasiliano predilige l’aspetto dirigenziale del calcio, più che sgolarsi in panchina, e visto che il proprietario dell’Inter non sembra affatto contento di Marco Branca, potrebbe essere lui a perdere il posto, o almeno ad essere “declassato” ad altre mansioni.