Bundesliga: prima sconfitta per il Mainz, tripletta Gomez trascina il Bayern

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Stavolta è andata male al Mainz. La sosta delle nazionali non ha fatto bene alla Cenerentola del campionato che incappa nella prima sconfitta stagionale che le fa perdere record e primato. Stavolta però la sconfitta è meritata dato che l’Amburgo gioca di gran lunga meglio, colpisce due pali e pochi minuti prima del novantesimo segna la rete decisiva con Guerrero.

E così ad approfittarne è il Borussia Dortmund che con una rete di Sahin al 91′ vince contro il Colonia e aggancia in vetta, ma con una migliore differenza reti, il Mainz. Il distacco dalle altre comunque resta cospicuo, visto che l’Hannover perde e crolla di 4 posizioni. Finora era stata una delle sorprese del campionato, ma stavolta il Bayern è tornato a giocare come sa, e con una tripletta di Mario Gomez si aggiudica una partita mai messa in discussione.

Bundesliga: risorge il Bayern, Hoffenheim alla fine del sogno

La ventisettesima giornata della Bundesliga segna la fine del sogno dell’Hoffenheim di passare alla storia come unico club a fare il grande salto dalla B alla vittoria del campionato. Il club che tanti tifosi ha fatto sognare nel girone d’andata del campionato tedesco è improvvisamente scomparso, forse anche a causa dell’assenza del suo capocannoniere Ibisevic. Fatto sta che, riuscendo ad ottenere solo inutili pareggi negli ultimi mesi, domenica arriva il colpo di grazia.

In casa contro il Bochum, una delle squadre pericolanti in bilico sul burrone della retrocessione, la matricola è contratta, non è serena, e prende un gol a pochi minuti dalla fine del primo tempo da Sestak. Chi si aspettava una reazione nella ripresa è rimasto deluso, visto che dopo pochi minuti Sestak segna ancora, e poi è il nervosismo a farla da padrone, con due espulsioni in due minuti per i calciatori dell’Hoffenheim. Finisce 0-3 e ormai si allontana anche la possibilità di qualificarsi per l’Uefa.

Bundesliga: rallentano tutte e ne approfitta il Bayern, -1 dalla vetta

Incredibile giornata in Bundesliga, tutta a favore del Bayern Monaco. Nell’anticipo del venerdì una della due sorprese di quest’anno, l’Herta Berlino, pareggia clamorosamente in casa dell’Arminia Bielefeld, una squadra che dall’inizio del campionato naviga ai margini della zona retrocessione.

Poche ore dopo, nelle partite di sabato, la capolista Hoffenheim appare meno brillante del solito, anche perché affronta un Borussia Moenchengladbach che, all’ultimo posto dall’inizio del campionato, gioca la partita della vita. Rischia addirittura di vincere il fanalino di coda, e soltanto ad un minuto dal termine Welligton, entrato soltanto 3 minuti prima, pareggia il conto, salvando almeno la vetta della classifica, ma non di certo la figuraccia della sua squadra.

Milito apre al Real Madrid

Continua a tenere banco la questione attaccante del Real Madrid. Dopo le insistenze dei giorni scorsi sul centravanti del Genoa Diego Milito, che la dirigenza ha sempre respinto con forza, pareva che la questione dovesse concludersi con un nulla di fatto, e con l’obiettivo spagnolo che si spostava verso altri lidi.

Ed invece, tra i tanti nomi che si fanno come possibili acquisti per il mercato di Gennaio, rimane al primo posto quello dell’argentino, che nonostante la decisione della sua società, apre inaspettatamente al Real:

“Fa sempre piacere l’interesse di una squadra del genere, però io vivo il presente. Più avanti vedremo, se ci dovesse essere qualcosa di concreto bisognerà sederci a un tavolo e discuterne”

Segnali di apertura quindi, che fanno a cazzotti con il diniego di Preziosi. In effetti trattenere Milito, titolare anche nella nazionale argentina, senza offrirgli prospettive di competizioni europee e successi che i blancos potrebbero dargli sarà difficile. Ma le possibilità sono tante.

Ma gli attaccanti promessi da Galliani dove sono andati a finire?

Qualche settimana fa Galliani aveva dato 5 nomi per il mercato. Disse che almeno uno di questi 5 sarebbe arrivato, e il Milan a quel punto avrebbe chiuso il calciomercato per quest’estate. Come la storia ci insegna, bisogna sempre aspettare un pò per decidere chi ha ragione e chi no, e in questo caso l’ad del Milan non ha avuto molta ragione.

Certo, ha preso Ronaldinho, e il colpo è stato grosso, ma nessuno di quei 5 attaccanti è stato neanche lontanamente accostato in maniera seria alla maglia rossonera. Chiuso (o almeno così pare) il mercato milanista, almeno in entrata, che fine faranno le 5 punte promesse e mai arrivate? Andiamo a vedere come si sono evolute le situazioni.