Balotelli-Mancini: è rottura, il Milan sta a guardare

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Era rimasto l’unico in patria a difenderlo ancora, ma adesso anche il Mancio non ce la fa più e se la prende con il suo pupillo.

Dalla panchina non ho visto, ma qualora l’espulsione fosse giusta, certamente Mario non avrebbe fatto una cosa buona per la squadra. Non c’era motivo per farsi cacciare, se l’avessi saputo non l’avrei fatto giocare. Abbiamo fatto bene, la squadra ha creato tanto, chissà cosa saremmo stati capaci di fare giocando 11 contro 11, peccato…

ha dichiarato Mancini a fine gara. L’episodio contestato è stata quella mossa di karate con cui Balotelli quasi mandava all’ospedale un avversario nella sfida di ieri contro la Dinamo Kyev negli ottavi di finale di Europa League, che a Balotelli è costato un cartellino rosso, ma al City molto di più: l’eliminazione.

Europa League: ottavi terribili per le big, eliminate tutte le favorite

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Chiamatelo calo di tensione, o come si dice per le squadre italiane, sottovalutazione dei rischi, ma fatto sta che le big europee falliscono clamorosamente tutte insieme la qualificazione ai quarti di finale, tanto che ormai la super-favorita diventa il Villareal, unico club delle nazioni teste di serie rimasto in gioco, responsabile dell’eliminazione del Napoli.

Ma andiamo con ordine, e vediamo come hanno fatto ad essere eliminati squadroni come Manchester City o Liverpool. Forte del risultato di andata (2-0), la Dinamo Kyev imposta una partita di controllo a Manchester. Sarà per la difficoltà a trovare la rete che sbloccherebbe il discorso, ma Supermario commette l’ennesima “balotellata” che mette nei guai lui e la sua squadra. E’ passata da poco la mezz’ora e l’ex interista compie un’entrataccia da codice penale su un avversario che gli vale l’espulsione diretta e lascia i suoi in inferiorità numerica per un’ora. Pochi minuti dopo però Kolarov segna la rete dell’1-0, ma l’uomo in più alla lunga si sente e gli ucraini mantengono il gol di vantaggio che li porta ai quarti.

Europa League: Manchester City e Zenit ad un passo dall’eliminazione, impresa Villareal

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Forse per le italiane d’Europa non è ancora detta l’ultima parola. La sfida contro la Germania, che per ora vede i tedeschi molto avvantaggiati, potrebbe essere nuovamente vinta al rush finale, se l’Inter compiesse l’impresa. Il nostro tallone d’achille potrebbe non dolere così tanto, visto che dopo l’eliminazione del Napoli dall’Europa League, anche l’ultima tedesca potrebbe uscire. Così se i nerazzurri eliminassero il Bayern Monaco, rimarrebbe solo lo Schalke a portar punti alla Germania e così, in caso di Inter almeno in finale, potremmo sperare in una rimonta.

Ma rimaniamo per ora nell’ambito dell’Europa League, dove a farci esultare è l’incredibile partita del Villareal che spinge fuori dalla competizione il Bayer Leverkusen. Nonostante si giocasse in Germania, gli spagnoli non mostrano alcun tipo di timore reverenziale e giocano un calcio scoppiettante. Prima vanno sotto con una rete di Kadlec, poi un uno-due micidiale firmato RossiNeymar ribalta la situazione. I rossoneri pervengono al pareggio ma ancora Neymar, in pieno recupero, regala mezza qualificazione ai suoi.

Premier League: valanga United, nel City Balotelli torna al gol

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Quando ti chiami Mario Balotelli ed hai un fisico da corazziere, non ti spaventano gli infortuni e mesi interi di stop. Il tuo destino è segnare, e appena torna in campo Supermario segna. A farne le spese è il Fulham, il quale però non si lascia scoraggiare dalla rete dell’ex interista e nel secondo tempo perviene al pareggio che taglia le gambe (e le ambizioni) al Manchester City.

Il giorno prima infatti i cugini dello United avevano stravinto a Wigan segnando 4 reti, anche se il risultato è un po’ troppo pesante per i padroni di casa, dato che tre dei quattro gol arrivano nel quarto d’ora finale, segno che comunque la gara è stata aperta per oltre un’ora. Con questa prestazione superlativa il Manchester United riesce a mettere pressione sul City che ora si trova a -10 con una partita in più, dunque i sogni di vincere lo scudetto possono essere riposti nel cassetto. Ma mette pressione anche all’Arsenal.

Europa League: stentano le grandi, solo il Bayer Leverkusen ha un piede negli ottavi

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E’ evidente che l’Europa League è vista quasi come un “fastidio” da parte dei club dei maggiori campionati europei, i quali concentrano le forze più sul campionato per guadagnare una qualificazione in Champions che per cercare di vincere un trofeo che di solito finisce nelle bacheche dei campionati “minori”.

E così capita che o, come accaduto al Napoli, alcuni dei migliori restano fuori a rifiatare, oppure anche quando vanno in campo tutti, come nel Manchester City, l’impegno non è lo stesso del campionato, e così molte partite finiscono con zero o pochi gol.

Balotelli a Sanremo

Lo scorso anno è stata la volta di Cassano e Marcello Lippi, quest’anno dovrebbe toccare a Mario Balotelli presentarsi sul palco dell’Ariston per coniugare le due passioni italiane, il canto

Ibrahimovic: Balotelli? Siamo in troppi!

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Mario Balotelli non ha mai nascosto di tenere per i colori rossoneri, così come il Milan non ha mai negato il proprio interesse per l’ex attaccante dell’Inter. Dunque Supermario potrebbe accasarsi alla corte di Berlusconi, ma non così in fretta, visto che la stella più lucente dell’attacco rossonero ne respinge con forza l’arrivo. Parliamo di Zlatan Ibrahimovic, che chiude le porte ad un eventuale arrivo di Balotelli al Milan:

Abbiamo Cassano, Pato, Robinho, Inzaghi e ci sono io. Quanti attaccanti dobbiamo essere? Sei. Poi giochiamo con il 4-6. L’ultima volta che ho sentito Mario è stato due-tre settimane fa. Per me siamo fortissimi davanti, per come vedo le cose, gli attaccanti ci sono, anche se queste sono cose del dottor Galliani.

Milan, partita l’operazione svecchiamento: a giugno via i senatori, dentro tanti giovani

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Il Milan è la squadra più vecchia d’Italia? E allora, proprio come piace a Berlusconi, parte l’operazione svecchiamento. Anche se quest’anno dovesse arrivare lo scudetto, molti senatori faranno le valigie per dare spazio alle nuove leve di domani e soprattutto alleggerire un monte ingaggi piuttosto pesante.

Il primo a lasciare Milanello sarà Seedorf. Prestazioni altalenanti e troppe polemiche faranno sì che i 4 milioni che prende l’olandese vengano investiti per ingaggiare Kevin Constant, centrocampista del Chievo che il Milan vorrebbe già oggi, ma che la norma sugli extracomunitari non permette di prendere. Addio molto probabile anche a Nesta, che visti gli acciacchi comunque non giocherebbe tutte le partite anche se rimanesse. Al suo posto verrà preso il difensore centrale più richiesto al mondo, David Luiz del Benfica. Su di lui c’è da vincere la concorrenza del Chelsea che può offrire più dei rossoneri, ma la trattativa è in mano a Rui Costa, ex milanista, che ha già ammesso di preferire il Diavolo, sempre che il divario tra le due offerte non sia troppo ampio.

Balotelli: Mourinho è un maleducato

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Insieme hanno vinto tutto quello che c’era da vincere, ma tra i due non è mai corso buon sangue. L’uno giovane e ribelle, convinto di avere mezzi superiori a quelli dei suoi coetanei (e non solo) e per questo nel diritto di fare il buono ed il cattivo tempo in campo e fuori; l’altro padre-padrone che stabilisce le regole e ne pretende il rispetto. Balotelli e Mourinho, due caratteri forti, che spesso hanno contribuito a creare tensioni, con Supermario costretto il più delle volte a rimetterci in termini di panchine, tribune e partite saltate.

Alla fine della scorsa stagione hanno preso strade diverse, inseguendo il successo lontano da Milano, ma la lontananza non ha placato gli animi ed ora il giovane ribelle punzecchia l’antico maestro dalle pagine di Extra Time:

Mourinho è il miglior allenatore del mondo, ma come uomo deve ancora imparare l’educazione e il rispetto.

I migliori giovani del 2010? Pato e Balotelli secondo Don Balon

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La mitica rivista Don Balon che racconta vita, morte e miracoli di tutti i calciatori del mondo, anche i più sconosciuti, ha stilato la lista dei migliori giovani del 2010 da tenere d’occhio nel prossimo campionato. La classifica non riguarda solo i talenti emergenti, ma tutti gli under 21 classificati a seconda del valore di mercato, età, posizione, potenzialità tecniche e soprattutto risultati ottenuti. E così non ci sorprendiamo nel vedere al primo posto Alexandre Pato, che nonostante i tanti infortuni continua ad attirare le attenzioni di mezzo mondo.

Il ventunenne brasiliano del Milan è valutato da Don Balon tra i 25 ed i 40 milioni di euro. Appena sotto di lui troviamo un italiano, una volta tanto, ed è Mario Balotelli, valutato tra i 22 ed i 33 milioni. Al terzo posto l’attaccante del Bayern Monaco Tomas Muller, mentre per trovare un altro calciatore di serie A bisogna scendere al quarto posto con Jovetic (14-21 milioni) o fino al quindicesimo dove troviamo Pastore (nonostante Zamparini lo valuti una cinquantina di milioni), che secondo la rivista dovrebbe valere tra i 10 e i 15 milioni di euro. L’altro italiano della lista è Santon, ventitreesimo con un valore stimato tra 8 e 12 milioni. Dopo il salto la lista completa.

Premier League: la coppia di Manchester in vetta, il Chelsea torna a vincere

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Accade di tutto in quest’ultima giornata del 2010 di Premier League spalmata su due giorni come se troppe emozioni tutte insieme potessero fare male. Luci ed ombre si susseguono sui campi inglesi facendo trascorrere un Capodanno ai tifosi delle big quasi sempre amaro.

Sorride Balotelli, che con l’ormai famosa tripletta (due gol su rigore ed uno a porta vuota) regala ai suoi il vertice della classifica in comproprietà con il Manchester United, seppur con due partite in più, ma soprattutto per ora chiude le polemiche che lo vogliono già con la valigia in mano. Ma è notte fonda per le altre big. Proprio lo United scivola a Birmingham, dove va in vantaggio con Berbatov e sogna una possibile fuga +2 dalle inseguitrici ma con delle partite da recuperare, ed invece viene risvegliato troppo presto da un gol di Bowyer in pieno recupero.

Dzeko al City, ormai è (quasi) ufficiale

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Niente Juventus, Bayern o Real Madrid: Edin Dzeko ha scelto il Manchester City. I presunti capricci di Balotelli hanno spinto i dirigenti della seconda squadra di Manchester ad accelerare sul mercato alla ricerca di un attaccante di peso, e così ecco che questo è stato individuato nel bosniaco più desiderato del mondo.

A convincere il calciatore, che da mesi dichiara di preferire la Juventus, è stato l’ingaggio, 7 milioni a stagione, almeno un paio di milioni in più di quello che gli offrirebbero i bianconeri, mentre a convincere il Wolfsburg pare sia stato il calciatore stesso, ormai impossibile da trattenere in una squadra che non punta più alla Champions League, ma che visto come sta andando quest’anno è già tanto se riesce a salvarsi.

Balotelli vuole tornare a casa. Anzi, no

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Capricci, nostalgia di casa, come un bambino strappato dalla sua vita di sempre che non riesce a rassegnarsi alla nuova situazione. Mario Balotelli torna a far parlare di sé (ma quando mai ha smesso) per una frase – detta o non detta? – riportata oggi da tutti i quotidiani sportivi d’oltremanica e ripresa da quelli nostrani: fatemi tornare a casa. Casa intesa come Milano, non più alla corte di Moratti, ma a quella di Berlusconi, dove lo attenderebbero a braccia aperte.

I tabloid inglesi ci hanno ricamato su un bel po’, dipingendo Balotelli come un ragazzo che non è riuscito ad ambientarsi nella nuova realtà, tra difficoltà con la lingua e problemi di adattamento al cibo ed al clima inglese. Di qui la voglia di tornare a casa, in una città che conosce a memoria e che potrebbe incoronarlo re.