Petr Cech: numero 1 sicuro e affidabile. Quasi sempre!

Ci sono episodi che valgono una carriera. Ci sono gesti atletici, gol, vittorie destinati a rimanere impressi nella memoria, tanto da essere tramandati ai posteri come marchio di fabbrica. Pensate alla rovesciata di Parola, all’urlo di Tardelli, alla serpentina vincente di Maradona, tanto per citarne alcuni.

Ma c’è anche il rovescio della medaglia, quei gesti che contribuiscono a veder sfuggire un traguardo quando ormai sembrava raggiunto. E questi forse sono ancora più difficili da dimenticare.

Ne sa qualcosa Petr Cech, portiere considerato tra i più forti al mondo, secondo solo a Buffon a detta di molti, che non sta certo vivendo il periodo migliore della sua vita. In questa rubrica ci siamo spesso occupati di numeri 1 fenomenali e un po’ dispiace dover parlare di Cech proprio nel momento peggiore della sua carriera, dopo averlo visto volare da una parte all’altra della porta, alla ricerca di respinte impossibili e parate straordinarie.

La top ten dei mister stranieri in Inghilterra

Poveri inglesi, costretti ad ammirare la kermesse continentale senza esserne protagonisti, lasciati a casa da una Croazia che invece continua a vincere.

Ma questa è storia del passato. Ora sulla panca dei Tre Leoni c’è un italiano, chiamato appositamente per risollevare le sorti di un’Inghilterra alla deriva.

Forse è la motivazione che ha spinto il Sun a stilare la classifica dei migliori tecnici giunti nel Regno Unito dall’Oltremanica, nella speranza che lo straniero porti bene. In particolare l’italiano, visto che due tecnici nostrani, Vialli e Ranieri, sono stati inseriti nella top ten.

Platini: “La Champions? Una truffa!”

Ci va giù pesante il presidente della Uefa Michel Platini, a proposito delle regole della partecipazione alla Champions League. Secondo lui le regole attuali portano a degli squilibri scandalosi tra grandi e piccoli club, tanto da poter parlare di torneo falsato, ed in certi casi anche di truffa.

Non a caso il presidente vuole cambiare le regole di qualificazione al torneo più importante d’Europa, e le ha già dettate in passato, anche se non si sa da quando dovranno entrare in vigore. Di questo ne riparleremo in futuro, ma la notizia di oggi è che Platini ha fatto i nomi delle squadre che stanno truffando il calcio internazionale. Per una volta i francesi non ce l’hanno con noi, ma con le squadre inglesi, Chelsea e Manchester United in testa.

I dubbi di Cristiano Ronaldo, tra consigli e minacce!

Ormai non si parla d’altro su giornali e tv e l’argomento rischia di diventare l’ennesimo tormentone estivo, così clamoroso da togliere spazio persino agli Europei.

Ci riferiamo alla vicenda Cristiano Ronaldo, fortissimamente voluto dal Real Madrid, pronto a fare un sacrificio da 100 milioni di euro pur di vederlo in camiseta blanca. Lui ovviamente si dice lusingato dall’offerta, ma fa sapere di non aver ancora deciso cosa fare del suo futuro, anche se promette di sciogliere i dubbi quanto prima per non turbare la tranquillità del ritiro portoghese.

Intanto tutti si sentono in dovere di intervenire sulla questione, consigliando il fenomeno lusitano su cosa sia meglio per lui e su come gestire al meglio la sua popolarità. L’ultima voce in ordine di tempo è quella di David Beckham, convinto più che mai che Cristiano debba continuare la sua avventura nel Manchester United.

Verso Euro 2008: Portogallo

Una delle nazionali favorite per la conquista degli Europei è sicuramente il Portogallo. Il motivo principale è per la presenza nella rosa del calciatore più forte del mondo, Cristiano Ronaldo, che da solo ha trascinato alla vittoria della Premier League e della Champions il suo Manchester.

Ma non solo per quello. Infatti i rossoverdi possono vantare uno dei migliori allenatori al mondo, Luiz Felipe Scolari, già campione del mondo con il suo brasile, e una mix tra giovani di belle speranze (vedi Nani), e un gruppo già affiatato che ha condotto il Portogallo molto avanti nelle competizioni internazionali, fino ad arrivare in finale 4 anni fa, persa a sorpresa contro la Grecia. Ma allora Ronaldo aveva solo 19 anni e tanta strada da compiere. Ora quella strada l’ha fatta, ha già in bacheca numerosi premi, ai quali potrebbe presto aggiungere una coppa Europa.

Dall’Italia al Brasile, passando per la Scozia, ecco la situazione nei campionati di tutto il mondo

Domenica, giornata dedicata al campionato. Finito quello di serie A, e della maggior parte dei campionati nazionali europei, cerchiamo di fare un piccolo riassunto, per capire anche il quadro degli eventi e delle prossime competizioni internazionali che ci aspettano nella stagione 2008/2009.

Il campionato italiano, come detto e stradetto, è stato vinto all’ultima giornata dall’Inter, per la terza volta consecutiva (di cui due sole sul campo). In Champions League, con i milanesi, ci andrà la Roma, finita solo 3 punti dietro i nerazzurri. In Inghilterra si conferma campione lo United, che come l’Inter ha dovuto aspettare l’ultima giornata per esultare. A darle battaglia fino all’ultimo c’è stato il Chelsea, che ha mollato solo negli ultimi minuti dell’ultima gara di campionato, quando ormai i Red Devils vincevano e il sorpasso era impossibile. E così solo due sono stati i punti che hanno diviso le due finaliste di Champions League, che sarebbero potute arrivare tranquillamente pari, assegnando la vittoria ugualmente alla squadra di Alex Ferguson.

La maledizione di Mourinho sul tiro di Terry

Lui giura che tifava per i Blues, per la squadra che ha condotto per tre anni, senza mai riuscire a respirare l’aria della finale di Champions League. Ma l’altra sera avremmo voluto essere al suo fianco e vivere accanto a lui le emozioni della partita, dal gol di Ronaldo all’errore del suo capitano, fino alla parata decisiva Van Der Saar che ha di fatto consegnato la Coppa nelle mani del Manchester United.

Lui è Josè Mourinho, tecnico portoghese che gode di grande considerzione in giro per l’Europa, rimasto un anno ai box, dopo il benservito di Roman Abramovich lo scorso autunno.

Al suo posto Avram Grant, un tecnico sconosciuto, israeliano di origine e antipatico a molti, non per una questione di carattere, ma perché spesso gli si è stata rimproverata scarsa personalità. Tutte chiacchiere visto il finale di stagione super della squadra londinese, che ha rischiato di portare a casa il successo più grande. Mourinho dice che tifava per lui, ma avremmo voluto sentire le sue imprecazioni sulla rincorsa interrotta da Cristiano Ronaldo, con la palla che finiva tra le mani protese di Cech.

Champions League al Manchester United!

Alla fine ha vinto chi ha sbagliato di meno, ma se ci fosse stata la possibilità di assegnare la Champions League ai punti, probabilmente la gara tra Manchester United e Chelsea sarebbe finita pari. Meglio i Red Devils nella prima frazione di gioco. Il Chelsea subisce l’iniziativa della squadra di Ferguson e non riesce a proporsi in avanti. Cristiano Ronaldo è defilato sulla fascia, a volte quasi estraneo alla manovra, ma al minuto 26 riesce a regalare la quarantaduesima perla di una stagione da incorniciare, dopo un’ottima azione di Scholes sulla fascia.

L’unico pericolo corso da Van Der Saar è su un colpo di testa di Rio Ferdinand, che pressato da Ballack rischia di infilare la propia porta. Ma è solo un lampo e sul rovesciamento di fronte Cech deve guadagnarsi la pagnotta due volte nel giro di pochi secondi, chiamato a respingere il colpo di testa di Tevez prima ed il tap-in di Carrick poi.

Dominio Manchester in questa fase dell’incontro, ma come nella migliore tradizione a gol sbagliato corrisponde un gol subito ed è Lampard ad infilare la porta dei Reds, quando ormai la fine del primo tempo è ad un passo. Destro comodo ed esultanza dedicata ancora una volta alla mamma scomparsa qualche giorno prima della semifinale.

Premier League: Manchester United campione per la 18esima volta

Niente sorprese nel campionato inglese. Il Manchester United, primo da 9 giornate, vince la Premier League come ampiamente prevedibile. E’ stato solo un bluff degli uomini di Ferguson il giocar male per far avvicinare il Chelsea e ridurre da 5 a zero i punti di distacco dai blues, perchè nell’ultima partita bastava vincere con qualsiasi punteggio per portare a casa il trofeo.

Detto-fatto. Cristiano Ronaldo (sempre lui) sblocca la partita su rigore contro il Wigan alla mezz’ora e risponde alla rete di Shevchenko che ad una manciata di chilometri di distanza aveva portato in vantaggio il Chelsea qualche minuto prima. I blues sperano, ma alla seconda rete di Giggs capiscono che non c’è più niente da fare e mollano la presa. Il Manchester è campione d’Inghilterra per la diciottesima volta.

R7 vince due premi ma non è ancora contento

Era da un pò che su Calciopro non ci occupavamo di Cristiano Ronaldo. Forse si è un pò risentito per questo, e quindi ha fatto subito in modo che si parli di nuovo di sè. La notizia arriva dalla sua cara Inghilterra: Cristiano è stato proclamato miglior calciatore della Premier League.

Che novità, direte voi. E la novità c’è, perchè il premio che ha ricevuto ieri gli era stato assegnato dai giornalisti sportivi inglesi (una sorta di pallone d’oro dell’isola), che lo hanno eletto Best Player of the Year. Mentre la scorsa settimana aveva ricevuto il premio di miglior giocatore anche dai suoi stessi colleghi di Premier. Insomma, una serie di trofei, ai quali potrebbe aggiungersi molto presto lo scudetto e la Champions League. Ma la notizia sta nel fatto che ancora lui non è contento. Forse pancia piena?

Peter Schmeichel: monumento danese

Abile, coraggioso, possente: in tre aggettivi è raccontata la storia di uno dei più grandi portieri degli anni novanta, che tanto bene ha fatto sia con le maglie dei club in cui ha militato sia in nazionale.

Stiamo parlando di Peter Schmeichel, classe 1963 sulla carta d’identità e classe da vendere tra i pali. Nacque in Danimarca da padre polacco e madre danese e solo a sette anni riuscì ad ottenere la cittadinanza del paese in cui era nato.

Dopo varie esperienze in club minori, approdò finalmente al Brøndby IF con il quale riuscirà a conquistare quattro titoli nazionali in cinque anni, mostrando doti straordinarie, tanto da farsi notare dagli osservatori del Manchester United, che lo portarono al di là della Manica per mezzo milione di sterline.