Rooney litiga con Ferguson, sarà addio allo United?

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La permanenza al Manchester United di Wayne Rooney potrebbe essere quasi finita. Dopo sei stagioni ed un centinaio di reti segnate, l’attaccante della nazionale inglese potrebbe lasciare lo United. Ma non la città di Manchester. Secondo le indiscrezioni del Sunday Mirror, il bad boy ed il suo mentore, Sir Alex Ferguson, sarebbero ormai ai ferri corti tanto da far pensare ad un addio già a gennaio.

Il fattore scatenante è stato lo scandalo del rapporto extraconiugale che ha colpito il calciatore, e che ha portato il suo coach a lasciarlo in panchina per alcune partite. Ora che Rooney è tornato titolare però non è come prima, manca di mordente, gioca sottotono, e secondo i ben informati gioca male perché ormai non ha più stimoli alla guida di un uomo con cui non va più d’accordo.

L’agente di Mancini smentisce la lite con Tevez

C’è aria di tempesta in casa Manchester City, dove la scorsa domenica si è sfiorato il contatto fisico tra mister Mancini e Carlitos Tevez. Un confronto diretto che doveva restare tra le mura dello spogliatoio e che invece questa mattina è arrivato dritto dritto sulle pagine del Sun, con tanto di dettagli sfiziosi.

Il motivo dell’incontro ravvicinato tra l’allenatore e l’attaccante argentino? Pare che il tecnico italiano non fosse soddisfatto dall’atteggiamento della squadra contro il Newcastle ed abbia quindi redarguito i suoi alla fine del primo tempo. Ma Tevez non è il tipo che si fa mettere i piedi in testa e per tutta risposta avrebbe accusato il Mancio di adottare una tattica troppo difensivista.

Uno scambio di opinioni che ci può stare nel chiuso dello spogliatoio, ma i toni devono essersi alzati parecchio, se Mancini ad un certo punto ha mandato a farsi benedire Tevez e sua madre (“Go fuck your mother”).

Adebayor vuole la Juve, Sissoko solo una maglia

Per uno che va, uno che viene. Il prossimo mercato della Juventus (e non necessariamente quello estivo), potrebbe vedere dei movimenti molto interessanti. Uno potrebbe essere in uscita e riguarda Sissoko, non molto d’accordo sulle scelte di Delneri di fargli fare il vice-Melo. Sissoko fino ad un paio d’anni fa era il centrale più apprezzato in Italia, ma una lunga serie di infortuni lo avevano lasciato fuori dal campo per troppo tempo. Ma

mi sento bene fisicamente come una volta. Non so quale sia il centrocampo ideale del mister, ma spero di poter giocare contro l’Inter.

Al momento c’è il Wolfsburg che vorrebbe il maliano, ma Sissoko ribadisce che vuol rimanere e giocare.

Europa League: Juve buon pari, Palermo di misura

Manchester City – Juventus 1-1

Palermo – Losanna 1-0

Si conclude con Manchester City-Juventus e Palermo-Losanna la seconda giornata delle italiane impegnate in Europa League. La gara di spicco era naturalmente quella dei bianconeri, chiamati a riscattare il deludente 3-3 interno contro il modesto Lech Poznan nella gara d’esordio. C’era poi da valutare lo stato psicofisico degli uomini di Delneri, dopo i risultati altalenanti di questo inizio stagione, caratterizzato da vittorie sonanti alternate ad evidenti amnesie collettive.

C’era chi si aspettava l’ennesima magra figura della Vecchia Signora al cospetto di un Manchester City che nella prima giornata aveva strapazzato il Salisburgo e invece la Juventus ha saputo stupire, conquistando un ottimo punto in terra inglese e lamentandosi per qualche occasione sprecata.

Palermo: il Manchester City prepara 48 milioni per Pastore

In Italia è considerato ancora un calciatore emergente, ma i talent scout del Manchester City lo ritengono già un campione. Per questo, stando a quanto riportato questa mattina dal News of the World, il club degli sceicchi avrebbe pronta un’offerta per il Palermo che non si può rifiutare: 40 milioni di sterline (circa 48 milioni di euro) per Javier Pastore.

L’argentino ha come sponsor all’interno del club inglese Carlos Tevez, suo amico e compagno di nazionale, il quale pare aver pesato nella scelta del club di puntare sul fantasista rosanero. I piani del City sono di comprarlo la prossima estate, ma di lasciarlo ancora per un anno in prestito al Palermo per farlo maturare ancora un po’.

Manchester City, 30 milioni all’anno per Ibrahimovic?

I tabloid inglesi molto spesso la sparano grossa, ma questa sembra davvero la più grossa di tutte. Stando a quanto riporta il The Sun, per convincere Ibrahimovic a lasciare Barcellona per trasferirsi al Manchester City, gli sceicchi proprietari del club inglese pare abbiano offerto un ingaggio da capogiro all’attaccante: 30 milioni di euro l’anno.

Una cifra che dire assurda è dire poco. Lo svedese infatti ora percepisce 11 milioni all’anno ed è il quarto calciatore più pagato della storia, dopo Messi, Cristiano Ronaldo e Kakà, che percepiscono circa due milioni in più. Questo significherebbe stracciare ogni record probabilmente per sempre, dato che cifre del genere sono impossibili da eguagliare.

Finalmente è ufficiale: Balotelli al City!

Da settimane non si parla d’altro ed ora che è arrivata l’ufficialità quasi non ci sembra vero. Mario Balotelli è finalmente un giocatore del Manchester City e da domani non ci toccherà più vivere da vicino i suoi continui colpi di testa dentro e fuori il rettangolo di gioco con annessi capricci infantili. L’ex nerazzurro guadagnerà 3,5 milioni a stagione per i prossimi cinque anni, mentre l’Inter mette in cassa qualcosa come 28 milioni di euro.

La telenovelas si è conclusa nella giornata di oggi, quando il club inglese ufficializzava l’acquisto dell’attaccante, mentre il giocatore salutava l’Italia e l’Inter dal suo sito ufficiale:

Sto per cominciare una nuova avventura. Mi dispiace lasciare l’Inter e l’Italia, perché avrei preferito continuare la mia crescita professionale nel mio paese. Vado dove spero di trovare lo spazio per giocare, perché per me è molto importante: ho bisogno di giocare, di sbagliare, di imparare e di giocare ancora. E di un ambiente più sereno intorno a me.

Balotelli emozionato e insoddisfatto

Qualcuno non avrebbe mai voluto vederlo in maglia azzurra per via delle origini ghanesi, qualcuno invece lo vorrebbe in pianta stabile nel nuovo corso della nazionale italiana. Sta di fatto che ieri sera Mario Balotelli ha esordito nella nazionale maggiore, voluto e difeso da Cesare Prandelli che non è certo abituato a farsi condizionare dal sentimento popolare. E Supermario racconta così il debutto ai microfoni di Sky:

Posso dirvi che ero molto emozionato prima la partita, ma soprattutto durante l’inno di Mameli. Quasi non riuscivo a cantare ed è strano per me perché di solito non sento mai l’emozione, ma questa volta sì, lo devo ammettere. Poi la partita è iniziata e tutto è passato, ma quando giochi per la Nazionale, per il tuo Paese, non c’è nulla di paragonabile, neanche la finale di Champions con l’Inter.