Il Galaxy vuole Del Piero, Milan: è fatta per Agger

Dopo la vicenda Kakà, crediamo che più nessuno sia disposto a sorridere quando arrivano offerte stratosferiche per i fuoriclasse della Serie A. La Major League, il campionato americano, tenta da anni di diventare un torneo “dignitoso”, e per farlo ha ingaggiato tanti ex campioni, senza però mai raggiungere l’obiettivo. Ora prova il tutto per tutto, provandoci con il calciatore che indubbiamente ha più fan in giro per il mondo: Alessandro Del Piero.

Se Beckham è colui che smuove più milioni, Alex è sicuramente colui che provoca più simpatia e attrazione tra i tifosi sparpagliati nei quattro angoli del pianeta. In Giappone è considerato un mito, ma lì all’offerta di un mega-ingaggio rispose già di no qualche anno fa. A 34 anni, e oramai senza più tante stagioni a disposizione, potrebbe decidere di fare un’esperienza all’estero prima di entrare a far parte della dirigenza bianconera. L’opportunità gliela offre il Los Angeles Galaxy, proprio la squadra di Beckham, che secondo Tuttosport ha ufficializzato l’offerta di 38 milioni di euro per averlo a fine stagione.

David Beckham al Milan!

Ebbene si, avete letto bene: l’album di figurine del Milan sta per arricchirsi di un altro pezzo pregiato. E’ in arrivo direttamente da Los Angeles il calciatore più mediatico del

Baronio e Inzaghi jr., pensieri a stelle e strisce

Quando un calciatore è sul viale del tramonto ha due diverse scelte. O decidere di andare a sbarcare il lunario in qualche nazione in cui il calcio è agli albori (Usa, Qatar, Emirati Arabi), oppure il ritiro. Vedendo l’esperienza di Beckham, in cui ci hanno guadagnato tutti (dal calciatore che si è intascato svariati milioni, al calcio americano che ha fatto un grosso passo avanti verso il professionismo), sono in molti che speravano di fare la stessa esperienza.

Ma non sono serviti a molto i moniti di Ruud Gullit, che ha accusato la Major League di scarsa professionalità. I milioni dei magnati americani fanno gola a tutti, e ora probabilmente anche a due italiani, Simone Inzaghi e Roberto Baronio.