Juventus, manca la concretezza: persi anche Diarra e Torres

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Il problema della Juventus? La mancanza di concretezza, parola di uno che se ne intende: Giampaolo Pazzini. Alla sua prima conferenza da interista il neo-acquisto non perde l’occasione di affondare il coltello nella piaga di una squadra già ferita. Era evidente infatti la sua volontà di andar via dalla Sampdoria dove aveva capito di non poter vincere nulla, e così ha lasciato intendere che qualsiasi grande squadra gli avesse fatto un’offerta, lui l’avrebbe accettata. La scelta dell’Inter è stata effettuata perché la Juve faceva solo parole, mentre i nerazzurri hanno messo sul piatto soldi veri, e dunque tutto è stato più rapido e concreto.

Lo stesso discorso si potrebbe fare anche sugli altri obiettivi della Juventus come Mahamadou Diarra, messo fuori rosa dal Real Madrid che sarebbe potuto arrivare gratis a Torino, ma che i bianconeri hanno aspettato troppo a prendere, tanto che ha fatto prima il Monaco che lo ha ingaggiato ieri in prestito, mentre si rischia di perdere anche l’unico pezzo da novanta sul mercato, e cioè Fernando Torres, perché mentre Marotta giocava al ribasso puntando sulla volontà del calciatore di lasciare Liverpool, è intervenuto il Chelsea con un’offerta che manda gambe all’aria quella bianconera: 50 milioni più Anelka.

Clamorose proposte di scambi: Drogba per Ibra, mezzo Real per Cristiano Ronaldo

C’è stato un periodo di vacche magre, in cui il calciomercato si faceva solo con gli scambi alla pari. Poi sono arrivati i vari Abramovic, Gillett & Hicks, Laporta, ecc. che hanno di nuovo portato nel calcio quei miliardi che hanno permesso di riprendere il giro d’affari momentaneamente interrotto.

Adesso sembra che i due periodi combaceranno, e creeranno un periodo multimilionario, che vedrà fioccare grosse cifre insieme a scambi che durante la prossima estate faranno girare la testa a milioni di tifosi, ma soprattutto ai cassieri delle grandi società di calcio.
I nomi più in lizza? Giusto tre, solo per farvi un’idea di ciò che parliamo: Cristiano Ronaldo, Zlatan Ibrahimovic, Fernando Torres. Ma non solo loro.

Ronaldinho comprato dal fratello, Cannavaro&Co in vendita!

Stampa spagnola scatenata in questi giorni e non solo per la vittoria della nazionale su una delle squadre favorite per la conquista dell’Europeo, ma anche sulle questioni di mercato che riguardano i due club più blasonati della Liga.

In casa Barcellona tiene banco da tempo immemorabile la vicenda Ronaldinho, dato per sicuro partente già lo scorso gennaio e poi rimasto (malvolentieri) in Catalogna. Lo voleva il Chelsea, pronto a sborsare 14 milioni di euro all’anno per assicurarsi le sue prestazioni, ma il club si oppose al trasferimento. Ora però la situazione è precipitata ed i continui capricci del brasiliano avrebbero convinto la società ad abbattere il costo del cartellino (120 milioni di euro), per facilitare la sua partenza.

Il presidente Laporta continua a negare questa possibilità, ma la maglia numero 10 del Barca sarà indossata da qualcun altro nelle prossime stagioni. Il Chelsea è sempre in pole position per l’acquisto del giocatore, anche se negli ultimi giorni si è fatta avanti un’altra ipotesi che creerebbe un precedente nel mondo del calcio. Secondo il quotidiano Marca, infatti, Roberto de Assis, fratello-procuratore di Ronaldinho, nonché proprietario del Porto Alegre, potrebbe avvalersi di una norma Fifa e comprare il cartellino per 16 milioni di euro, per poi rivenderlo al miglior offerente per almeno 40 milioni netti.