Juventus-Chelsea continua nel calciomercato

Se Juventus-Chelsea infiamma i cuori dei tifosi di entrambe le parti per la doppia gara ad eliminazione diretta della Champions League, probabilmente è una sfida che non finirà la prossima settimana. Il mercato estivo si rivelerà rovente, e vedrà i bianconeri e i blues incrociarsi più volte.

Una di queste, a dir la verità, sarà una specie di favore che il club italiano farà all’inglese. Uno dei più grandi flop del mercato inglese degli ultimi anni è stato l’ingaggio del portoghese Deco, tanto voluto da Scolari. L’ex tecnico di Brasile e Portogallo ha fatto di tutto la scorsa estate per strapparlo al Barcellona, e alla fine l’ha spuntata per 8 milioni di sterline. Il problema però è che il portoghese non si è mai integrato nella rosa blues, ed ha giocato pochissimo, fino a sparire, relegato in tribuna prima dallo stesso Scolari, ed ora anche da Hiddink.

Premier League: United e Liverpool fanno una corsa a due

E’ la giornata degli esordi in Premier League. Con la maglia del Chelsea fa il suo esordio l’ex interista Quaresma, con una prestazione appena sufficiente, ma non abbastanza per far guadagnare i tre punti alla sua squadra. Ad altri due esordienti invece va molto meglio. Il brasiliano Jo, passato nei giorni scorsi dal Manchester City all’Everton, diventa subito l’idolo dei tifosi azzurri segnando due gol nella sua prima partita. Fa anche meglio Craig Bellamy, che nella prima partita con la maglia del Mancher City segna il gol decisivo, quello che regala una vittoria che serviva come l’aria alla squadra di Mansour.

Con queste vittorie l’Everton si assicura il posto in Uefa che merita, visti i 6 punti di distacco sulle inseguitrici, mentre il City si allontana definitivamente dalla zona retrocessione. Non siamo partiti con il parlare delle squadre in vetta, perché a parte lo 0-0 del Chelsea contro l’Hull City non ci sono state grosse novità.

Premier League: il Chelsea dice addio allo scudetto

Campionato finito per il Chelsea, almeno dal punto di vista dello scudetto. La squadra di Scolari finora era rimasta appesa ad un filo, un pò a causa di qualche episodio sfortunato. Ma la sconfitta arrivata nel posticipo della 24^ giornata contro il Liverpool chiude definitivamente tutti i giochi per i Blues.

Il Chelsea quest’anno non ha mai vinto contro una delle grandi, anzi, ha sempre perso, e così, dopo una gara piuttosto equilibrata, ci pensa Torres con una doppietta nel finale a portare a casa la vittoria per i Reds. Attualmente i punti di distacco dei Blues dalla vetta sono 5, ma con una partita in più rispetto allo United. In caso di vittoria (molto probabile) degli uomini di Ferguson, i punti diventerebbero 8, e la vittoria della Premier risulterebbe impossibile.

Premier League: Manchester United virtualmente primo

I Red Devils tornano a giocare come sanno, e non ce n’è per nessuno. Sarà rimasto impressionato Mourinho nel vedere i suoi Eurorivali giocare in maniera così convincente, e forse si è pentito di aver desiderato lo United agli ottavi di Champions.

Fatto sta che nel big match della 21esima giornata di Premier League, il Manchester United fa di un sol boccone il Chelsea dei milioni, senza che Scolari abbia ancora capito cosa sia successo. Finisce 3-0 per la squadra di Ferguson, ma sarebbe potuta finire con un risultato ben più pesante, tenendo conto che i Blues non hanno fatto un tiro in porta in tutta la partita.

Non solo Adriano, sono tanti i calciatori ribelli

Ultimamente c’è la moda di tenere gli occhi addosso all’Imperatore interista. Ogni cosa che fa, ogni frase che dice, viene subito rimarcata ed amplificata in tutto il mondo. Ma guardandoci intorno possiamo vedere che di casi come lui ce ne sono tanti. In Italia e all’estero.

Il più clamoroso, ma anche quello passato maggiormente sotto silenzio, è stato quello di Messi. L’argentino è la stella del Barcellona, e per questo motivo i tifosi gli hanno perdonato il ritardo nel ritorno da Buenos Aires. Tutti i tifosi, tranne Guardiola. Anzi, se vogliamo il caso di Messi è anche più grave di quello di Adriano, perché il Barça, a differenza dell’Inter, aveva una partita di campionato domenica scorsa. Partita a cui la Pulce non ha potuto partecipare perché spedito direttamente in tribuna dal suo allenatore.

Verso Euro 2008: Portogallo

Una delle nazionali favorite per la conquista degli Europei è sicuramente il Portogallo. Il motivo principale è per la presenza nella rosa del calciatore più forte del mondo, Cristiano Ronaldo, che da solo ha trascinato alla vittoria della Premier League e della Champions il suo Manchester.

Ma non solo per quello. Infatti i rossoverdi possono vantare uno dei migliori allenatori al mondo, Luiz Felipe Scolari, già campione del mondo con il suo brasile, e una mix tra giovani di belle speranze (vedi Nani), e un gruppo già affiatato che ha condotto il Portogallo molto avanti nelle competizioni internazionali, fino ad arrivare in finale 4 anni fa, persa a sorpresa contro la Grecia. Ma allora Ronaldo aveva solo 19 anni e tanta strada da compiere. Ora quella strada l’ha fatta, ha già in bacheca numerosi premi, ai quali potrebbe presto aggiungere una coppa Europa.

Caos a Manchester, Eriksson licenziato, tifosi e calciatori in rivolta

Bufera in casa Manchester, sponda City. Il vulcanico presidente, Thaksin Shinawatra, era furibondo per la sconfitta contro il Fulham, e visto che ormai il suo club è ben lontano dalla qualificazione in coppa Uefa, l’unica decisione che trovava possibile era di cacciare il responsabile di questa debacle, l’ex allenatore di Lazio e Inghilterra, Sven Goran Eriksson.

Ma il resto dell’ambiente non ci sta. I calciatori, sempre molto legati al tecnico svedese, minacciano l’ammutinamento; i tifosi si rivoltano, non vogliono il cambio di panchina e insultano il presidente; mettono in rete anche una petizione per bloccare il licenziamento del loro idolo. Ed Eriksson? Lui, con la sua solita aplomb fa finta di niente, ringrazia tutti e va per la sua strada.