Roma, DiBenedetto difende Luis Enrique e chiede pazienza

La stagione della Roma non è cominciata sotto i migliori auspici, tra l’eliminazione prematura dall’Europa League ed un avvio di campionato che ha portato in cascina due soli punti in tre partite. I tifosi cominciano ad avere dei dubbi sul progetto, tanto che ieri sera al termine del pareggio interno contro il Siena hanno manifestato il proprio malumore, indirizzando fischi sonori verso Luis Enrique. Il tecnico si è preso la sua buona dose di responsabilità, pur continuando a difendere il proprio lavoro ed in suo soccorso è arrivata oggi la dichiarazione di Thomas DiBenedetto che ha voluto spezzare una lancia in favore dello spagnolo;

Ho piena fiducia nel suo lavoro. Lui e Sabatini si impegnano duramente, come la squadra, per realizzare il nostro progetto. Stiamo cercando uno stile differente e abbiamo tanti giocatori nuovi, gli ci vorrà tempo per integrarsi.

Roma in semi-emergenza, ma Luis Enrique ha fiducia

La gara all’Olimpico capita proprio nel momento migliore, almeno dal punto di vista psicologico, per la Roma. Il pari contro l’Inter ha dato fiducia alla squadra, ed il pubblico lo sente, tanto che potrebbe essere il dodicesimo uomo in campo. Ne è sicuro Luis Enrique, che parla di squadra in forma e soprattutto “in debito con i tifosi”, perché nonostante le buone prestazioni, ancora è arrivato un solo punto in campionato, mentre il pubblico l’ha sempre sostenuta.

Contro il Siena non sarà facile, basta vedere quanta difficoltà ha impiegato la Juventus per piegarlo appena 3 giorni fa, eppure le capacità ci sono. Bisognerà vedere se ci sono le gambe. E’ il punto di vista fisico infatti quello che preoccupa. Osvaldo si è fermato (e visto come stava giocando forse è un bene) per un problema alla caviglia. Lamela ha accusato nuovi problemi, sempre alla caviglia, proprio ora che sembrava avesse recuperato dall’infortunio patito in nazionale.

Roma: Luis Enrique divide le colpe della sconfitta con Totti

Nel calcio contano i risultati, ed anche se la prestazione della Roma di ieri non è stata tutta da buttare, non puoi perdere in casa contro una squadra di medio-bassa classifica che con solo tre tiri in porta segna due gol e colpisce una traversa. Per questo i mugugni giallorossi si sono trasformati in dita accusatrici rivolte tutte verso Luis Enrique, l’allenatore della rinascita che però finora ha collezionato una sconfitta in campionato ed una ancora bruciante eliminazione dall’Europa League.

Arrivato in sala stampa, il tecnico ex Barça non è sembrato per nulla remissivo, pronto ad addossarsi tutte le colpe, ed ha scagliato subito la frecciata:

Totti oggi è stato in campo per 90′? E come ha giocato? Può dare molto di più.

Roma, Pjanic si presenta

Miralem Pjanic è arrivato all’ultimo momento in casa Roma, ma pare essersi già ambientato nella nuova realtà, tanto da promuovere in toto il progetto giallorosso:

La Roma ha una squadra super, non vedo punti deboli da nessuna parte. Siamo messi bene in tutti i reparti ed anche in panchina. Non penso che avere in rosa tanti giovani sia un freno. Sono stati acquistati giovani con esperienza e grandissima qualità ed abbiamo già giocatori con grande esperienza, che penso potranno aiutare i giovani ad inserirsi. Credo che sarà un giusto mix e la presenza di tanti giovani non sarà in alcun modo una scusa per la lotta allo scudetto.

Roma: pace fatta tra Totti e società?

Nella giornata di ieri si riprendevano gli allenamenti a Trigoria, e tutti gli occhi erano puntati su Francesco Totti. Sì, questo è normale, visto che è sempre lui il protagonista, ma stavolta lo era ancora di più per le tante polemiche che si sono susseguite durante la settimana. Non sappiamo bene cosa sia successo all’interno della sede, possiamo solo dire che c’è stato un incontro tra il capitano e Sabatini, uno dei grandi accusatori, ed anche se non conosciamo le parole precise che si sono scambiati, possiamo riferirvi che, alla fine del colloquio, Totti è uscito sorridente e si è diretto in campo per l’allenamento con aria decisamente serena.

Durante l’allenamento poi il numero 10 si è avvicinato a Luis Enrique. Hanno parlato in silenzio e in disparte, ma il colloquio di circa 5 minuti sembra essere stato positivo perché entrambi ne sono usciti rasserenati.

Roma, Gago si presenta

E’ arrivato nell’ultimo giorno di mercato ed oggi si presenta a stampa e tifosi con le idee chiare più che mai. Parliamo di Fernando Gago, arrivato dal Real Madrid per rinforzare il centrocampo della Roma e ritrovare la maglia da titolare. Gli domandano della coesistenza con De Rossi, visto che i due occupano più o meno la stessa porzione di campo. Ma lui non si fa problemi ed è disposto anche ad emigrare su altre zolle pur di giocare:

De Rossi ed io possiamo tranquillamente coesistere, starà poi al mister decidere. Io sono in grado di ricoprire tutti i ruoli a centrocampo. Con l’Argentina ho giocato sia più avanti che davanti alla difesa.

Roma, è caos totale: società spaccata a metà

Chi sta con Totti e chi con l’allenatore, chi con Sabatini e chi con Baldini. E tutto per qualche piccolo tornaconto personale: dico che sarebbe il caso di smetterla con queste fazioni, stare uniti tutti attorno alla Roma

parla da capitano Daniele De Rossi in uno sfogo nel ritiro della nazionale, in merito a ciò che sta accadendo a Roma in questi giorni. La città è in subbuglio perché, nonostante alla fine il calciomercato possa essere giudicato soddisfacente, non si può dire altrettanto dell’atmosfera che si respira nella società.

Roma, clamoroso! Gago e Real dicono sì, ma Luis Enrique lo rispedisce al mittente

Incredibile svolta di mercato alla Roma. Il Real Madrid aveva accettato nella serata di ieri di prestare Gago per 2,5 milioni con diritto di riscatto per 6, ed il centrocampista aveva preferito la Capitale ad altre destinazioni. Ma al momento della firma, Luis Enrique ha bloccato tutto. Gago “non lo convince”, e dunque la trattativa per ora è saltata (vecchie ruggini tra bandiere del Real e del Barça?).

Non è detto che non si faccia alla fine questo scambio, visto che i giallorossi hanno deciso di puntare forte su una sorpresa. Si tratta di Miralem Pjanic, fantasista del Lione, che dopo anni di chiusure ha accettato la cessione per 10 milioni di euro. L’impressione è che, se non si chiudesse per lui, si potrebbe tornare a parlare di Gago.

Roma, Guardiola difende Luis Enrique

Luis Enrique non sta vivendo un momento positivo sulla panchina della Roma e sono in molti a chiedersi se la scelta di affidare la guida della squadra ad un emergente sia stata azzeccata. Il malumore serpeggia tra i tifosi giallorossi, tanto più che lo spagnolo ha trovato subito il modo di “farsi nemico” il beniamino del pubblico, Francesco Totti, sostituito nella gara di ritorno con lo Slovan Bratislava, quando la qualificazione era ancora possibile. A spezzare una lancia in favore del giovane tecnico della Roma è il suo amico Pep Guardiola, che certo non ha di questi problemi sulla panca del Barcellona:

C’è bisogno di pazienza, il mondo non si fa in due giorni. Se vado io alla Roma pretendono che in due o tre settimane giocano come gioca ora il Barcellona?. Purtroppo nel calcio non c’è tempo, è il nostro mestiere, ma sono sicuro che se lo sosterranno farà un grandissimo lavoro, anzi ne sono sicurissimo. Luis Enrique è un allenatore di personalità.

Roma: DiBenedetto ammira Totti, ma si schiera con Luis Enrique

Acque agitate in casa Roma, dove al gelo tra l’allenatore il capitano si contrappone il clima rovente di una tifoseria che non ha ben digerito l’eliminazione prematura dall’Europa League né la sostituzione di Totti nel ritorno dei preliminari della competizione continentale. Luis Enrique non ha paura delle critiche, mentre il numero 10 si barrica dietro un silenzio che vale più di mille parole. A parlare per tutti è Thomas DiBenedetto, nuovo proprietario del club giallorosso, che rispetta ed ammira Francesco Totti, ma si schiera apertamente dalla parte del tecnico spagnolo:

Io ammiro molto Francesco Totti, è un grandissimo giocatore ed è molto importante per il nostro progetto, ma è l’allenatore che decide chi e quando gioca. Io appoggio l’allenatore al 100%. Ho scelto Luis Enrique per la sua filosofia di gioco, molto simile a quella del Barcellona. Non solo per lo stile di gioco ma anche per l’atteggiamento da tenere dentro e fuori dal campo. Il concetto di squadra per noi è molto importante. E’ quello che fa il risultato. E’ la squadra che vince, non il singolo. Se la squadra lavora insieme e duramente, il risultato non può che essere un successo.

Serie A 2011/2012: conosciamo la Roma

La Roma è probabilmente il club che più di tutti è stato sotto pressione in questa finestra di mercato, e probabilmente lo sarà anche a campionato iniziato. La telenovela del passaggio di proprietà ha tolto il sonno a molti tifosi, e la rifondazione quasi da zero dell’intero impianto societario ci metterà un po’ prima di spiccare il volo.

Gli americani hanno portato a Roma la solidità finanziaria che almeno non fa più preoccupare per la bancarotta, ma non tutti quei milioni che gli sceicchi hanno portato in Premier League per acquistare grandi campioni. Il nuovo ds Sabatini comunque si è saputo muovere bene e, con le alchimie di prestiti e pagamenti posticipati, ha finora messo su una squadra competitiva

Mazzone: la Roma arriverà dietro alla Lazio

La nuova Roma non convince un tifoso doc come Carletto Mazzone, che dall’alto della sua esperienza critica le scelte della nuova società, specie quella di mettere alla guida dei giallorossi un allenatore giovane come Luis Enrique:

Sono ottimista, ma c’è sicuramente molto da lavorare. Luis Enrique a mio parere è ancora troppo giovane. Ma non è il solo, un altro esempio è Leonardo. C’è bisogno di tempo, fare esperienza è un pregio per gli allenatori non un difetto. Una piazza come Roma è difficile da sopportare soprattutto per un giovane. Non so se Roma avrà la pazienza di attendere questo ragazzo, che ha il vantaggio di aver imparato da Guardiola, ma che ha bisogno ancora di fare esperienze. La gavetta è importante e fare l’allenatore è difficile.

Roma: Totti chiude le polemiche con la maglietta “basta!”

Polemica chiusa tra Totti e Luis Enrique? Probabilmente sì, fino alla prossima volta. Il capitano giallorosso si è presentato all’allenamento di ieri con una maglietta con la scritta “Basta!” che vuol dir tutto e non vuol dir nulla, anche perché non è stata fatta appositamente per questa vicenda, ma faceva parte del guardaroba del calciatore già da qualche tempo.

Il problema di fondo è stata la sua esclusione dalla partita di coppa contro lo Slovan persa per 1-0, in cui è sceso in campo solo per pochi minuti. Una sorta di “affronto” vissuto dal capitano, abituato a giocare anche con una gamba sola, che segue le polemiche delle settimane passate sulla gestione della squadra che, secondo lui, non era stata fatta nel modo corretto.