Juventus: torna di moda Villas Boas

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Il pareggio contro il Chievo che vale quasi quanto una sconfitta ha praticamente messo fine all’avventura di Delneri alla Juventus. Se fino a due giorni c’erano il 100% di possibilità che rimanesse anche per la prossima stagione (parole sue, non sappiamo quanto concordate con la dirigenza), ora che a rischio è persino l’Europa League, c’è il 100% di possibilità che parta. E così, mentre Conte non convince molto perché in A ha pochissima esperienza da allenatore, e Mazzarri fa un giorno un passo in avanti ed un giorno un passo indietro indietro, ecco che si torna a parlare di Villas Boas.

Il tecnico portoghese, fatto ad immagine e somiglianza di Mourinho, è considerato sicuramente il giovane allenatore più interessante sul panorama internazionale, con una stagione da incorniciare con il Porto e la fila di pretendenti. Lui verrebbe pure a Torino, ma l’ostacolo sono i 15 milioni di euro che il Porto chiede per lasciarlo andare. Se si trovasse un accordo probabilmente sarà lui il coach bianconero, anche se pare il Chelsea sia pronto a pagare l’intera cifra (figuriamoci) e prenderlo senza discussioni.

Juventus: addio Delneri, Mazzarri o Van Gaal per la rinascita

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Il bello del calcio è che tutto può cambiare in un minuto. E’ quanto è bastato al Chievo per rimontare due gol alla Juventus nel posticipo di ieri sera, e quanto è bastato alla dirigenza bianconera per auto-convincersi che con Delneri non si può andare avanti. Appena ieri pomeriggio l’ex tecnico della Sampdoria aveva dichiarato che al 100% sarebbe rimasto lui l’allenatore della Juve nella prossima stagione, ma non solo i due punti e la qualificazione in Champions buttata, ma anche un atteggiamento da provinciale, hanno condannato Delneri all’esonero.

Ma se fino a ieri sembrava scontata la sostituzione con Mazzarri, oggi non ci sono più tante certezze. Il tecnico del Napoli è sempre più sul piede di partenza per dissidi con De Laurentiis, ma continua a negare incontri con la dirigenza bianconera. A modesto parere del sottoscritto sarà lui a firmare, ma intanto oggi il Corriere dello Sport rivela che è Louis Van Gaal in pole position per quella panchina.

Juventus, partito il toto-allenatore: favorito Mancini, ma l’ipotesi Delneri-bis non tramonta

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Più che un occhio al calciomercato, i tifosi bianconeri ormai non si interessano di altro che della panchina. Il cruccio degli juventini è sapere chi sarà il prossimo allenatore della loro squadra, in quanto la scelta cambierà molto anche la strategia da tenere nella campagna acquisti.

Pare che questa “partita” interessi anche ai bookmaker inglesi, che hanno oggi ufficializzato le quote per il prossimo allenatore bianconero. Secondo i britannici sarebbe Roberto Mancini il favorito, su cui puntando 10 euro se ne vincerebbero 25. E siccome gli scommettitori inglesi sanno come vanno le cose in quel di Manchester, forse la scelta di una quotazione così bassa rispecchia un esonero da parte degli sceicchi quasi assicurato.

Buffon: altro che mal di schiena, il malanno è “diplomatico”

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Prima era la febbre, poi il mal di schiena, ieri il suo procuratore aveva accennato ad una botta al costato rimediata in nazionale. Ma qual è il vero problema di Buffon, per cui non ha potuto giocare né con la Roma né contro il Genoa? La realtà è che non c’è alcun problema fisico, ma solo disciplinare.

E’ questo che si viene a sapere oggi, dopo giorni in cui si chiacchiera troppo del futuro del portiere della nazionale che a giorni riceverà il premio dall’Iffhs come miglior portiere degli ultimi 10 anni. Buffon è sempre stato osannato nella sua carriera, e l’aver visto il suo nome per la prima volta in discussione non deve essergli andato giù. Per questo è iniziata una sorta di guerra fredda con la società.

Juventus: Mancini torna di moda per la panchina

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Sono mesi che si parla di sostituire Delneri sulla panchina della Juventus, ma ancora non è stato capito chi mettere al suo posto. Secondo il quotidiano britannico The Sun il nome tanto atteso potrebbe essere quello di Roberto Mancini, e seguendo il loro ragionamento l’ipotesi potrebbe non essere tanto campata in aria.

Indizio numero 1: Mancini ha una certa esperienza internazionale che gli altri candidati alla panchina bianconera (Mazzarri, Spalletti e Conte) non hanno. Ed anche se non ha vinto nulla a livello internazionale, ha sempre dalla sua tre scudetti (tra cui quello revocato di Calciopoli), 4 coppe Italia e due Supercoppe Italiane.

Juventus: clamorosa idea Capello direttore tecnico dal 2012

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Fabio Capello lo aveva annunciato già tempo fa: dopo l’Europeo del 2012, lascerà la nazionale inglese per andare in pensione. Sull’addio all’Inghilterra non ci sono dubbi, ma forse, nonostante avrà i suoi bei 66 anni, potrebbe ripensarci sulla pensione, ed accettare un incarico nella Juventus.

La dirigenza bianconera non ce la fa più a vedere una squadra gloriosa a metà classifica, con il rischio di perdere persino la qualificazione in Europa League, come non può nemmeno concepire che quello che veniva definito come il miglior direttore sportivo d’Italia nell’era dopo-Moggi portasse una perdita di bilancio nelle casse bianconere senza vincere nemmeno una coppetta.

Juventus: Buffon perdonato? Non da Delneri

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Come se non bastassero gli infortuni, ora a tenere banco in casa Juventus c’è anche il problema con Buffon. L’assenza di ieri alla foto di gruppo si è sentita, ma pare essere stata superata. Ancora più pesante però, secondo Delneri, è l’assenza del portierone dal gruppo. E’ vero che è infortunato e non può nemmeno allenarsi, ma questo non vuol dire che quando i suoi compagni sfacchinano in campo lui non debba andare a sostenerli.

Per uno come Delneri poi, che conta più sul gruppo che sui singoli, una personalità come quella di Buffon è fondamentale per tenere insieme i suoi compagni e mantenere alto il morale, specialmente in un periodo così difficile come questo, in cui ad ogni partita si infortuna qualcuno (gli ultimi due sono Krasic che rimarrà fuori 25 giorni e Legrottaglie per oltre un mese).

Serie A 2010/2011: Juventus

La Juventus è senza dubbio la squadra più attesa della stagione. Dopo il flop dello scorso campionato, uno dei peggiori della sua storia, i bianconeri sono chiamati a risalire la china, anche perché fare peggio sarà veramente difficile. Sono indicati da molti come l’anti-Inter, anche se il calcio d’agosto non ha lanciato segnali confortanti. Ad ogni modo, i bianconeri sono chiamati a cancellare dagli occhi dei tifosi quella brutta squadra vista nella scorsa stagione, e ritornare a giocare da Juve.

Per farlo la nuova dirigenza ha scelto un tecnico di esperienza e apprezzato da molti, Gigi Delneri, il quale ha fatto molto bene sulle panchine di Chievo e Sampdoria, con cui ha anche raggiunto una storica qualificazione in Champions League, ma che quando è stato chiamato a dimostrare il suo valore in squadre di “prima fascia” come Roma e Porto ha miseramente fallito. Gli auguriamo di poter cambiare la storia quest’anno.

Diego: l’Amburgo vuole riportarlo in Bundesliga

 Sembra già finita l’avventura italiana di Diego, che dopo un solo anno potrebbe tornare in Bundesliga. Sul trequartista bianconero c’è l’interesse dell’Amburgo, squadra che spalancherebbe le porte al brasiliano.

Diego è l’ago della bilancia del mercato della Juventus, che nelle settimane passate ha provato a inserirlo nella trattativa con il Wolfsburg per Dzeko. Ago della bilancia perché la dirigenza della Vecchia Signora vuole monetizzare non poco dalla sua cessione per non mettere a bilancio una minusvalenza.

Scambio Melo-Drenthe?

Dalla Spagna rimbalza la voce di uno scambio fra Felipe Melo e Royston Drenthe. Josè Mourinho vuole il brasiliano e sarebbe disposto a cedere l’olandese, giocatore gradito a Delneri. La

Kolarov-Elia: la Juventus vuole rifare la fascia sinistra

 Aleksander Kolarov e Eljero Elia. Sono questi i giocatori che potrebbero correre nella prossima stagione sulla corsia sinistra della Juventus, alla ricerca di esterni per consegnare a Delneri gli uomini giusti per il suo 4-4-2.

Aleksander Kolarov:

E’ la prima scelta della dirigenza bianconera, ma per il serbo Lotito chiede non meno di 20 milioni, valutazione ritenuta eccessiva. Il difensore della Lazio vorrebbe lasciare la Capitale e tentare una nuova avventura, a queste condizioni, però, la trattativa non decolla.