Ligue 1: il Lione non riesce più a vincere

Il sito ufficiale della Ligue 1 ha intitolato questa giornata: “Un week-end di pura follia”, ed effettivamente ha tutte le ragioni per affermarlo. Il Lione non vince da un mese, e sembra proprio che la forma pazzesca che tutti gli riconoscevano finora sia andata persa definitivamente. In uno dei posticipi della 28^ giornata la capolista si becca il secondo 2-0 di fila, ma stavolta fa ancora più male, visto che arriva direttamente al Gerland e per mano dell’Auxerre, una squadra che fino a prima di questa giornata era a rischio retrocessione.

La gara si mantiene sui binari dell’equilibrio per tutto il primo tempo, ma allo scadere Ireneusz Jelen porta in vantaggio i suoi. Chi invece poteva attendersi che Benzema prendesse per mano la sua squadra e tentasse la rimonta nella ripresa sarà rimasto deluso. L’Auxerre si difende con ordine, e nei minuti di recupero chiude la partita.

Ligue 1: riaperto il campionato, Psg a -1 dal Lione

Incredibile giornata la ventisettesima del campionato francese: dopo 7 anni di dominio, il Lione non è più al sicuro al primo posto della classifica. Perdendo con il Lille viene messa in discussione la leadership di Juninho e compagni i quali, forse distratti dal prossimo impegno in Champions, crollano contro una squadra non irresistibile per 2-0, e vedono ridurre ad un misero punto il loro vantaggio sulle inseguitrici, ad 11 giornate dalla fine.

Tutto può ancora succedere nella Ligue 1, cosa che non accadeva da una vita. Chiamato a compiere l’impresa è il Psg, che grazie al gol dell’ex romanista Ludovic Giuly, diventato decisivo nella fase cruciale della stagione, vince una difficilissima partita in casa del Lorient e si porta a -1 dalla vetta.

Ligue 1: il Lione ritenta la fuga, zona retrocessione quasi decisa

Ci aveva illuso il Bordeaux la scorsa settimana, avvicinandosi al Lione di un solo punto. Ed invece, mentre Psg e Tolosa fanno il loro dovere nelle gare di sabato, restringendo il gruppone tutti nell’arco di 2 punti, nei posticipi domenicali il Lione si allontana nuovamente e il Bordeaux perde nel big match.

Tenta di nuovo di scappar via la squadra che ha dominato la Ligue 1 nell’ultimo decennio, mettendo 4 punti tra sè e le inseguitrici. La gara era piuttosto difficile, in casa di un Nizza che non stava demeritando quest’anno. Ma forse aiutati dall’espulsione di Sablè che lascia i suoi in 10, il Lione ha vita facile, ed un sontuoso Makoun regala i tre punti con la sua doppietta personale.

Ligue 1: si ferma il Lione, ma anche le inseguitrici

Ludovic Giuly prova a dare un senso al campionato di quest’anno della Ligue 1. Dopo 24 ore il Lille toglie anche quest’ultima speranza. Nel big match di giornata il Lione perde inaspettatamente a Parigi contro il Paris St. Germain, grazie all’ex attaccante della Roma, una gara che chiunque avrebbe potuto vincere, ma in cui forse il pensiero della Champions ha fatto tirare i remi in barca ai pluricampioni che per una volta non hanno avuto la forza di recuperare dall’1-0.

Nella serata di domenica l’Olympique Marsiglia aveva l’occasione di arrivare tre punti sotto il Lione, ma rischia pure di perdere la partita. Si salva al 92′ con la rete di Zenden che impatta dopo il doppio svantaggio iniziale. I punti di distacco rimangono 5 e i sogni scudetto si infrangono anche quest’anno.

Ligue 1: è corsa a due, Psg e Bordeaux troppo lente

Non si ferma la corazzata dell’Olympique Marsiglia. Stavolta non sono stati 4 i gol, ma solo 2, sufficienti per avere la meglio su una squadra che sta dando del filo da torcere a molti club senza mai riuscire a cogliere punti, il Sochaux, fermo a uno ma che ha mostrato un gioco migliore di molte altre concorrenti.

Ma è l’OM la vera protagonista del campionato francese, con una rosa da Champions League e 10 punti già all’attivo, oltre al primo posto meritatissimo. Primato a cui incredibilmente riprende a puntare anche il Grenoble, che dopo lo stop di domenica scorsa contro il Lione capolista ha ripreso a correre e ha battuto addirittura il Monaco 1-0, portandosi al secondo posto in graduatoria, e facendo capire che l’exploit di inizio stagione non è stato solo casuale.

Francia scatenata sul calciomercato, dobbiamo cominciare a preoccuparci?

Come avrete notato, il campionato francese sembra essersi svegliato dal torpore che lo ha colpito in questi ultimi anni, quando ai nastri di partenza c’era solo una pretendente allo scudetto: la corazzata dell’Olympique Lione. Probabilmente è stato proprio il finale thrilling della scorsa stagione a far cambiare le ambizioni delle altre società, perchè per la prima volta negli ultimi 7 anni la vincente si è decisa solo all’ultima giornata.

Questa ritrovata competitività ha portato ad un aumento dell’attenzione da parte del pubblico francese, e di conseguenza anche un aumento degli investimenti da parte delle televisioni. Come diretta conseguenza tutto ciò ha portato ad un mese di Luglio infuocato dal punto di vista del mercato, che ha visto squadre al limite della retrocessione come il Psg formare una rosa da Champions League, e squadrette mai sentite nominare fare grandi acquisti.

Venerdì giornata di scambi, ecco tutti i movimenti

La giornata di ieri è stata forse quella più prolifica dal punto di vista del calciomercato degli ultimi due mesi. Una serie incredibile di passaggi di proprietà sono stati sottoscritti (5) ma ancor di più sono gli interessamenti delle squadre italiane per le stelle internazionali che potrebbero scuotere un calciomercato che sembra abbastanza addormentato ultimamente, a parte la vicenda Ronaldinho.

Le più scatenate delle ultime ore sono state le romane. La Lazio farà tornare in Italia il centrocampista brasiliano Matuzalem, in prestito dal Real Saragozza. Il centrocampista brasiliano aveva già vestito le maglie di Napoli, Piacenza e Brescia con ottimi risultati, per poi esplodere definitivamente con lo Shaktar in cui ha anche disputato la Champions League.

In uscita la Lazio invece vede partire il suo capitano, Luciano Zauri, preso in prestito dalla Fiorentina, che si sta accaparrando tutti i migliori difensori in circolazione. Il terzino non rientrava più nei piani di Delio Rossi, con cui ci sono stati diversi contrasti, ma Lotito non se l’è sentita di lasciarlo andare definitivamente, così l’ha mandato solo in prestito con diritto di riscatto, fissato a 3 milioni di euro. Ma nonostante il prestito, Zauri ha promesso di rimanere il più a lungo possibile a Firenze, cercando di riguadagnare il favore dei tifosi.

11 punte per me, posson bastare

E’ tempo di fare una Roma con i fiocchi, che possa puntare seriamente a scudetto e Champions League. Ma senza punte, si sa, non si va da nessuna parte. Vucinic da solo non può far miracoli, Totti ormai passa più tempo in infermieria che sul campo, e i 32 anni cominciano a farsi sentire. Esposito non è affidabile, Giuly non è una prima punta, e anzi Spalletti lo fa giocare quasi da centrocampista, Mancini a giorni cambierà maglia. Pare insomma che la Roma abbia urgente bisogno di una punta. Una vera, stavolta.

Una di quelle alla Batistuta, che ormai mancano nella capitale da troppo tempo. Si sperava nel talento di Okaka, destinato ad essere come Balotelli, ma che quest’anno in serie B ha dimostrato di avere ancora molta strada da fare. E così Spalletti si è stancato di aspettare e ha presentato al direttore sportivo Pradè la sua lista di attaccanti, 11 per la precisione, sperando che almeno uno di essi il prossimo anno vesta la maglia giallorossa.

Fantacalcio: Kakà di nuovo grande, ma Vucinic più di lui

Come da pronostico, le big tornano a regalare soddisfazioni. E i fuoriclasse ritornano a regalare punti. Negli anticipi della 28^ giornata ritorna il nome di Kakà che si conferma il centrocampista più forte del campionato italiano, e che aspettava l’eliminazione in Champions per ritornare a far sorridere i suoi Fantallenatori. Un complimenti, quindi, a coloro che hanno aspettato marzo per acquistare il brasiliano, un pò meno a quelli che si sono ostinati a schierarlo in campo nel periodo centrale della stagione, quando il suo voto in pagella non superava il 5.

Tra i big ritornano a segnare Rocchi e Di Natale, entrambi grandi marcatori che ultimamente si erano un pò persi, e stavano facendo rimpiangere quei Fantallenatori che avevano speso una fortuna per averli in squadra, ma che poi vedevano punte molto meno quotate che scalavano la classifica cannonieri.

Negli anticipi spicca la stella Muslimovic

L’eroe di giornata è ancora Zlatan. Ma stavolta non stiamo parlando di Ibrahimovic, ma del bosniaco dell’Atalanta Muslimovic. Insieme a Floccari è riuscito a far dimenticare il bomber Zampagna, e forse per la squadra di Del Neri è un bene, dato che da quando se n’è andato al Vicenza, i due attaccanti non hanno più smesso di segnare.
Sicuramente l’ex calciatore di Rimini e Messina finirà nella top 11 della nostra Fantasquadra, grazie alla seconda doppietta della sua carriera nel campionato italiano, la prima quest’anno. E oltre ai due gol il bosniaco ha fornito una grande prova sul piano del carattere. E’ stato l’unico a credere ancora nel pareggio anche quando ormai i giochi sembravano fatti, beccandosi anche un’ammonizione per la troppa irruenza, ma doti necessarie per ricevere un voto alto dai giornalisti della Gazzetta.

In porta l’unico a non prendere gol negli anticipi è stato Doni della Roma, ma sicuramente non si sarà meritato un voto alto dato che non ha fatto nemmeno una parata in tutta la gara, e l’unica azione pericolosa della Reggina si è stampata sulla traversa.