Ieri allo stadio Manuzzi di Cesena, dalla curva bianconera si era alzato il coro “Del Neri vattene” quando la Juventus era ancora in vantaggio. Vi potete quindi immaginare quali siano i commenti sui principali forum bianconeri dopo l’ennesima figura barbina.
E ai commenti infuriati dei tifosi si è aggiunta anche la voce di Luciano Moggi che ha commentato la partita di Cesena in un editoriale su Libero.
Il processo di Calciopoli sta terminando. Ma i due pubblici ministeri napoletani – ovvero Giuseppe Narducci e Stefano Capuano – stanno allungando ancora i tempi del primo grado – e attenzione perché se dovesse passare il processo breve tutto finirebbe a tarallucci e vino -, perché vogliono risentire l’ex-arbitro Danilo Nucini, ed ascoltare per la prima volta Gianfelice Facchetti.
Ma la strategia dei PM non si ferma qui. I due starebbero preparando un’altra ricusazione, questa volta dell’intera corte giudicante, ovvero della presidente Teresa Casoria, e di Maria Pia Gualtieri e Francesca Pandolfi.
Le voci di mercato inseguitesi negli scorsi anni che volevano Antonio Cassano sempre vicino alla Juventus non erano per nulla campate in aria. Lo rivela lui stesso affermando che, quando ancora in bianconero c’era Luciano Moggi, i bianconeri erano vicinissimi ad acquistarlo. A volte capita che i trasferimenti saltino a causa delle “intemperanze” delle mogli dei calciatori. Quella volta fu la madre di Fantantonio a dire di no.
I motivi ce li spiega proprio lui:
Il primo è climatico. Mamma si è proprio fissata. Non so bene chi, ma qualcuno le aveva detto che a Torino quando stendi la roba d’inverno diventa come il ghiaccio (…). Secondo motivo, i chilometri che separano Torino da Bari. Troppi.
Doveva essere la stagione della rinascita, dopo l’annata storta della gestione Ferrara-Zaccheroni. Non che la Juve mirasse alla conquista dello scudetto, ma si sperava almeno che l’arrivo della coppia Delneri-Marotta e l’acquisto di un gran numero di giocatori nel calciomercato estivo consentissero ai bianconeri di vivere una stagione tranquilla a ridosso delle prime della classe. E invece le batoste arrivano l’una dopo l’altra, anche e soprattutto con squadre di media classifica, tanto che il futuro del tecnico non è più così certo come si predicava qualche settimana fa. Tutta colpa di Delneri? No, a sentire Luciano Moggi:
L’avevo detto in estate: invece di ricostruire, chi è arrivato ha finito per distruggere del tutto la Juve. Non serviva una rivoluzione, ma solo 2-3 nuovi innesti di valore. La squadra è stata invece assemblata malissimo, senza né personalità né qualità, rovinando anche il precedente gruppo. I colpevoli? Chi ha permesso a Marotta di comprare 15 giocatori. Fosse per me li rivenderei tutti, salvando il solo Krasic. Hanno reso la Juve una provinciale capace di vincere contro le grandi quando gli stimoli la fanno da padrone per poi poter perdere però contro chiunque in malo modo, per la mancanza di classe.
La sfuriata di ieri di Agnelli potrebbe fare presto due vittime: Marotta e Delneri. Il primo per aver ricevuto in affidamento una squadra che doveva uscire dal periodo nero degli
E’ stato estromesso dal calcio che conta, ma nessuno gli può impedire di dire la sua sulle vicende calcistiche attuali, siano esse inerenti al campionato o alla vicenda Calciopoli, che lo riguarda molto da vicino. Naturalmente parliamo di Luciano Moggi, che dalle frequenze di Gold Tv torna sulle intercettazioni tra Facchetti e Bergamo, tema al centro della cosiddetta Calciopoli-bis in quel di Napoli:
Chi dice “Metti Collina” non conta più. Il vero scandalo è sapere perché le intercettazioni dell’Inter sono uscite fuori solo adesso! Chi pronuncia “metti Collina” nella telefonata tra Bergamo e Facchetti poteva esser una cosa importante qualche mese fa, quando ancora non erano state scoperte tutte le nuove intercettazioni sull’Inter. Ormai invece è dimostrato che l’Inter parlava di griglie con il mondo arbitrale in maniera frequente.
Inutile nasconderlo, a Napoli si svolge un processo che è prima di tutto mediatico. E questo lo sa benissimo anche l’avvocato di Moggi Maurilio Prioreschi – che non perde l’occasione per commentare quanto succede a Napoli.
Su alcune radio locali è ritornato sulla “madre di tutte le intercettazioni”, ovvero la conversazione telefonica tra Giacinto Facchetti e l’ex-designatore degli arbitri Paolo Bergamo del 26 novembre 2004 – quella per intenderci del “metti Collina“.
Udienza abbastanza interlocutoria al processo su Calciopoli. Di tutto quello che è successo è emersa sui mass media soprattutto l’integrazione della perizia fonica di Roberto Porto, il perito che deve trascrivere le intercettazioni chiamate in causa dalla difesa di Luciano Moggi.
Il perito ha accertato che il nome di Collina viene fatto dall’ex-designatore Bergamo e non da Facchetti. Non c’era bisogno di un perito per capire che nella “madre di tutte le intercettazioni” si sente Facchetti pronunciare le parole “Metti dentro”, mentre la parola “Collina” viene detta da Bergamo.
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