L’Inter ripescata in Champions e gli altri pesci d’aprile

Primo aprile ragazzi, attenzione agli scherzi! Ce lo ripetiamo tutti gli anni e puntualmente arriva la bufala a trarci in inganno, perché, soprattutto se si parla di calcio, niente sembra così improbabile.

Ad aprire le danze è stata la trasmissione Scorie di Rai2, che poco dopo la mezzanotte di lunedì ha lanciato la notizia del possibile ripescaggio dell’Inter in Champions League. Il motivo? Il Liverpool nella gara di ritorno al Meazza avrebbe schierato un extracomunitario in più!

E sembrava così seria la faccenda che a pochi è venuto il dubbio che si trattasse di uno scherzo, tanto più che il direttore del Guerin Sportivo, Matteo Marani, contribuiva a renderla più credibile, mostrando la copertina del settimanale con la notizia in bella evidenza. Immaginiamo i cuori dei tifosi nerazzurri, convinti di poter rigiocare la partita o addirittura di avere la vittoria a tavolino! Ma non si ride (o si piange, fate voi) solo in casa Inter. Sentite cos’hanno inventato dalle parti di Genova, dove veniva dato per certo lo “scambio del secolo”.

Premier League: Torres toglie l’ultima zavorra, e le “big four” prendono il volo

Il campionato inglese ha già emesso 2/3 dei suoi verdetti. La matematica non dà ancora la certezza, ma i valori in campo, a sei giornate dalla fine, sembrano non dare scampo.
Il primo valore è senza dubbio l’impossibilità di raggiungere il Manchester United. Gli uomini di Ferguson, incuranti della sfida Champions contro la Roma, scendono al gran completo contro il malcapitato Aston Villa. Non potevano trovare avversario peggiore i Villans per interrompere la striscia di risultati negativi che dura già da un mese, e infatti il risultato è scontato. Il solito Cristiano Ronaldo fa impazzire gli avversari, apre le marcature dopo soli 17 minuti e poi fornisce 3 assist per i compagni che chiudono il match sul 4-0 già a 20 minuti dalla fine.

Il secondo dei verdetti è la qualificazione alla prossima Champions. Con la vittoria nel derby ottenuta grazie alla solita zampata di Fernando Torres, il Liverpool allontana a distanza di sicurezza i cugini dell’Everton, che si dovranno accontentare di disputare di nuovo la coppa Uefa, sperando di non incontrare di nuovo la Fiorentina.

Agostino Di Bartolomei: Il Capitano

Forte fisicamente, centrocampista roccioso, come si diceva all’epoca, con una visione di gioco fuori dal comune, un tiro potente e preciso ed un lancio che qualcuno definì “da architetto”: questo era Agostino Di Bartolomei, non un capitano, ma “il Capitano”, colui che meglio seppe interpretare il ruolo di leader in campo e fuori nella Roma degli anni ’70-’80.

Pochi come lui nel calcio, il suo nome viene accostato spesso a quello di Gaetano Scirea, altro esempio di correttezza e lealtà sportiva, di amore per la professione e senso del dovere.

Agostino nasce e cresce nella Roma povera, quella dei quartieri e della periferia degradata, ma l’amore per il calcio non ha bisogno di grandi palcoscenici per venire espresso ed il campo dell’oratorio è perfetto per mettere in mostra le doti del giovane talento. Poi arriveranno le giovanili della Roma, la conquista del Campionato Primavera e l’esordio, appena diciassettenne, in prima squadra, con quella maglia a cui ha regalato i migliori anni della sua vita, non venendo ripagato come avrebbe meritato (almeno da parte della società).

Mourinho prossimo allenatore dell’Inter al 90%

Nuova puntata della telenovela Mancini-Inter. Ieri sera, intorno alle 21, Josè Mourinho, ex tecnico di Porto e Chelsea, si è visto aggirarsi per le vie di Milano. E la compagnia è di quelle da far venire i brividi: Massimo Moratti.

Evidentemente al presidente nerazzurro non è piaciuta l’intervista del Mancio in diretta a pochi minuti dalla fine della gara con il Liverpool, e dopo le sconfitte contro il Napoli, e soprattutto contro la Juve, ha capito che l’aria in casa Inter era cambiata.
Se dopo l’infelice uscita, Mancini era stato perdonato, i 5 punti di vantaggio bruciati in campionato non sono andati giù, e come in tutte le aziende del mondo, è corso ai ripari.

Il Parco dei Principi: teatro dei sogni

Inaugurato il 4 giugno del 1972, il Parco dei Principi rappresenta lo stadio più amato dai francesi, nonché la sede delle partite della nazionale fino al completamento dello Stade de France di Saint Denis nel 1988.

Prima di essere adibito definitivamente a stadio per le gare di calcio e di rugby, l’impianto era considerato un velodrome, con la capienza di 50.000 spettatori ed utilizzato dalla squadra del Racing Club Paris fino al 1966. Poi arrivò il progetto dell’architetto Roger Taillibert, che ne mutò completamente l’aspetto, per arrivare all’attuale configurazione.

L’ultima ristrutturazione risale al 1998, in occasione della Coppa del Mondo di calcio, quando l’impianto ha subito tutte quelle modifiche necessarie per garantire le norme di sicurezza richieste dall’Uefa.

Premier League: il Manchester prende il volo

Giornata spettacolare la trentunesima di Premier League. Le prime quattro si sono scontrate in una sorta di play-offs che avrebbero dovuto far capire quale sarà la formazione in grado di dominare il campionato.
E visti i risultati, sembra non ci siano dubbi. Sarà il Manchester United con molta probabilità a vincere il campionato, almeno finchè sarà in forma quel mostro di giocatore che è Cristiano Ronaldo.

Altro gol (più un palo e una traversa) nel 3-0 senza scusanti rifilato al Liverpool di Benitez, e 24esimo gol nelle ultime 24 giornate per il fuoriclasse portoghese, che sembra divertirsi troppo quando i difensori avversari non gli puntano le caviglie. La brutta figura del Liverpool si può in un certo senso giustificare per il fatto che Mascherano si è fatto buttare fuori alla fine del primo tempo, e che quindi non ci si può permettere di giocare per un tempo intero in inferiorità numerica contro una squadra tanto forte. Ma a questo punto le speranze di raggiungerli sono veramente ridotte al lumicino.

La Roma diventa “americana”?

Che il calcio sia un business non lo scopriamo certo oggi, ma che una squadra italiana possa suscitare l’interesse di un grande magnate americano è storia abbastanza recente. I diretti interessati smentiscono (toh, che novità!), ma sembra che l’affare che porterà al cambio di proprietà in casa Roma sia molto più che una semplice voce di corridoio.

Domenica scorsa, in un breve comunicato, la società faceva sapere di non aver ricevuto alcuna offerta per l’acquisizione del pacchetto azionario, ma negli affari, si sa, è necessaria sempre una buona dose di scaramanzia. Del resto la famiglia Sensi per bocca dell’amministratore delegato, Rossella, ha sempre mostrato una certa allergia al discorso “cessione del gioiello di famiglia”.

Ma le voci si rincorrono e non si tratta più di un’idea campata in aria, ma di un’offerta precisa, che sta per essere messa sul tavolo della società giallorossa: 250 milioni di euro per rilevare la società ed un programma che prevede la costruzione di uno stadio di proprietà, lo sfruttamento del marchio Roma a livello mondiale e l’adeguamento della rosa in vista di un futuro ad altissimo livello.

Premier League: sorpasso United, con un Ronaldo così!

Aggancio alla vetta della classifica e campionato riaperto. Il primo posto dell’Arsenal che durava dall’inizio del 2008 è ora messo a dura prova dall’arrivo di due treni inarrestabili: Manchester e Chelsea.
I Red Devils faticano tantissimo in casa del Derby County, ultimo in classifica, e devono ringraziare il loro terzo portiere Foster se non prendono gol. A parte il palo di Cristiano Ronaldo lo United non si vede per quasi tutta la gara, e solo grazie al suo talento riesce a strappare la vittoria ad un quarto d’ora dalla fine.

Non meno faticosa la trasferta dei Blues a Sunderland, dove i biancorossi cercano i punti salvezza. Partono subito forte i londinesi con un gol di Terry dopo 10 minuti, ma poi spariscono, e sale in cattedra Cudicini, decisivo nel finale che regala la vittoria del -3 dalla vetta.
Dove invece il portiere non è stato decisivo è a Londra, sponda Arsenal. Infatti Lehmann si fa infilare dopo 25 minuti dall’ex Aliadiere, e si salva grazie al pareggio a 4 minuti dalla fine di Tourè, che però non basta per mantenere il primato. E tenendo conto che i Gunners hanno una partita in più di Manchester e Chelsea, lo scudetto comincia ad allontanarsi.

Inter: la quiete dopo la tempesta, ma quanto durerà?

Aria pesante in casa Inter. L’eliminazione dalla Champions League ha portato dietro di sé uno strascico di malumori e polemiche difficili da superare. Mancini non aveva certo contribuito a rasserenare l’ambiente con l’uscita infelice subito dopo la gara con il Liverpool ed era toccato a Moratti rimettere le cose a posto, convocando il tecnico e convincendolo a tornare sui suoi passi.

Il dubbio è lecito e ne avevamo già parlato: per quanto ancora Mancio sarà l’allenatore dell’Inter? L’impressione è che il divorzio sia più vicino di quanto si creda e che, subito dopo l’ultima gara di campionato e la probabile conquista delo scudetto, il tecnico faccia le valigie.

E’ ciò che si augura anche una parte dello spogliatoio, ma mai avremmo potuto pensare che a guidare il plotone dei ribelli fosse proprio Zatlan Ibrahimovic, trattato sempre con i guanti bianchi e difeso a spada tratta dall’allenatore, persino dopo la sconfitta nella gara di andata contro il Liverpool, quando tutti erano d’accordo nell’indicare lo svedese come uno dei peggiori in campo.

Fantacalcio: Incertezza sugli scontri diretti

Passate le fatiche di coppa e la tensione dei sorteggi, l’attenzione si risposta sul campionato. A -11 dalla fine del torneo le partite si fanno interessanti e saranno molti gli spunti nel weekend che ci aspetta. Prima fra tutte spicca Roma-Milan, la gara che darà sicuramente un responso che se non sarà definitivo, lo sarà quasi.
La Roma si gioca il tutto per tutto per cercare di raggiungere l’Inter impegnata in un difficile match con il Palermo, mentre i rossoneri dovranno inseguire la Fiorentina, puntando sulla libertà dalla coppa, che invece i viola non avranno.

Per tutte queste ragioni consigliamo a coloro che hanno in rosa giocatori delle big di inserirli tranquillamente nell’11 titolare, nonostante siano in molti quelli che non se la sentono di rischiare quando di fronte hanno squadre più quotate.

Scandalo: pericolo sorteggio truccato in Champions

La Champions League si tinge di scuro. Pesanti ombre si affacciano sull’unica competizione calcistica ancora trasparente. Su un sito internet di tifosi del Liverpool alle 10.28 di ieri mattina (11.28 italiane) un tifoso dei Reds ha aperto un post titolato “una possibile fuga di notizie sul sorteggio“. In questa sua discussione “confused” (il nickname dell’utente) spiega di aver avuto notizia da un suo conoscente all’interno della commissione Uefa, che riguardava i sorteggi dei quarti di finale di Champions League già assegnati. La cosa strana è che questi si sarebbero dovuti tenere un’ora e mezza dopo.

I bookmakers inglesi, non nuovi a questi scandali, hanno la loro parte di colpa perchè le voci hanno cominciato a circolare nel momento in cui hanno interrotto tutte le giocate riguardanti i sorteggi. Risultato: il misterioso tifoso aveva ragione, i suoi accoppiamenti di Champions si sono rivelati azzeccati.

Sorteggio di Champions League: la Roma spera

Ci siamo. Tra qualche ora la Roma conoscerà i suoi prossimi avversari per i quarti di finale di Champions League. Fino a qualche settimana fa, nessuno si sarebbe aspettato di trovare la squadra di Spalletti tra le otto migliori formazioni del calcio europeo, non perché priva di mezzi per puntare in alto, ma perché il destino le aveva riservato un sorteggio proibitivo, mettendole di fronte il Real Madrid.

Tra le squadre italiane arrivate agli ottavi sembrava la meno accreditata a passare il turno, e invece eccoci qui a raccontare la storia di Milan ed Inter fatte fuori dalle compagini inglesi e della Roma che ha matato il Real.

Ed ora avanti i prossimi, sperando che stavolta l’urna sia benevola e non riservi il peggio, perché se è vero che per vincere la coppa, bisogna pur superare tutti gli ostacoli, è vero anche che, trovarsi di fronte un Manchester o uno Schalke 04, non è esattamente la stessa cosa.

Mancini resta all’Inter? No, si… forse fino a giugno

Ma insomma Roberto Mancini continuerà o no ad essere l’allenatore dell’Inter anche per i prossimi anni? Subito dopo l’eliminazione dalla Champions League si era lasciato andare ad una dichiarazione che sapeva di delusione, annunciando la volontà di lasciare la panchina a fine stagione. Una scelta che aveva colto tutti di sorpresa, a partire dai giocatori, fino al Presidente Moratti:

È chiaro che non me l’aspettavo e credo che non se lo aspettava nessuno, neanche le persone a lui vicine. Come me lo spiego? Ci saranno delle giustificazioni, credo che sia stato qualcosa che aveva dentro da Liverpool.

Istintiva o ragionata, la decisione di Mancini arrivava come un terremoto a rendere ancora più amara la serata dell’ennesima sconfitta europea. E tutti a cercare di individuare i motivi dell’improvviso sfogo, mentre il diretto interessato continuava a ripetere che la delusione per la partita persa non aveva affatto influito sulla sua scelta.