Messi: Maradona è il migliore di sempre

Chi è il più forte giocatore di sempre? La domanda è storica ed ha trovato nel corso degli anni le risposte più varie, sebbene due nomi compaiano sempre nella lista dei favoriti per la conquista del trono. Pelè e Maradona, due dei più grandi fenomeni che abbiano mai calcato i rettangoli verdi, l’uno grande tra i grandi nel suo Brasile, l’altro capace di trascinare al titolo mondiale una squadra di calciatori “normali” o poco più.

Poi ci sono i vari Cruyff, Di Stefano, Platini, fino a Ronaldinho, Cristiano Ronaldo e Messi, interpreti del calcio moderno frenetico e luminoso. Ma se provate a chiedere a Lionel Messi chi sia stato il migliore di sempre, la Pulce non avrà difficoltà ad indicare il Pibe de Oro, snobbando Pelè, che spesso si è permesso di criticarlo:

Maradona è stato il miglior giocatore della storia, non ci sono dubbi. Non ho visto Pelé giocare, ma la cosa non mi manca.

Liga, apertura col botto: il Real ne fa 6, il Barcellona 5

Siamo appena alla prima giornata del campionato spagnolo, ed è già chiaro come finirà: Real Madrid e Barcellona si giocheranno lo scudetto fino all’ultima giornata, o almeno fino all’ultimo mese. Per le altre non ce n’è. La dimostrazione la danno le due gare di apertura, con i ragazzi di Mourinho che mostrano i muscoli contro il Saragozza, e quelli di Guardiola che rispondono contro il ben più rinomato Villareal.

Ma cominciamo dalla prima gara, quella del Real Madrid. I blancos, in trasferta a Saragozza, mettono subito in chiaro che non ci tengono ad arrivare secondi anche quest’anno. Mourinho schiera il suo solito schema con Ronaldo, Ozil e Di Maria dietro Benzema, ed ha subito ragione. La resistenza dei padroni di casa finisce a metà primo tempo, quando il campione portoghese apre le marcature. Da allora sarà uno show.

Video Barcellona – Porto 2-0

Ancora una volta il Barcellona dimostra di essere la squadra più forte d’Europa ed ancora una volta solleva un trofeo internazionale, battendo per 2-0 il Porto nella Supercoppa Europea. E

Supercoppa Europea: Barcellona – Porto 2-0

Il Barcellona non è ancora sazio e sfrutta ormai qualunque occasione per collezionare trofei e metterli in bella mostra nella già ricca bacheca. L’occasione questa volta gliel’ha offerta la Supercoppa Europea, dove i vincitori della Champions League si ritrovavano ad affrontare il Porto, che lo scorso maggio si era aggiudicata l’Europa League.

Troppo evidente il divario tra le due squadre, sebbene ad inizio partita i portoghesi abbiano dato parecchio filo da torcere ai catalani, impedendogli spesso di fare la partita con il loro solito possesso palla. Ma pian piano il Porto calava ed il Barça prendeva le misure, avvicinandosi sempre più dalle parti del portiere Helton. Xavi dirigeva l’orchestra da gran maestro, Iniesta era il solito furetto sulla linea mediana del campo e Messi cercava solo l’occasione buona per colpire.

Amichevole Barcellona – Napoli 5-0

Amichevole di lusso per il Napoli di Mazzarri, che questa sera si trovava ad affrontare Sua Maestà il Barcellona nel tempio del Camp Nou. Un’amichevole che faceva la felicità del patron De Laurentiis, onorato dell’attenzione dei campioni d’Europa, almeno fino al fischio d’inizio quando non poteva immaginare quanto la sua squadra avrebbe sofferto al cospetto di Messi e compagni.

E dire che nell’undici iniziale del Barça non figuravano molti pezzi da novanta, visto che Pep Guardiola decideva di mettere in campo  Pinto, Montoya, Piqué, Fontàs, Adriano, Thiago, Fàbregas, Keita, Iniesta, Kiko Femenía, Villa.  Il Napoli rispondeva con il miglior undici possibile: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Ruiz, Maggio, Inler, Dzemaili, Dossena, Hamsik, Lavezzi e Cavani.

Supercoppa spagnola: Barcellona – Real Madrid 3-2, blaugrana campioni

Partita emozionante e ricca di gol quella che ha visto scontrarsi il Barcellona ed il Real Madrid nel secondo clasico della stagione. L’andata della Supercoppa spagnola si era conclusa sul 2-2 ed al Barça sarebbe bastato lo 0-0 tra le mura amiche per mettere le mani sul primo trofeo stagionale. Ma quando scendono in campo le due grandi di Spagna difficilmente le reti restano inviolate ed era quindi lecito attendersi l’ennesima gara spettacolare.

Nella prima parte di gara il Real sembrava intenzionato a ribaltare il pronostico e Cristiano Ronaldo testava i riflessi di Valdes già al primo minuto. Ma verso il quarto d’ora i padroni di casa si facevano avanti con Pedro che impegnava Casillas, lesto a respingere di piede. Il gol era nell’aria ed arrivava di lì a poco, quando Messi inventava per Iniesta, che scavalcava il numero uno ospite e faceva esultare il Camp Nou.

Supercoppa spagnola: Real Madrid – Barcellona 2-2, andata

Il primo atto della Supercoppa di Spagna si chiude con tanto spettacolo e gli immancabili gol quando giocano questi due squadroni. Finisce 2-2, e nonostante fossimo alla vigilia di Ferragosto, le gambe non pesano ed anzi, entrambe le squadre hanno mostrato una forma davvero invidiabile.

Nella gara d’andata al Bernabeu gioca decisamente meglio il Real, ma il Barça ha dalla sua la capacità di segnare ogni volta che vuole. Mourinho schiera la formazione titolare con Benzema punta centrale, Ozil, Ronaldo e Di Maria alle sue spalle, mentre i blaugrana scendono in campo con una formazione sperimentale, in cui al centro della difesa gioca l’inedita coppia Mascherano (che è un centrocampista) e Abidal (che è un terzino), mentre Xavi rimane fuori per quasi un’ora, sostituito degnamente da Thiago Alcantara. Sanchez parte titolare e risulterà tra i migliori in campo.

De Laurentiis: Messi è un campione

Messi è un cretino! Così titolavano stamattina molti quotidiani sia cartacei che online, riportando le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis. Ma il patron del Napoli in giornata ha voluto rettificare,

De Laurentiis: “Messi è un cretino!”

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Messi è un cretino, Lavezzi uno scapigliato. Questo il De Laurentiis-pensiero nella giornata di ieri, quando il presidente e numero uno del cinema italiano si è improvvisamente trasformato in un ultras sfegatato. Secondo lui infatti la Pulce sarebbe dovuta restare a casa, ed invece ha fatto “la figura del cretino” andando ad una manifestazione come la Coppa America che è dedicata ai giovani che vogliono mettersi in mostra.

Peccato che De Laurentiis forse si sia dimenticato che in Coppa America ci sono andati anche altri “cretini” come Lavezzi e Cavani, con l’uruguaiano che si è pure infortunato, e di certo, a conti fatti, non ha fatto una figura migliore di quella del Pallone d’Oro.

Zanetti record, 145 presenze con l’Argentina

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Ancora un record da inserire nel palmares, ancora un primato da collezionare gelosamente e da raccontare a mo’ di favola ai nipotini quando deciderà di appendere gli scarpini al chiodo e di godersi la meritata pensione. Lui è Javier Zanetti, capitano dell’Inter ed impegnato con la sua Argentina nella Coppa America giocata in casa. Nella gara di domani contro l’Uruguay il vecchio capitano vestirà la maglia dell’albiceleste per la 145esima volta, diventando così il giocatore con più presenze in nazionale. Ma lui non ha intenzione di fermarsi qui e spera di continuare l’avventura in Coppa America per poter ritoccare ulteriormente il record:

Sarà una partita equilibrata, avremo bisogno di una grande prestazione per superare il turno. Avremo di fronte una nazionale tra le più forti e l’Argentina avrà bisogno di un’ottima prestazione per poter passare alle semifinali.

Coppa America 2011: Argentina – Costa Rica 3-0

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L’Argentina si guadagna i quarti di finale della Coppa America 2011, ma che fatica! Lo squadrone di Batista, che sulla carta è tra i più forti al mondo, ha dovuto attendere l’ultima partita del girone prima di ottenere una qualificazione che, fino a quasi 24 ore fa, sembrava impossibile.

Merito dei suoi campioni che, consci del momento difficile, hanno tirato fuori tutto il loro talento, a cominciare proprio dal contestatissimo Messi che, per una volta, anche in nazionale ha giocato da Pallone d’Oro. Ma il merito è anche dello stesso ct che mette da parte la classe di Lavezzi e Tevez per fare spazio alla concretezza di Aguero e Higuain. E con un centravanti vero la storia cambia.