Thuram in campo contro il razzismo

Il suo cuore di atleta lo ha costretto a fermarsi: troppo rischioso continuare a correre dietro ad un pallone con quella malformazione congenita che già gli aveva portato via un fratello. Il suo cuore di uomo, però, continua a battere, specie quando si tratta di seguire una causa che lo tocca da vicino, il razzismo.

Parliamo di Lilian Thuram, uno dei più forti difensori che abbiano mai calcato i campi francesi e non solo, nativo di Guadalupa, nero di pelle e per questo fatto oggetto spesso di episodi di discriminazione negli stadi e fuori.

Due anni fa ha creato dal nulla la Fondazione contro il razzismo, nella speranza che il futuro del mondo sia basato sulla convivenza civile e sull’integrazione, al di là delle diverse culture e del differente colore della pelle. Ieri era a Roma, invitato dalla Camera a margine della presentazione del Libro Bianco sul dialogo interculturale. Un’occasione per parlare di sé e dei problemi che ha dovuto affrontare “a causa” delle sue origini.

Thiago Silva è del Milan

Incredibile dispetto del Milan ai cugini dell’Inter. Thiago Silva, uno dei più forti difensori nel panorama calcistico internazionale, è stato acquistato questa notte dalla Fluminense per 10 milioni di euro, ed un contratto da 2,5 milioni a stagione per 4 anni. Parliamo di “dispetto” e non di colpo di mercato perchè Thiago Silva non potrà giocare nel Milan in questa stagione.

Infatti nonostante il ragazzo arriverà domenica a Milano per la firma del contratto, non potrà essere schierato da gennaio nella rosa rossonera, in quanto già completa dal punto di vista degli extracomunitari. Il regolamento Uefa infatti prevede che ogni anno un club può tesserare soltanto un extracomunitario, ed il Milan, avendo già ingaggiato Ronaldinho, non può permettersi di schierare un altro brasiliano.

Domenech ne spara un’altra: “L’eliminazione? Colpa del brutto tempo”

Ci risiamo, Domenech non ci dorme la notte dopo la brutta figura all’Europeo, e torna a discolparsi in pubblico. Dopo aver tirato in ballo gli astri, lo spogliatoio spaccato, misteriosi franchi tiratori e il gap generazionale, adesso se la prende anche con la meteorologia.

Se una volta si diceva che se pioveva era colpa del Governo, adesso secondo il ct transalpino se piove è inevitabile che la Francia giochi male. Il brutto tempo nel ritiro di Tignes non ha permesso una preparazione completa, mentre il terreno pesante che ha accompagnato quasi tutto l’Europeo limitava la rapidità e l’agilità dei suoi fuoriclasse.

Lilian Thuram si ferma qui!

A pochi giorni dalle analisi che dovranno confermare o smentire la diagnosi fatta un mese fa, torna d’attualità il caso Thuram. A riportare la vicenda sulle prime pagine dei giornali è la dichiarazione di Charles Villeneuve, presidente del Paris Saint Germain, che aveva fortemente voluto il difensore nella sua squadra, per permettergli di chiudere degnamente la sua lunga e strepitosa carriera:

E’ molto probabile che Lilian lasci il calcio anche se dovessero arrivare buone notizie dagli esami più approfonditi ai quali si è sottoposto per il problema al cuore. Le sorelle, tutta la famiglia di Lilian premono affinché lui smetta.

Si chiude dunque qui la parabola calcistica di uno dei più forti difensori degli ultimi anni, campione assoluto sia in campo che fuori, mentre il mondo dello sport si chiede ancora come sia possibile che un atleta professionista arrivi a 36 anni prima di conoscere le condizioni del suo cuore. E bisogna anche ringraziare il cielo se non ci siamo ritrovati di fronte all’ennesima tragedia sportiva, visto che Lilian Thuram ha giocato fino a qualche giorno prima delle visite mediche del PSG che ne hanno riscontrato la disfunsione cardiaca.

Italia-Francia: il fotoracconto

Ci sono emozioni che è difficile raccontare attraverso le parole. Pensate forse che la battaglia di ieri sera contro la Francia sarebbe stata vissuta meno intensamente da parte nostra, se priva di commento?

Credo proprio di no. E allora riviviamole insieme le emozioni del trionfo, dando spazio alle immagini più belle di una serata che poteva rappresentare un incubo e che si è trasformata invece nella più dolce delle realtà. E senza biscotto!

Donadoni mischia ancora le carte rispetto alla gara contro la Romania. Cassano, eletto a salvatore della patria, viene buttato nella mischia. Gattuso viene riproposto in mezzo al campo a contrastare la veemenza dei francesi.

Da Podolski a Camoranesi: gli oriundi ad Euro 2008

Una volta si chiamavano oriundi, venivano per lo più dal sudamerica ed una volta giunti in Europa, la federazione del Paese ospitante provvedeva a naturalizzarli per farli giocare in nazionale.

L’italia ha una lunga lista di calciatori nativi di altri paesi ed arrivati in maglia azzurra per via delle origini italiane, basti pensare a Schiaffino, Orsi, Altafini e Sivori. Ma non è un’abitudine solo italiana, anzi, mentre noi ci siamo fermati alle foto in bianco e nero, interrompendo ad un certo punto l’importazione di “fenomeni”, da altre parti è diventata una vera moda ed ancora oggi alcune nazionali traboccano di naturalizzati.

E così, scorrendo le formazioni in campo nel corso degli Europei, capita di leggere nomi che hanno ben poco a che fare con il paese di appartenenza e che richiamano palesemente origini lontane.

Verso Euro 2008: Francia

Proporrei una colletta generale per far acquistare un paio di occhiali nuovi a Raymond Domenech. Il ct della nazionale francese ha diramato la lista dei 23 convocati per Austria e Svizzera 2008. Oltre alla (discutibile) scelta di non convocare nemmeno nella pre-lista dei 29 David Trezeguet (evidentemente ancora non gli è andato giù il rigore sbagliato nella finale del mondiale), Domenech ha fatto fuori anche Philippe Mexes, nonostante il gran gol fatto nella finale di coppa Italia, oltre che per l’ottima annata con la Roma.

E’ evidente che l’antipatia cronica mostrata dal ct francese nei confronti dell’Italia si riversa anche contro quei calciatori che nel Bel Paese percepiscono lo stipendio, visto che ha avuto l’ardire di convocare Boumsong (che però quando giocava nella Juve era stato sospeso dalla nazionale) facendo fuori il romanista, e anche la convocazione di Frey, che al momento è uno dei portieri più forti del mondo, è stata in dubbio fino all’ultimo momento.

Il Calciomercato comincia dalla difesa

Per un terzino che arriva, un altro se ne va. E’ quello che sta accadendo al supermercato Liverpool, che consapevole di aver chiuso un ciclo, sta smantellando la rosa. Uno dei veterani e tra terzini sinistri più forti al mondo, John Riise, sta per lasciare l’Inghilterra. Dopo l’autogol in semifinale contro il Chelsea, il difensore norvegese non è più visto molto bene tra i Reds, che hanno deciso di venderlo. E chi poteva tentare di acquistarlo, se non la Juve, che sta diventando una filiale del Liverpool?

Dopo aver acquistato Sissoko, essere ad un passo (letteralmente) da Xabi Alonso, dato che l’ultima offerta parla di 17 milioni, mentre la richiesta è di 18, ecco spuntare il nome del rosso difensore che potrebbe andare a comporre un reparto arretrato da Champions. Ma alla partenza di Riise dovrebbe corrispondere un arrivo. Gli emissari del Liverpool hanno già fatto un’offerta all’Udinese per Dossena, e sembra proprio che non fosse possibile rifiutarla.

Europei 2008: Gruppo C

Terzo e penultimo appuntamento alla scoperta delle squadre qualificate per l’Europeo della prossima estate. Quest’oggi ci occupiamo del Gruppo C, che ci riguarda da vicino, visto che l’urna ha stabilito che la squadra guidata da Donadoni dovrà vedersela con Olanda, Romania e Francia (ancora lei!).

L’Italia arriva all’appuntamento da detentrice del titolo mondiale e, pur non avendo precedenti esaltanti nella competizione europea (a parte la conquista del titolo nel ’68, ma stiamo parlando di una vita fa), resta comunque la squadra da battere. Nel girone di qualificazione ha stentato solo all’inizio, con un pareggio interno contro la Lituania e una sconfitta rimediata dai cugini francesi. Poi il cammino si è fatto in discesa e Donadoni ha saputo dare personalità alla propria creatura, conducendola alla conquista del pass europeo.

Molti i nomi sul taccuino del ct, alcuni titolari inamovili e già campioni del mondo con Marcello Lippi (Buffon, Cannavaro, Materazzi, Pirlo, Gattuso, Toni), altri che devono ancora dimostrare qualcosa sul campo, sperando in una convocazione (Del Piero su tutti). Il girone non è dei più facili, ma la formazione azzurra ha dimostato compattezza e determinazione ed è pronta a dar battaglia per arrivare in alto.