Liga, il Barcellona vince e ottiene il primo posto

Dopo 6 giornate il Barcellona torna in vetta alla classifica della Liga Spagnola. Finisce, così, la favola del Betis, dopo aver vinto le prime quattro partite, ieri ha incassato la seconda sconfitta di fila. La vittoria del Barcellona è la prima in trasferta, una vittoria tutt’altro che scintillante. Buono l’inizio di gara, al quale non è seguita una partita spettacolare. Il Barcellona è sembrato molto sottoritmo, un Messi impreciso e controppi peccatucci di sufficienza, ha confermato questa nostra teoria.

Il Barcellona passa subito in vantaggio al 12′, quando Adriano, raccoglie di sinistro un pallone calciato da Xavi respinto dal palo. Non è stata l’unica occasione di Gol per il Barcellona che al 16′ con Villa si avvicina di molto al 2-0, la 34′ invece, si è vista negare un rigore solare per un calcione rifilato a Messi da De Las Cuevas. La ripresa della partita, è un Mix di noia.

Spagna: c’è l’accordo, sciopero revocato

 Mentre in Italia sono giorni di grande incertezza sull’ inizio della serie A, in Spagna si è trovato un accordo e la Liga potrà finalmente partire. L’associazione dei calciatori (l’AFE) e la Lega (LFP) hanno trovato un intesa sui pagamento degli ingaggi di oltre 200 giocatori di 50 club. Dopo giorni di tira e molla e una riunione fiume durata tutta la notte e finita in mattinata, le due parti si sono incontrate e l’AFE ha revocato lo sciopero che minacciava di  bloccare anche la seconda giornata di campionato.

Così nel week-end del 27 e 28 agosto il campionato della Liga e della seconda divisione partiranno dalla seconda giornata. Il primo match che si disputerà sarà sabato alle ore 18 tra Sporting Gijon-Real Sociedad mentre il Barcellona scenderà in campo contro il Villareal di Giuseppe Rossi Lunedì alle ore 21, chiudendo di fatto la prima giornata.

Liga Spagnola, non si gioca la prima giornata

 Stasera al Camp Nou di Barcellona andrà in scena il ritorno della Supercoppa Spagnola tra Barcellona e Real Madrid, per vedere chi vincerà il primo “titulo”, come direbbe Mourinho. Questo incontro che vede di fronte due formazioni piene di campioni  sarà per almeno due settimane l’unica partita di calcio spagnolo che potremo seguire.

Infatti  le minaccie di sciopero dei giorni passati da parte dei giocatori sono diventate realtà oggi, quando non è stato trovato nessun accordo tra la Lega dei Club spagnoli e i calciatori. E così i campionati della Liga e della Secunda Division non partiranno il prossimo week-end, e potrebbero fare lo stesso anche tra due settimane.  Non è la prima volta in Spagna che questo accade, visto che era già successo nel 1979, nel 1981 e nel 1984. Ma a quei tempi non c’erano ancora le Pay Tv e sicuramente la sospensione del campionato non fece scalpore come oggi.

Iffhs: Liga miglior campionato al mondo, Serie A solo terza

Foto: AP/LaPresse

Sarebbe bastato guardare il ranking Uefa per capire che il titolo di miglior campionato al mondo era conteso tra Spagna ed Inghilterra, ma ora l’Iffhs, l’Istituto di Storia e Statistica del calcio, ha voluto fare i calcoli considerando decine di varianti negli ultimi anni, come è tipico dell’istituto che ogni tanto scatta una fotografia del calcio moderno, e così ne è risultato che il miglior campionato al mondo è la Liga spagnola, ed anche con un certo distacco.

Dopotutto bastava guardare il Pallone d’oro, dato che i primi tre in classifica erano giocatori del Barcellona, o il miglior allenatore dell’anno, Mourinho, che allena il Real Madrid, per capire che è nella penisola iberica che si può ammirare il miglior calcio. Anche se c’è da dire che se Real e Barça sono le due squadre più forti al mondo, bisogna ammettere che il livello del campionato non è così competitivo visto che la terza in classifica arriva sempre con 20-30 punti di distacco dalle prime due.

Liga: immenso Cristiano Ronaldo, 4 gol al Santander

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Anche se la classifica non lo dice ancora, come ogni anno la Liga si sta trasformando in un gioco a due tra Real Madrid e Barcellona. Ma quest’anno, forse più delle stagioni precedenti, questo dualismo si concentra maggiormente sui due fenomeni dei due club, Cristiano Ronaldo da una parte e Lionel Messi dall’altro.

La giornata appena disputata nel campionato spagnolo ne è la dimostrazione. Anche se stasera il Villareal dovesse vincere, il Real rimarrebbe ugualmente primo dopo il 6-1 rifilato al Racing Santander. Ad aprire le danze è Higuain che sfrutta un errore sul fuorigioco avversario per volare da solo contro il portiere e segnare il gol dell’1-0, ma poi si scatena Cristiano Ronaldo che segna altri 4 gol. In rete anche Ozil, e l’unico gol del Racing arriva ormai quando non serve più.

Liga: passerella d’onore per il Real, umiliato il Barcellona

Rito del “pasillo“, letteralmente corridoio, per i giocatori del Barça che aggiungono al danno di non avere più obiettivi di stagione, anche la beffa di dover porgere gli onori agli acerrimi rivali del Real Madrid. Si apre così il turno infrasettimanale della Liga spagnola, arrivata a 3 gare dalla fine.

Lo show del pasillo è una tradizione spagnola che vuole che quando una squadra vince la Liga prima dell’ultima giornata di campionato, la giornata successiva gli avversari dovranno disporsi alle ali dell’ingresso del tunnel per tributare l’ingresso trionfale dei campioni (un pò come fecero i giocatori dell’Inter al ritorno del Milan da Tokyo). Solo che stavolta non è stata una scelta sportiva da parte dei giocatori del Barcellona, e molti l’hanno fatto con una smorfia sul volto, mentre altri hanno evitato di farlo facendosi squalificare apposta nella partita precedente, come Eto’o e Deco, per evitare l’umiliazione.

Liga: il Barça si ferma ancora, ora il Real è a +9

Due notizie per il Barcellona, una buona e una cattiva. La buona è che, dopo 2 mesi di infortunio, si è rivisto Leo Messi calcare i campi di gioco, anche se per soli 20 minuti. La cattiva è che questo non è proprio l’anno giusto, e anche una squadra di bassa levatura come il Recreativo Huelva può fermare i fenomeni blaugrana.

Nell’anticipo di sabato partono forte i catalani, che senza Henry, Ronaldinho e Krkic fermi per infortunio, e Messi in panchina, si affidano al solo Eto’o che non perdona: gol dopo appena un minuto. Sembrava che il Barça potesse ottenere una vittoria facile, e come è già successo più volte in questo campionato, si adagia sugli allori, tanto da subire un gol (fantasma, visto che la palla non aveva varcato completamente la linea) di Ruben a 5 minuti dall’intervallo. Rijkaard suona la carica negli spogliatoi, e appena tornati in campo Eto’o bissa con un bolide da campioni. Vittoria acquisita? Neanche per sogno, perchè i blaugrana sbagliano l’impossibile, e ancora Ruben li castiga, per il 2-2 che toglie tutte le velleità scudetto al Barcellona.

Liga: il Barça perde partita e posizione, ora è terzo

Il Real riprova la fuga, e a 8 giornate dalla fine sembra quella definitiva. Non che i “Galacticos” stiano impressionando più di tanto, ma perchè non sembra che ci sia nessuno in grado di infastidirli.
Nella stagione in cui i madrileni perdono di più (addirittura già 7 le sconfitte per loro), fa peggio il Barcellona, unica inseguitrice, che si fa superare addirittura dal Villareal che zitto zitto si è appostato dietro ai blaugrana, e al primo passo falso li ha superati. La qualificazione in Champions non è in pericolo, il distacco dalla quinta è ancora 8 punti, ma disputare i preliminari la prossima estate potrebbe essere preso come una sconfitta da una squadra che può permettersi alcuni tra i giocatori più forti del mondo.

Il Real intanto sorride e si coccola il suo gioiello Raul, al 290esimo gol in maglia blanca, che ora ha come unico obiettivo Alfredo Di Stefano, miglior marcatore della storia del Real Madrid, a quota 307.

Liga: Il Real perde ancora, ma il Barça va troppo lento

Se pensate che vincere lo scudetto sia la coronazione del lavoro fatto da agosto a maggio, ed è la cosa più bella che possa capitare ad un club di professionisti, non parlatene in presenza dei tifosi del Real Madrid. I giornalisti spagnoli parlano in senso funebre della prossima vittoria della Liga da parte dei Blancos, visto che giocando così male non meriterebbero nemmeno di posizionarsi a metà classifica. Il brutto, anzi bruttissimo 1-0 in casa del Deportivo fa precipitare l’indice di popolarità di Schuster, riuscito addirittura a far rimpiangere ai tifosi del Real un allenatore come Capello, tutt’altro che simpatico.

La partita è noiosa, il Real non spinge e il Depo aspetta, e siccome nessuna delle due squadre prova a scuotersi, ci pensa Pepe a gonfiare la rete, ma quella della sua porta, portando così a 6 le sconfitte nelle ultime 9 gare (compresa la Champions). Mai così male la storia dei Galacticos. Per loro fortuna però il Barcellona non è da meno, e sembra voler fare di tutto per fargli vincere lo scudetto. Non fatica nemmeno tanto l’Almeria a portare a casa un punto, grazie anche alla rete decisiva di Uche a 5 minuti dalla fine. Saranno pure tanti gli infortuni che hanno colpito i blaugrana, ma se non vinci per un mese difficilmente darai fastidio ai diretti concorrenti, lontani ancora 7 punti.

Liga: il Real si cuce mezzo scudetto sulla maglia

Anche in Spagna i postumi di Champions si fanno sentire. A farne le spese questa volta è il Barcellona, che si era illuso di potersi riavvicinare alla vetta, ma che ha sprecato tutto il lavoro fatto nell’ultimo mese, perdendo in casa contro il Villareal. Mezzo passo falso anche per il Getafe, unica squadra spagnola impegnata in coppa Uefa, che non va oltre lo 0-0 sul campo del penultimo Murcia.

Chi invece risponde alla grande è il Real Madrid. Dopo un primo tempo con la testa ancora alla partita con la Roma, i madridisti scontentano il loro pubblico, fornendo una delle prestazioni più scadenti dell’era Schuster, andando in svantaggio grazie al gol di Valdo, e non rendendosi mai pericolosi, se non nel finale di primo tempo quando Higuain segna un fortunoso gol del pareggio.
Ma i blancos hanno talento da vendere, e si nota subito in campo quando, con l’inserimento di Drenthe, la partita cambia, e viene chiusa con un calcio di rigore del capitano Raul, al suo 200esimo gol con la camiseta blanca.

Recupero Barça, da -9 a -2 in un mese

L’ultima giornata di Liga ha dell’incredibile. Il Real passa dal Paradiso all’Inferno nel giro di 60 secondi, giusto il tempo di vedersi annullare il gol che gli avrebbe fatto ipotecare lo scudetto, e contemporaneamente subirne uno nel modo più rocambolesco possibile.
Altro che fair play. Il Getafe si deve salvare, e le prova tutte per fare risultato al Bernabeu. Ci prova col catenaccio (evidentemente non solo italiano), con il gioco duro, ma ci riesce fregandosene della correttezza sportiva. Minuto 64: il Real è appena andato in gol con Robben, i giocatori vanno sotto la curva a festeggiare. Peccato che nella bolgia dei tifosi non si senta il fischio dell’arbitro che annulla il gol per fuorigioco. Belenguer non ci pensa su due volte, batte la punizione e in pochi secondi 4 calciatori del Getafe si trovano davanti a Casillas, così da trafiggerlo con Uche per il gol che vale i 3 punti.

E intanto il Barça ringrazia. Facile l’impegno per i blaugrana che ospitano il sempre più disperato Levante, e banchettano sulla sua carcassa con un 5-1 senza sconti, che li fa essere a soli due punti dalla vetta. Un mese fa Ronaldinho e compagni erano a -9 e le tensioni da spogliatoio tra i magnifici 4 erano più che palpabili, ma si sa, basta che arrivino i risultati che tutto si aggiusta.
Amici come prima e operazione sorpasso iniziata.