Volata scudetto: è qui la festa?

Ci siamo. Dopo una settimana di parole e titoloni sui giornali, domani finalmente sapremo se l’Inter dovrà scucirsi lo scudetto dal petto o se potrà continuare a giocare con le stesse maglie anche nella prossima stagione.

Già, dipende tutto dall’Inter che deve solo vincere ed evitare di far calcoli, restando attaccata alla radiolina per tutto il pomeriggio. Non c’è altra soluzione, o almeno non deve essere presa in considerazione.

Resta da stabilire quanto i nerazzurri credano nella possibilità di conquistare il titolo all’ultima giornata dopo i match point falliti nelle ultime settimane, perché quando si tratta di Inter nessuna possibilità può essere esclusa.

La serie A diluita e gli ultimi respiri del calcio

Ormai ci siamo! Il tanto annunciato test sulla serie A diluita vedrà la luce nel giro di un mese. Ovviamente per ora si tratta solo di un tentativo, per vedere le reazioni del pubblico sia negli stadi che dal salotto di casa, ma sembra che il futuro sia quello di un vero e proprio spezzettamento del campionato più bello del mondo.

Si comincia sabato prossimo con la scusa degli anticipi per le squadre impegnate la prossima settimana in Champions League: l’Inter alle 16:00, il Milan alle 18:00 e la Roma alle 20:30, per la gioia dei telespettatori che faranno un’abbuffata di pallone dal primo pomeriggio fino all’ora della nanna!

Il 26 febbraio poi avremo l’anticipo del turno infrasettimanale e in giorno insolito per noi, il martedì, potremo ammirare il derby della Mole. Ma la vera rivoluzione ci sarà in occasione del derby romano in programma il 19 marzo prossimo: fischio d’inizio alle 21:15, ben tre quarti d’ora dopo i soliti posticipi.

Premier League all’estero? Idea comica!

C’è chi ancora si sorprende nel vedere i Signori del Calcio alla ricerca di strade nuove da percorrere per incassare sempre più denari, nascondendosi dietro la scusa della spettacolarizzazione di uno sport già di suo spettacolare. Da queste parti lo abbiamo capito da tempo e non ci basta più la favoletta del “facciamo tutto per il bene della squadra e del tifoso”. E forse cominciano a comprenderlo anche dalle parti del Regno Unito, dove i supporters, come li chiamano lì, sono letteralmente inferociti per l’ultima trovata proveniente dall’alto.

“L’alto” in questo caso è l’organizzazione che gestisce la Premier League, una sorta di Lega Calcio, che per bocca del suo direttore generale, Mr Richard Scudamore, ha proposto ai club inglesi di allungare il campionato di una giornata, a partire dalla stagione 2010-2011.

Tutto qui? Beh sarebbe poco male. No, perché il turno supplementare non si giocherebbe entro i confini nazionali, ma porterebbe il circo inglese in giro per il mondo, in cinque città straniere non ancora localizzate. Già si fanno i nomi di New York e Los Angeles, Singapore e Sidney, ma anche l’oriente sarebbe interessato all’iniziativa e arrivano proposte da Pechino e Hong Kong. Scopo dell’iniziativa, a sentire il suo promotore, sarebbe quello

di far progredire la Premier e se non saremo noi a farlo, lo faranno sicuramente altre federazioni.

Pes 2008, bello ma povero

Secondo appuntamento con la rubrica sui migliori videogiochi di calcio del 2008.
Dopo aver parlato di Fifa, viene naturale occuparci per questo secondo appuntamento del suo concorrente Pes.

Come avevamo già detto la scorsa settimana, i programmatori della Konami ci hanno voluto regalare un videogioco dalla grafica quantomai perfetta. Giocare una partita sul campo è a dir poco eccezionale. La grafica facciale è la più somigliante delle ultime versioni, e (dettaglio non da poco) i calciatori si riconoscono anche durante il match, e non soltanto nelle inquadrature da vicino come avviene in Fifa.
Anche lo stile di gioco è sempre il migliore, con i comandi che sono sempre gli stessi ormai da 5 anni, e che fanno di Pes il videogioco più semplice da imparare a manovrare, e anche il più divertente.

Deferiti Inter e Milan per plusvalenze false

Ormai è destino, il calcio si gioca più negli uffici che sul campo. Dopo lo scandalo scommesse, calciopoli, fidejussioni false, e adesso errori arbitrali a senso unico, si aggiunge un nuovo capitolo alle inchieste giudiziarie del calcio di casa nostra.
La settimana scorsa Galliani e Moratti furono prosciolti dall’accusa di aver falsificato i bilanci delle stagioni 2003 e 2004 (senza i quali non potevano nemmeno iscriversi al campionato), perchè il fatto non costituisce più reato.

A distanza di una settimana, quando ancora non sono finiti i festeggiamenti, ecco notificare una nuova accusa ai dirigenti delle milanesi: deferimento per le plusvalenze.
I fatti si riferiscono ai bilanci che andavano dal giugno 2003 al marzo 2005 “per aver sottoscritto alcuni contratti di cessioni dei diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione delle medesime prestazioni sportive” si legge sulla motivazione. Le plusvalenze sono state considerate “fittizie” dal procuratore della Federcalcio Stefano Palazzi, che minaccia forti ammende e diffide per i diretti interessati, e cioè Adriano Galliani per la violazione dell’articolo 1 sulla lealtà sportiva, il Milan e l’Inter, per responsabilità diretta, e altri quattro dirigenti o ex dirigenti nerazzurri (tra cui anche Lele Oriali).