La classifica si accorcia e la vetta non sembra più un lontano miraggio per chi è costretto ad inseguire da inizio campionato. Si è parlato spesso in questi mesi di discorso chiuso, di giochi fatti, di scudetto già assegnato, sebbene mancassero più della metà delle partite.
Ma quando la prima è brutta e vincente, quando riesce a guadagnar punti, giocando male, quando arriva l’immancabile errore arbitrale a darle una mano, quando ha un trascinatore (Ibrahimovic) che gioca partite su partite senza mostrare segni di affaticamento, beh a quel punto è inutlie sperare nella rincorsa.
E invece arriva una vittoria regalata prima della sosta natalizia, contro un Siena che ha più di un motivo per recriminare; poi arriva un pareggio inatteso contro il Cagliari ed una sconfitta meritata contro un’Atalanta che avrebbe potuto infierire su una squadra allo sbando. E l’Inter non è più l’invincibile armata che terrorizza il campionato, ma solo una squadra con molti limiti a dispetto dei grandi nomi che mette in campo. E il campionato si riapre, sebbene la seconda non riesca ad andare oltre il pareggio nel posticipo serale sul campo della Lazio. Un passo avanti o un punto perso per la Juventus?