Un recente studio di Sportingpedia rivela chi segna di più nei primi e nei secondi tempi. In pratica, analizzando la distribuzione dei gol in base al tempo di realizzazione nei 5 principali campionati europei, prendendo in esame tutte le 96 squadre al loro interno, sono venute fuori alcune tendenze molto interessanti che finiscono per coinvolgere anche la nostra Serie A.
Lecce
Minacce di morte a Lopez, s’indaga tra gli ultrà del Lecce
Lopez minacciato di morte da due ultrà del Lecce davanti alla famiglia. Questa la triste storia raccontata dalla Gazzetta dello Sport che getta una luce non proprio positiva sul calcio tricolore. Siamo in Lega Pro ma se succede a quei livelli cosa dobbiamo aspettarci dagli altri?
Fabrizio Miccoli riparte da Lecce?
Potrebbe avverarsi a breve il sogno di Fabrizio Miccoli, salentino doc e desideroso di concludere la carriera con la maglia del Lecce. L’ex numero 10 del Palermo ultimamente è finito in prima pagina per le scomode amicizie con il mondo della malavita e per le esternazioni su Giovanni Falcone, morto in un attentato vent’anni fa. Il fattaccio gli ha chiuso diverse porte, ma non quella del Lecce, squadra che ha sfiorato la promozione in Serie B nell’ultima stagione.
Dramè denunciato per rapina e lesioni ad una prostituta
Di follie di calciatori ne abbiamo viste tante, ma questa ha un che di tragicomico. Protagonista di questa assurda vicenda è Ousmane Dramè calciatore di proprietà del Padova ma in prestito da qualche mese al Lecce in Prima Divisione della Lega Pro. Il calciatore, che nel Salento non è molto ben visto dato che finisce spesso in tribuna, evidentemente ieri sera era pieno di energie ed ha tentato una follia.
Sentenze calcioscommesse, 10 mesi a Conte, Lecce in Lega Pro
Confermate le anticipazioni di due giorni fa sulla vicenda del calcio scommesse. Proprio pochi minuti fa la Disciplinare si è pronunciata, condannando Antonio Conte a 10 mesi di squalifica ed i suoi collaboratori Alessio ad 8 mesi e Stellini (che si è già dimesso) a 2 anni. Assolti invece Bonucci e Pepe perché il loro accusatore, Andrea Masiello, non è stato ritenuto credibile.
Obodo racconta l’incubo del rapimento
L’incubo è finalmente finito per Christian Obodo – il centrocampista del Lecce tesserato con l’Udinese – rapito in Nigeria un paio di giorni fa. Il calciatore racconta i concitati momenti della liberazione, rivelando che in realtà è riuscito a scappare dalla vista dei rapitori, prima ancora che la Polizia nigeriana eseguisse il blitz.
Udinese sotto choc, Obodo rapito in Nigeria
Il mondo del calcio è sotto choc per il rapimento di Christian Obodo, centrocampista del Lecce tesserato con l’Udinese. Stando a quanto riportato da fonti nigeriane, il giocatore si trovava nella sua città natale, Warri, per trascorrere un breve periodo di vacanza. Il fattaccio è avvenuto nella mattinata di oggi, quando Obodo è uscito di casa per recarsi in chiesa.
Juventus – Lecce 1-1, video e interviste
La corsa della Juventus verso la conquista del tricolore si arresta improvvisamente contro un Lecce quasi retrocesso, ma mai domo. I bianconeri nel turno infrasettimanale valido per la trentaseiesima giornata di campionato speravano di conquistare tre punti importanti per il raggiungimento dell’obiettivo, ritrovandosi invece beffati sul filo si lana.
Milan – Lecce 2-0, video e interviste
Continua la corsa del Milan verso la conquista del secondo scudetto consecutivo. Giornata favorevole per gli uomini di Allegri, che scendevano in campo contro il Lecce, sapendo che la diretta concorrente – la Juventus – era attesa dalla non facile trasferta sul terreno del Genoa. Ed alla fine della fiera il Milan si ritrova ad allungare il passo sui bianconeri, incapaci di superare il Grifone ed ora a meno quattro in classifica.
Fabrizio Miccoli: non so se resto a Palermo
Al fischio finale di Inter-Palermo – atto conclusivo della Coppa Italia della scorsa stagione – il prato dell’Olimpico di Roma “assaggiava” le lacrime di Fabrizio Miccoli. Il capitano rosanero manifestava così la delusione per non essere riuscito a regalare la coppa ai suoi tifosi, ma quelle lacrime sapevano anche di addio, visto che qualche mese prima lo stesso Miccoli si era detto pronto a lasciare il Palermo. A bocce ferme era arrivato poi il ripensamento del capitano, a quindici giorni dal giuramento di fedeltà eterna alla causa rosanero, ecco il nuovo dietrofront e l’ennesima indecisione sul futuro:
Parlerò con il mister, con il direttore e con il presidente in massima tranquillità e vedremo. A Palermo sto bene, devo solo vedere alcune cose.
Lecce – Roma 1-2: fotogallery
Venerdì di fuoco per la Roma, chiamata a vincere sul campo di un Lecce che non fa sconti a nessuno specie tra le mura amiche. Serviva una vittoria per dare serenità all’ambiente in vista del ritorno di Champions contro lo Shakthar, dove occorrerà dare il 110% per imporsi con almeno due gol di scarto. Serviva la vittoria e la vittoria è arrivata, al termine di una gara che se fosse finita con un pareggio non avrebbe scandalizzato nessuno.
Mirko Vucinic ha regalato un dispiacere ai suoi ex tifosi, siglando la rete che al 32 del primo tempo portava in vantaggio i giallorossi ospiti. Per applaudire il pareggio del Lecce bisognava aspettare fino al minuto numero 30 della ripresa, quando era Giacomazzi a guadagnarsi l’applauso del Via del Mare.
Serie A 28a giornata: Lecce – Roma 1-2
Anticipo della ventottesima giornata di serie A.
Stadio Via del Mare, Lecce:
Lecce-Roma 1-2
Rete: 32′ pt Vucinic (R), 30′ st Giacomazzi (L), 45′ st rig. Pizarro (R)
Tre sfide in cui ci si gioca tutto, ovvero campionato – ma mica scudetto – e Champions League. Vincenzo Montella e la sua Roma vivono prove d’appello importanti, una delle quali passa per Lecce. Stadio Via del Mare. Sfida tra giallorossi, salentini e capitolini, bisognosi di punti per coltivare le speranze di chiudere la stagione nel migliore dei modi: che per il Lecce significa conquistare una salvezza da sudare fino alla fine e per la Roma battersi per accedere in zona Champions. Pena, il fallimento totale di una stagione che ha riservato più amarezze che gioie.
L’intervista di Claudio Ranieri apparsa in giornata sull’Espresso ha messo in mostra, se mai ce ne fosse bisogno, falle di uno spogliatoio che – ha lasciato intuire il tecnico – non ha remato dalla stessa parte; in più, in casa romanista si fanno sempre più insistenti le voci – in seguito a cui sono nate le prime contestazioni – dell’addio di Philippe Mexes, destinato a vestire i colori rossoneri del Milan. Ultimo, ma non meno importante, il rumor delle ultime ore per cui tra i papabili alla panchina capitolina della prossima stagione vi sarebbe niente popo di meno che Josè Mourinho.
Lecce – Juventus 2-0: fotogallery
Mesbah e Bertolacci, chi sono costoro? Solo due nomi come tanti, se paragonati ai vari Buffon, Chiellini, Krasic, Aquilani, Del Piero e compagnia bella. Eppure a riempire il tabellino dei marcatori dell’anticipo dell’ora di pranzo ci sono proprio questi due nomi. Alla vigilia di Lecce-Juventus Delneri aveva parlato di partita della svolta e chissà quanti tifosi bianconeri avranno cominciato ad esibirsi in scongiuri di ogni tipo, considerando che ad ogni promessa del tecnico corrisponde poi un momento di appannamento della squadra (ricordate quando parlava di scudetto poco prima di Natale?).
La svolta non c’è stata ed anzi la Juve ha incassato due sonori schiaffoni contro una squadra che cerca punti utili per la salvezza. Davide contro Golia, a giudicare dai nomi in campo, con Golia che esce ancora una volta battuto ed è costretto a rivedere le proprie ambizioni.
Serie A 26a giornata: Lecce – Juventus 2-0
Anticipo della ventiseiesima giornata di serie A.
Stadio Via del Mare, Lecce.
Lecce-Juventus 2-0
Rete: 32′ pt Mesbah (L), 3′ st Bertolacci (L)
Testa coda, ma neppure troppo. Nel senso che la Juventus – troppo in alto – non c’è nè il Lecce, per la verità, se la passa tanto male, visto che ia ruota gli vanno incontro un poker di formazioni. Se nella vigilia della sfida odierna qualcuno se la passava male, in ogni caso, erano proprio i salentini, costretti per l’occasione a sperimentare una linea difensiva inedita e obbligata: i quattro davanti a Rosati sono Donati, Fabiano, Ferrario e Brivio; in assenza di Giacomazzi, inoltre, il ruolo di regista arretrato va a Vives che è affiancato in mediana da Munari, Grossmuller, Bertolacci e Mesbah.
Panchina per Corvia e unico terminale offensivo Di Michele, sul quale sono caduti i favori di mister De Canio. Del Neri, al contrario, gode per una delle poche volte in stagione di problemi di abbondanza ma sceglie di dare fiducia in toto all’undoici reduce dalla vittoria bianconera contro l’Inter. Quattro difensori in linea, con Sorensen e Chiellini sulle corsie esterne e Barzagli a far coppia con Bonucci al centro della retroguardia. A centrocampo Krasic e Marchisio sulle corsie laterali mentre in mezzo ci finiscono Melo e Aquilani. Matri e Toni, là davanti, non si toccano.