L’inter riprende la corsa, la Lazio frena

Poteva essere una buona occasione per consolidare il primato solitario in classifica, ma quando si sbaglia così tanto e ci si trova di fronte ad una squadra ben messa in campo e per nulla intenzionata a fare solo sparring partner, è già molto se si riesce a mettere in cantiere un punticino.

La Lazio vista ieri nell’anticipo contro il Lecce ha creato tanto sin dall’avvio di gara, decisa a mettere subito in discesa la partita. Ma proprio quando ci si aspettava un gol del duo delle meraviglie Zarate-Pandev, arrivava inattesa la rete del Lecce con Tiribocchi che infilava di testa su assist di Polenghi. A quel punto la Lazio ha cercato di osare maggiormente, pur rischiando di prendere il secondo gol prima della fine del tempo.

Nella ripresa ancora biancazzurri in avanti alla ricerca del pareggio. Molte le occasioni create e sbagliate dagli uomini di Delio Rossi, che nonostante le sostituzioni effettuate non riusciva a trovare qualcuno capace di buttarla dentro. La svolta al 38′ della ripresa, quando Simone Inzaghi veniva buttato nella mischia per tentare il tutto per tutto.  E, proprio quando eravamo pronti a registrare la seconda sconfitta della Lazio in campionato, arrivava la zampata vincente del nuovo entrato.

Aspettando la 6^ giornata

Dopo la tre giorni di Coppe, torniamo a parlare di un campionato più emozionante che mai, uno di quelli che non ricordavamo da tempo, nella speranza che i fuochi di artificio continuino a lungo.

Si apre alle 18 di oggi pomeriggio con la Lazio prima in classifica impegnata all’Olimpico contro il Lecce e chiamata a confermare quanto di buono fatto fino a questo momento. Impegno non proibitivo per gli uomini di Delio Rossi, sebbene, come ammette lo stesso tecnico biancazzurro, la Lazio non è più una sorpresa e le avversarie da ora in poi sanno cosa aspettarsi. Sapranno anche come fermare Zarate e Pandev?

In serata scenderà in campo l’Inter, dopo il mezzo passo falso in Champions League e dopo, soprattutto, la disfatta nel derby. Lo sparring partner di turno è il Bologna, già vncente a San Siro nela prima giornata contro il Milan, ma poi frenata da quattro sconfitte consecutive. Aspettiamo stasera per sapere se la Lazio sarà in grado di continuare la fuga e se l’Inter riuscirà a tenere il passo.

Zarate, un laziale “quasi” romanista

Ne avevamo parlato lo scorso inverno, tracciandone un profilo più che dettagliato nella speranza che qualche presidente nostrano si lasciasse convincere a scommettere su di lui. Mauro Matias Zarate alla fine ce l’ha fatta ad approdare nel nostro campionato, grazie alla scommessa (finora vinta) del patron laziale Claudio Lotito, ma pochi sanno che il ragazzino terribile ha “rischiato” di indossare la maglia degli odiati cugini.

A rivelarlo è il sito di fede giallorossa RomaNews.eu che dedica un articolo al fenomeno biancazzurro, svelando il lavoro nascosto (e poco apprezzato a quanto pare) di Luis, argentino di origine e romano di adozione (nonché romanista convinto e molto vicino ai Sensi).

Ebbene pare che l’osservatore avesse notato da tempo le qualità fuori dal comune del giovane Zarate (campione del mondo Under 20 lo scorso anno), al punto da proporlo a Pradè in sede di campagna acquisti. Ma a Roma evidentemente avevano altri progetti, troppo impegnati forse ad inseguire sogni impossibili (vedi Mutu) o talenti tutti da verificare (Menez, Loria…) e la scheda dell’argentino non è stata neppure presa in considerazione. Luis a questo punto, sentendosi poco considerato nell’ambiente giallorosso, si è dimesso dall’incarico di osservatore.

La Lazio in testa, l’Inter si lamenta

Ti aspetti di trovare le cinque sorelle a guidare la classifica e ti ritrovi con una coppia insolita lì dove si respira profumo di gloria. Avevamo detto sin dalla prima giornata che si prospettava un campionato “strano” e, man mano che le giornate aumentano, si fa sempre più diffusa la convinzione che ci sarà da lottare parecchio per assicurarsi le piazze d’onore.

Dorme sonni tranquilli la Lazio di Rossi, partita senza troppe ambizioni, per poi ritrovarsi da sola a guardare le altre dall’alto in basso. Non è prevedibile quanto Zarate & Co. riusciranno a reggere le vertigini del primato, ma è confortante che la squadra risponda sempre con ottime prestazioni condite da diversi gol. Tre quelli inflitti ieri al Torino, con la solita accoppiata vincente Pandev-Zarate a farla da padrona.

Basta un solo gol al Napoli per espugnare il campo del Bologna, in attesa della trasferta insidiosa di Coppa Uefa contro il Benfica. Sotto il Vesuvio si respira un’aria che sa di tempi andati, quando gli azzurri facevano tremare il mondo intero. I protagonisti sono diversi (e forse nemmeno all’altezza degli illustri predecessori), ma intanto la classifica dice 11 punti e secondo posto.

5^ giornata: nessun pareggio

In attesa del derby milanese di questa sera, che ci darà qualche indicazione in più sulla testa della classifica, si è giocata la quinta giornata di campionato. Ancora sorrisi in

4^ giornata: la Lazio sogna, la Roma recrimina

Il fresco della sera porta bene all’Inter, che, al termine del primo turno infrasettimanale previsto dal calendario di serie A, si ritrova da sola a guidare la classifica. I nerazzurri ottengono il massimo del risultato con il minimo dello sforzo (solo 1-0 il punteggio finale), grazie ad un gol messo a segno dal solito Cruz, che entra e segna, come ai tempi della gestione Mancini. Mourinho ottiene così i sei punti che aveva chiesto in previsione del derby del prossimo turno e si gode il primato solitario, festeggiando le 100 partite consecutive in casa senza sconfitte.

Ma, in vista del derby nemmeno il Milan si lascia pregare e, dopo la vittoria esaltante con la Lazio nel posticipo di domenica scorsa, va a conquistare i tre punti anche a Reggio Calabria. Borriello sembra non risentire troppo della partenza della sua dolce metà per l’Isola dei Famosi e mette a segno la rete che sblocca la gara. Poi ci pensa il redivivo Corradi a riportare in parità il match, prima che Pato si inventi l’1-2 finale.

Resta a guardare la Juventus di fronte al solito Catania messo bene in campo e pronto a crear grane a chiunque gli capiti davanti. I bianconeri vanno in vantaggio col solito Amauri e, quando eravamo già pronti a commentare l’ennesimo 1-0, arriva l’errore che non ti aspetti (Chiellini è tradito da un rimbalzo dovuto alle pessime condizioni dell’Olimpico) e Plasmati può festeggiare il secondo gol in A ed il pareggio contro una grande. A nulla poi è servito l’assalto finale e le due traverse nel giro di un paio di secondi colpite dai bianconeri. Per ora la Juve frena, in attesa di tempi migliori.

2^ giornata: Atalanta e Lazio in testa

La seconda giornata di campionato ha regalato ancora emozioni forti al pubblico italiano, con qualche lieta sorpresa e non poche delusioni per quanto si aspettavano di veder scappare le cinque sorelle già dall’avvio.

E invece ci ritroviamo qui a commentare la sconfitta della Roma (di cui abbiamo abbondantemente trattato nella serata di ieri) e quella ancor meno prevedibile del Milan, fermo ancora a zero punti dopo due turni. Non che ci aspettassimo i fuochi d’artificio dagli uomini di Ancelotti (più volte su queste pagine abbiamo ribadito le difficoltà di una squadra piena di primedonne, ma poco “quadrata”), ma pochi si aspettavano di vederla in fondo alla classifica.

Un momento difficile per i colori rossoneri ed il Genoa ne ha saputo approfittare prontamente, prima con Sculli, poi con il figliol prodigo Milito su calcio di rigore. I vari Kakà, Ronaldinho, Seedorf, Pato, Shevchenko non sono riusciti ad arginare il gioco di una squadra messa bene in campo e vogliosa di arrivare al successo.

Crespo torna alla Lazio?

Clamoroso ritorno in casa Lazio, dopo un’estate di calciomercato bollente che non ha riservato grossi colpi, a dispetto delle mille idee fantasiose che erano state avanzate. Ma questo potrebbe essere veramente il colpo dell’anno per una squadra che ci tiene a tornare grande, ma che deve sempre fare i conti con i bilanci e la scarsa propensione all’acquisto da parte del suo presidente.

Parliamo di Hernan Crespo, attaccante attualmente in forza all’Inter, ma con possibilità di giocare e di rilanciarsi vicine allo zero (Mourinho non lo ha neppure inserito nella lista Champions). E’ chiaro che il suo tempo a Milano è scaduto da un pezzo ed ora i dirigenti nerazzurri gli cercano una sistemazione comoda, almeno per la prossima stagione, visto che il suo contratto scadrà a giugno.

E quale ipotesi migliore per lui, se non quella di tornare a vestire una maglia che tanto gli ha dato qualche anno fa? Moratti ha proposto, Lotito sta valutando l’offerta ed ora, dopo l’infortunio di Rocchi, l’ipotesi sembra più credibile rispetto a qualche giorno fa.

Muslera vuole lo scudetto!

Lo scorso anno ha collezionato una discreta serie di magre figure tra i pali della porta della Lazio, tanto che spesso gli veniva preferito nonno Ballotta. Ma Fernando Muslera non

Stankovic-Tiago o Stankovic alla Lazio?

Strano destino quello di Dejan Stankovic! Con l’arrivo di Mourinho all’Inter sembrava che l’avventura del serbo in maglia nerazzurra fosse arrivata al capolinea. Su di lui si era gettata la Juventus, alla ricerca di un uomo d’ordine a centrocampo, dopo la frenata della trattativa che doveva portare a Xavi Alonso. Ma il malumore del popolo bianconero ha scoraggiato il tentativo della società ed alla fine Stankovic è rimasto dov’era, destinato a fare il panchinaro di lusso per l’intera stagione.

Ma sembra che il serbo non sia mai uscito definitivamente dai sogni dei dirigenti della Vecchia Signora, che ora sono stuzzicati da un’idea che ha del clamoroso: uno scambio Stankovic-Tiago! E non basta, perché anche la Lazio fa sentire la sua voce e propone a Moratti di ottenere il prestito del centrocampista.

Insomma, in poche ore Dejan Stankovic è passato da panchinaro a pedina fondamentale nel mercato dell’Inter. Un bel salto di qualità, non credete? Ma andiamo per ordine e riviviamo le ultime febbrili ore del presidente Moratti, che ora dovrà valutare quale sia la soluzione migliore da adottare.