E’ il momento di Balotelli

Chi la dura la vince, recitava un vecchio adagio, e nel braccio di ferro con il giovane ribelle l’ha vinta lui, mister Mourinho (toh, che novità!). Del resto il duro di Setubal aveva piantato i paletti sin dal primo giorno di ritiro, invitando la truppa a seguire i propri ordini senza protestare, a prescindere dal nome stampato sul retro della casacca, pena l’esclusione dalla squadra.

Una lezione che Mario Balotelli ha dovuto imparare sulla propria pelle, convincendosi finalmente a sotterrare l’ascia di guerra, pur di ritagliarsi qualche spazio nell’armata nerazzurra. Lo Special One non aveva apprezzato la richiesta del giovane attaccante di trasferirsi altrove per trovare maggiore spazio, né tantomeno il rifiuto di seguire la squadra nella trasferta di Catania a fine gennaio. E a nulla erano valse le lacrime di Supermario qualche giorno dopo: fuori, finché non si deciderà a rispettare le decisioni del mister. Di fronte a tale fermezza il giocatore non ha potuto far altro che chinare la testa ed obbedire, rientrando così nelle grazie di Mourinho, che lo ha convocato per la gara di domani contro il Lecce:

Fa quello che voglio in qualsiasi minuto dell’allenamento, se in futuro farà le cose anche quando non glielo chiedo sarà un calciatore perfetto. Ma io sono già felice così. Chi gli sta intorno è responsabile, sia in positivo che in negativo di Balotelli, anche i giornalisti lo sono.

Le lacrime amare di Balotelli

Il calcio è un gioco per uomini duri: questo si legge nelle regole non scritte di qualunque manuale. Guai a frignare come una donnicciola, guai a manifestare la propria insoddisfazione attraverso una lacrima… Eppure può capitare di vedere anche un professionista versare lacrime amare su un campo di calcio, specie se l’interessato ha solo 18 anni ed è stato messo forse troppo presto sull’altare dei fenomeni.

Parliamo di Mario Balotelli finito spesso sulle pagine dei giornali per i suoi capricci di ragazzino e per la sua voglia di crescere troppo in fretta. Oggi al termine dell’allenamento quei capricci si sono trasformati in pianto dirotto, al termine di una settimana non certo facile per il ragazzo.

Qualche tempo fa mister Mourinho ne aveva lodato la rinnovata volontà di mettersi al servizio della squadra e sembrava che tra i due fosse tornato il sereno, dopo settimane di tira e molla. Poi era arrivata l’esclusione dalla gara contro la Sampdoria e l’ennesima richiesta di chiarimenti da parte del talento nerazzurro. Chiarimenti che non devono aver soddisfatto Supermario, visto che solo qualche giorno dopo si è rifiutato di partire con la squadra per la trasferta di Catania.