Ligue 1: e sono 7, Lione ancora campione

Bastava un punto, ne sono arrivati 3. L’ultima giornata del campionato francese, che poteva essere quella della svolta, si è rivelata invece l’ennesima pagina trionfale della squadra più forte della storia del campionato francese. Sbaragliato il record dell’Olympique Marsiglia, vincitore per 5 volte consecutive della Ligue 1, i leoni di Francia raggiungono a quota 7 campionati il Monaco, e non credo ci metteranno tanto a raggiungere il record di 10 vittorie complessive detenuto dal St. Etienne.

La gara di sabato era l’occasione per il Bordeaux, unica concorrente dei rossoblù, per interrompere questo strapotere, ma i girondini non hanno avuto il coraggio e la forza di osare, e si sono fermati sul 2-2 a Lens, che comunque non si salva nemmeno, dato che il Tolosa vince e si porta a 2 punti dai giallorossi.

Ligue 1: Crisi Lione, non vince più e il Bordeaux è a due passi

Ora è ufficiale: il Lione è in crisi. I campioni di Francia uscenti hanno vinto solo una delle ultime 5 gare, e adesso rischiano davvero di veder sfumare all’ultimo momento lo scudetto. Sono riusciti a dilapidare un patrimonio da 7 punti i Leoni di Francia, passando da un vantaggio di 9 punti a solo 2 da giocarsi nelle ultime due gare di campionato. Come avversario avranno un Bordeaux che non potrà schierare campioni del calibro di Juninho, Benzema o Grosso, ma ha quel carattere, quella voglia e quella fame di vittorie che forse i campioni di Francia non hanno più, dato che hanno vinto sempre e solo loro nel nuovo millennio.

Appaiono svogliati i rossoblù, forti del fatto che il Nizza non ha più obiettivi e che quindi prima o poi il gol sarebbe dovuto arrivare. E invece i rossoneri un obiettivo ce l’avevano: fare bella figura davanti al proprio pubblico con i campioni in carica. E ce l’hanno fatta, visto che sono riusciti almeno a guadagnare un punto, imbrigliando il Lione sullo 0-0 che serve solo al Bordeaux.

Ligue 1: espulso Grosso per uno schiaffo e il Lione si ferma

Occasionissima persa dal Bordeaux per sperare ancora nello scudetto. Nell’anticipo di sabato il Caen rischia il colpaccio in casa della capolista Lione più nervosa che mai. Fabio Grosso, con i suoi sotto 2-1, si fa cacciare durante l’intervallo quando, al rientro nel tunnel sembra abbia sferrato uno schiaffo in faccia a Gouffran, proprio sotto gli occhi dell’arbitro. Il rosso è stato inevitabile.

L’assenza del terzino campione del mondo si sente e il Lione, nonostante Benzema riesca a pareggiare la gara dopo soli 9 minuti dalla ripresa, non riesce ad essere incisivo come altre volte, e torna a casa con un solo punto, ma tanto nervosismo da smaltire in questi giorni. Sono 19 le reti di Benzema che non segnava dall’eliminazione in Champions, proprio al momento giusto, avranno detto i suoi tifosi.

Ligue 1: Crisi nera per Psg e Monaco

Si fa male Benzema? Non fa niente, tanto c’è Fred. Sarà quello che avrà pensato Perrin alla notizia dello stop di circa un mese del suo fuoriclasse per infortunio. Per fortuna che in casa hai uno degli attaccanti della nazionale verdeoro che, nonostante abbia fatto panchina per buona parte della stagione, si è dimostrato un professionista e appena ha avuto la sua opportunità ha dimostrato di valere molto più di un semplice panchinaro.

Sono due i gol che segna in mezz’ora al Psg, che però non si abbatte e si permette pure di pareggiare. Ma quando ti puoi permettere in formazione Juninho, Govou, e qualche altro nazionale di primo livello, non c’è Psg che tenga. Almeno non in Francia. Perchè se in Europa i lionesi andassero bene come dentro i propri confini, chissà quante Champions League avrebbero già vinto.

David Trezeguet ancora escluso dalla nazionale

Antipatia personale: solo così si può spiegare l’ennesima esclusione di David Trezeguet dalla lista dei convocati di Domenech. 39 i nomi sul taccuino del ct francese, ma ancora una volta tra questi non figura l’attaccante juventino, in forma strepitosa e vice-capocannoniere della serie A con 16 gol all’attivo.

Stando così le cose, il sogno di giocare l’ Europeo diventa un’utopia e, a meno di clamorosi ripensamenti, sembra proprio che il franco-argentino si godrà l’estate su qualche assolata spiaggia, guardando in tv i suoi compagni impegnati a difendere i colori nazionali.

Buon per noi, che avremo una gatta in meno da pelare, visto che i transalpini sono stati inseriti nello stesso girone dell’Italia e non potranno contare su uno dei più forti attaccanti europei degli ultimi 20 anni. Certo, ci saranno nomi di spicco come Karim Benzema, Thierry Henry, Franck Ribery e Florent Malouda, ma nessuno come David conosce bene il calcio italiano e l’apporto che avrebbe potuto dare sarebbe stato determinante.

Ligue 1: Il Lione vince lo scontro diretto e chiude i giochi

E anche per quest’anno le Championnat non potrà dire più niente fino a giugno. Da 6 stagioni a questa parte il campionato francese si chiude tra marzo e aprile, e anche quest’anno non è stato da meno.
Nella supersfida di sabato il Lione si è sbarazzato definitivamente della seconda in classifica Bordeaux, ipotecando il settimo scudetto di fila.

A difesa dei girondini si può dire che il 4-2 finale è un risultato bugiardo, visti i valori in campo. Parte veloce il Lione con una doppietta di Bodmer in 24 minuti che avrebbe steso chiunque, ma non gli uomini di Blanc che, con Wendel, si sono rifatti sotto quasi subito. E la gara resta aperta anche sul terzo gol della capolista firmato da Benzema, riavvicinato dopo soli dieci minuti da Cavenaghi. E’ solo Keita che al quarto minuto di recupero chiude definitivamente partita e campionato. Ora i 6 punti di vantaggio sulla seconda, senza il pensiero della Champions, sembrano impossibili da recuperare.

Ligue 1: il Bordeaux molla e il Lione prova a scappare

Riprende il tentativo di fuga del Lione. Dopo 6 anni di noia nel campionato francese, si rivede un pò di incertezza per la vittoria dello scudetto. A dir la verità questo distacco era già piuttosto preannunciato, dato che il -1 della scorsa settimana sembrava più un’utopia da mantenere, che realtà.

Il Lione svolge al meglio il suo “allenamento” in casa contro l’ultima in classifica Metz, che oramai alza bandiera bianca al campionato (18 punti dalla salvezza sono davvero tanti). E’ vero che affrontava la capolista, ma dati i numerosi impegni dell’Olympique Lyonnaise (Lille, Manchester in coppa e Bordeaux in una settimana), si poteva perlomeno tentare di fare il colpaccio, date le numerose assenze.
Ma per vincere la partita è bastato un frustrato Fred, alla sua terza partita da titolare, un pò poco per un nazionale verdeoro, che già dopo 10 minuti mette tutti a tacere. 2-0 il risultato finale, che non lascia capire se il Metz ha almeno provato a giocarsela, oppure è stato il Lione che non ha voluto infierire su un avversario evidentemente di categoria inferiore.

Da Banega a Giovani: i talenti da tenere d’occhio

C’era un tempo in cui i ragazzini venivano lasciati crescere tranquillamente nei vivai, dove erano coccolati ed aiutati ad entrare gradualmente nel calcio che conta. Non ci sono più quei tempi e non c’è più quel calcio: ora contano i milioni investiti e l’abilità degli osservatori nell’individuare i baby-talenti.

Proviamo a fare delle previsioni sui nomi che esploderanno da qui a qualche tempo, tralasciando Pato, di cui si è abbondantemente parlato nell’ultima settimana, e gli ormai consacrati Messi e Benzema.
Partiamo da nomi già noti al grande pubblico perché già apparsi sui palcoscenici internazionali con le proprie squadre di club o con la maglia della Nazionale.

Non ci sono dubbi sul futuro stellare che attende gli eroi dell’Argentina Under 20, a partire da Ever Banega, passato di recente dal Boca Juniors al Valencia per 18 milioni di euro, lasciando a bocca asciutta diversi club europei che gli davano la caccia (Milan e Fiorentina compresi). A fargli compagnia in terra spagnola, Sergio Aguero, miglior giocatore dei Mondiali Under 20 dello scorso anno ed acquistato dall’Atletico Madrid per 23 milioni di euro. Venti anni non ancora compiuti e già 9 gol nella Liga quest’anno, per un calciatore di cui sentiremo molto parlare nel prossimo futuro. A completare a lista dei giovani talenti argentini, il centrocampista Angel Di Maria, che ha preferito il Portogallo, sponda Benfica.

Karim Benzema: il nuovo Zidane

I paragoni si sprecano, ma sembrano non sfiorarlo nella sua modestia. Il suo idolo è da sempre Ronaldo, da cui ha ripreso il modo di esultare, allargando le braccia; dicono che