Liga: continua la favola del Levante

Da quanti anni non capitava di aprire la classifica della Liga dopo 6 giornate e vedere in vetta alla classifica un nome diverso da Barcellona o Real Madrid? Probabilmente i nostri lettori più giovani non conosceranno la risposta, ma in ogni caso eccoci qui, con una classifica che vede, come sempre, il Barça al primo posto, ma non da solo. A fargli compagnia a 14 punti c’è il sorprendente Levante, squadra piccola e sempre abituata a viaggiare tra Serie A e B, che oggi si ritrova con un punto in più del Real Madrid.

Certo, è vero che siamo ancora all’inizio del campionato, ma andare a vincere 0-1 sul campo del Betis è un ottimo segnale, specialmente quando anche le big di Spagna faticano. Lo dimostra il Barcellona che, seppure senza correre grandi rischi e dominando la partita, porta a casa la vittoria contro lo Sporting Gijon grazie ad una sola rete, quella di Adriano che ribatte in rete un pallone che aveva colpito il palo calciato da Xavi.

Champions League: suicidi (sportivi) per Manchester United e Lille

Se nelle scuole calcio si dovesse insegnare la tenuta psicologica di una partita, le gare da prendere come esempio sono Manchester United-Basilea e Lille-Trabzonspor di Champions League di ieri sera. Trattasi infatti di due veri e propri suicidi sportivi in piena regola, che avranno fatto arrabbiare, e di molto, i rispettivi allenatori.

La gara più incredibile infatti è quella dell’Old Trafford, dove la vittoria sembrava scontata per i padroni di casa. Lo diventa ancor di più dopo appena 17 minuti, il tempo per il giovane e talentuoso Welbeck di infilare due volte il portiere avversario e far credere al pubblico di avere già i tre punti in tasca. Gli svizzeri infatti non sembrano esserci in campo, si affacciano poco dalle parti di De Gea, e quando lo fanno sbagliano gol facili. Ma nella ripresa tutto cambia.

Mourinho: “Kakà è un mio giocatore”

 Inizia finalmente la prima giornata di Liga, e con lei iniziano anche le conferenze stampa di Josè Mourinho. Dello Special One si può dire tutto, tranne che le sue dichiarazioni siano banali.  Anche oggi ha risposto alle domande dei giornalisti,  a partire dal mercato (soprattutto in uscita) del Real. Ecco le sue parole su Kakà, dopo le voci su un suo possibile trasferimento:

Kakà è’ un mio giocatore e non ha mai saltato un allenamento. Per mia scelta ha giocato poco nei primi due match ufficiali della stagione ma nel precampionato ha avuto tantissimo spazio, quindi non ci sono problemi

Più duro invece con altri giocatori della rosa, che evidentemente non rientrano nei piani del tecnico di Setubal:

 Per Diarra, Drenthe, Gago e Pedro Leon non sono preoccupato, di loro si sta occupando Zidane. Hanno ancora cinque giorni di tempo per trovarsi una sistemazione.

Milan: Berlusconi ammette le mani su Aquilani e Kakà

Probabilmente arriverà solo uno dei due, non fosse altro perché i soldi e i posti nello spogliatoio sono limitati, ma Berlusconi, nella serata di ieri, ha aperto ad un arrivo importante per il suo Milan, una squadra che finora, ad esclusione di due parametri zero presi a fine campionato scorso, non ha ingaggiato nessuno.

Il più probabile è Alberto Aquilani che per il presidente “è un giocatore da Milan”. Per il suo cartellino il Liverpool vorrebbe 6 milioni, Galliani ha proposto il prestito semplice. La trattativa potrebbe essere lunga, ma quando uno come Berlusconi dice

Alberto Aquilani è un giocatore interessante e di lui ho già parlato sia con Allegri che con Galliani

vuol dire che qualcosa si è mosso. Ma è su Kakà che ci sono maggiori attese.

Milan, ma Kakà arriva o no?

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Ieri la matassa di Kakà potrebbe essere stata sbrogliata grazie ad un incontro, avvenuto in quel di Pechino, tra Galliani e Florentino Perez, visto che anche il Real Madrid è in Cina per la sua tourneè. Il Milan si riprenderebbe volentieri l’ex Pallone d’oro, ma non ha molti soldi da spendere sul mercato, e così, dopo che i blancos avevano rifiutato l’offerta del prestito, ora Perez ha proposto la cessione low-cost.

Il brasiliano pare sia diventato un problema per la società. Non piace a Mourinho, è fisicamente instabile, le sue prestazioni sono ben al di sotto delle aspettative, e soprattutto toglie molti fondi alle casse societarie visto che prende 11 milioni netti all’anno. Per questo Perez ha chiesto a Galliani una “cifra simbolica” per il costo del cartellino, basta che tolga questa zavorra dalle casse spagnole.

Milan: Mister X sarà Schweinsteiger, Fabregas o…nessuno?

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Il rischio è che di fronte a tante belle parole e nomi altisonanti, alla fine il famoso Mister X per la fascia sinistra del Milan non arrivi mai. Dopotutto non può andar sempre bene come per Ibra e Robinho lo scorso anno, presi a prezzi stracciati. I nomi che si fanno in quest’estate sono molto pesanti, ma soprattutto hanno mercato, a differenza dei due attaccanti 365 giorni fa.

E così dopo aver praticamente bruciato Hamsik e Ganso, e dopo aver lasciato in stand-by Kakà e Montolivo, ora ci si concentra su Fabregas e Schweinsteiger. E’ il tedesco l’uomo più seguito da Galliani che presto potrà vedere in campo proprio contro il suo Milan nella Audi Cup.

Milan: El Shaarawy si presenta

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Lo hanno paragonato a Kakà, forse un po’ troppo precocemente, ma sicuramente Stephan El Shaarawy, italiano di origini egiziane di appena 18 anni, ha un gran futuro davanti a sé. Cresta alla Hamsik (che ha dichiarato di non voler tagliare nemmeno se glielo chiedesse Berlusconi), il fantasista che quest’anno ha contribuito all’annata spettacolare del Padova è stato presentato ieri dal Milan, che ha acquistato la metà del cartellino dal Genoa.

Il suo mito è proprio Kakà, e Galliani si è un po’ spinto oltre, contro il suo solito “equilibrismo”, affermando che, siccome per ora il brasiliano non torna al Milan, dovrà essere lui a prendere il suo posto. L’accoglienza a Milano è comunque delle più calorose, considerando che è appena maggiorenne, e pare che persino i medici che lo hanno sottoposto alle visite di rito lo abbiano trovato in gran forma, con delle movenze in “stile Milan”.

Real Madrid, primo obiettivo di mercato: vendere Kakà

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Altro che conferma, Mourinho torna “al vecchio”, e cioè mette la valigia in mano a Kakà. I troppi infortuni del brasiliano hanno portato il Real Madrid ad una decisione: non vale la pena pagare un calciatore 13 milioni all’anno per fargli disputare 10 partite, così meglio cederlo. Ma a chi?

Ad annunciare la cessione è Marca, il quotidiano che forse più di tutti è vicino al Real Madrid, il che vale un po’ come un timbro ufficiale. Ma la destinazione del brasiliano resta un mistero persino per le talpe in casa blanca. Il presidente Perez, dopo averlo pagato 67 milioni di euro, di certo non vuol perdere troppi soldi dal suo investimento, e così pare interessato a trattare da un prezzo di partenza di 30 milioni.

Palermo: Pastore al Real, ma parte Kakà

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Ormai ha ceduto, Maurizio Zamparini ha ammesso di non nutrire più grandi speranze di trattenere Pastore. Anche se ieri il suo procuratore ha smentito le parole del suo assistito, che aveva dichiarato di voler lasciare Palermo, ormai il presidente rosanero non pensa più a trattenere il suo talento, ma a guadagnarci quanto più possibile. Così oggi arriva la dichiarazione che mette in subbuglio il mercato europeo:

Può prenderlo il Real Madrid se va via Kakà.

Si sa che il brasiliano non è mai andato a genio né a Mourinho né alla tifoseria, ma lo Special One ha dichiarato di volerlo trattenere anche quest’anno. Ma oltre a stimare molto Pastore, Mou ha un altro sogno nel cassetto, Maicon, e così sono in molti a credere che presto offrirà Kakà all’Inter per il difensore.

Milan: rinnovi per Thiago Silva, Van Bommel e Roma, Pirlo alla Juve

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Ieri vi avevamo parlato della possibilità di un addio di Seedorf. Ma lui non è l’unico senatore che rischia di partire. Se la situazione dell’olandese è quella più intricata, le altre sono già piuttosto chiare. Nella giornata di martedì infatti sono iniziati i colloqui per i rinnovi contrattuali che proseguiranno fino a giovedì, ed ecco cosa ne è risultato.

Sono stati prolungati i contratti di Flavio Roma e Van Bommel (per un anno) e di Thiago Silva (per 5), l’unico ad ottenere un rinnovo lungo in quanto molto più giovane dei suoi compagni, e per questo la società non vuol perderlo. Ma c’è stato anche l’incontro con lo staff di Pirlo, e Galliani è stato chiaro: non arriveremo mai ai 4 milioni a stagione offerti dalla Juve.

Liga: il Real chiama con 6 reti, il Barça risponde con 2

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Festa solo rimandata per il Barcellona che ora ha altri 3 matchpoint per chiudere il discorso Liga. Prova a mettergli un po’ di pressione il Real Madrid che, quando non incontra grandi club, fa sempre la parte del leone. Nell’anticipo del sabato Mourinho schiera una formazione molto offensiva contro il Siviglia e lascia carta bianca a Cristiano Ronaldo che lo ripaga con 4 gol. In rete va anche Kakà, ed il Siviglia è schiacciato 2-6.

Ma i blaugrana non sono tipi che si lasciano spaventare, e nonostante dovessero affrontare un derby, la serenità è sempre la stessa. Un gol per tempo (Iniesta e Piquè), e l’Espanyol è liquidato. Rimangono 8 punti tra i campioni di Spagna ed il Real, e mercoledì prossimo, nel turno infrasettimanale, basterà un pareggio per festeggiare la conferma del titolo.