Liga: il Barça cade ancora e il Real è a solo -4

Raul non si ferma, il Real nemmeno, soprattutto ora che il Barcellona si è sgonfiato. Si riapre incredibilmente la Liga spagnola, dopo che il Barça è stato a +12 dalle inseguitrici per quasi tutto il campionato. Un pareggio e due sconfitte sono stati i risultati delle ultime tre gare della squadra di Guardiola, che forse distratta dalla Champions, ma soprattutto convinta di aver già vinto il campionato, si è improvvisamente spenta, crollando fino al +4 dal Real Madrid.

Certo, una gara come quelle di questa domenica tra l’altro, era davvero impensabile.  Avanti per 0-2 in casa dell’Atletico Madrid dopo mezz’ora (uno-due micidiale firmato Henry-Messi), avrebbe spezzato le gambe a qualsiasi squadra. Ma non all’Atletico, forte di un formidabile Forlan che accorcia subito le distanze. Il pareggio di Aguero arriva in apertura di ripresa, e da quel punto in poi tutto può succedere. Ancora Henry e ancora Forlan fissano il punteggio sul 3-3, fino al novantesimo, quando un errore incredibile di Puyol apre la strada al Kun Aguero che si ritrova a tu per tu con Valdes e lo trafigge. Finisce 4-3 e i blaugrana cominciano seriamente a preoccuparsi.

Liga: grande rimonta di Villareal e Barcellona

Quando il Barça gioca male, 9 volte su 10 vince. Quando sta bene, si potrebbe anche non scendere proprio in campo. I blaugrana, con tutte le stelle a disposizione, incontrava l’ultima in classifica Osasuna. Una gara molto facile, ma che si rivela più insidiosa del previsto. Gli avversari decidono di non darsi per vinti dall’inizio, e vanno anche vicini all’impresa, dato che fino a 10 minuti dalla fine vincevano 2-1.

Ma prima Xavi, e poi la firma immancabile di Messi consegnano la vittoria numero 15 su 18 incontri a Guardiola, nonchè il distacco invariato dal Real che rimane il solito abisso di 12 punti. E a poco serve che i blancos ritornino a giocare come sanno, e a convincere di essere ancora galattici. Se il Barça non rallenta c’è poco da fare. Intanto Ramos conquista la terza vittoria di fila sulla panchina blanca grazie alla rete lampo di Robben che decide la gara già dopo 3 minuti. Una volta passati in vantaggio contro un avversario di gran lunga inferiore, il Maiorca, Raul e compagni fanno solo accademia e vanno in gol altre due volte senza creare imbarazzi a Casillas.

Liga: Barça troppo più forte del Real, il primato è irraggiungibile

In questo weekend non c’è stato soltanto Juve-Milan come big match, ma c’era anche un Barcellona-Real Madrid da brividi. I blaugrana erano chiamati a confermare il loro ottimo momento, il Real a tentare di ridurre lo svantaggio dagli eterni rivali, e soprattutto a regalare la prima vittoria a Juande Ramos. Ci mette molta buona volontà il Real, ma la terza sconfitta di fila è inevitabile, troppo forte questo Barça, e i punti di distacco ormai sono 12, un abisso.

Peccato perchè i blancos non erano partiti male. Faceva un pò impressione vedere il Real Madrid giocare con il catenaccio. Solo Guti in avanti, in 10 dietro la linea della palla, interventi duri su Messi ed Henry e ripartenze in contropiede. E dire che all’inizio sembrava anche funzionare questa tattica. Il Barcellona praticamente non si è mai reso pericoloso nel primo tempo, e anzi in contropiede quasi quasi il Real sfiorava anche il vantaggio.

Champions League: rischiano le inglesi, il Manchester si salva per miracolo e l’Arsenal arriva secondo

Nell’ultima giornata di Champions League già si conoscevano le squadre qualificate, restava solo da vedere come potevano essere fatti gli accoppiamenti. E come al solito nel calcio, non può mancare la sorpresa. Stavolta questa si chiama Arsenal, che disputava una partita piuttosto semplice contro il Porto, contro cui bastava un pareggio per ottenere il primo posto nel girone, ed invece è arrivata una sonante sconfitta.

Forse un pò di sufficienza, o forse la consapevolezza di essere più forti, ma prima Bruno Alves e poi un gran gol di Lopez stendono gli inglesi che chiudono al secondo posto e adesso rischiano di sfidare sin da subito qualche grande squadra. Nello stesso girone la Dinamo Kiev conferma il suo terzo posto battendo il Fenerbache 1-0.

Real, Ramos al posto di Schuster

Salta la prima panchina eccellente nel panorama europeo. Non che per noi sia una novità assoluta, visto che se ne parla da settimane, ma pensavamo che il buon Bernd Schuster riuscisse a sopravvivere almeno qualche altro giorno alla guida del Real. E invece ecco la decisione improvvisa: via il tedesco e spazio a Juande Ramos per tentare di salvare il salvabile in una stagione nata sotto una cattiva stella.

Se proprio esonero doveva essere, era più logico anticiparlo a qualche tempo fa, quando la squadra era stata estromessa dalla Coppa del Re. E invece in quel momento un summit della società aveva dato fiducia al tecnico tedesco, seppure “a tempo”, in attesa che il momentaccio passasse senza lasciare troppe vittime sulla sua strada.

Domenica invece è arrivata la sconfitta interna con il Siviglia, ma più che i tre punti persi, quello che ha influito sulla decisione dei vertici del Real è stata l’arrendevolezza dell’allenatore.

Il Real torna sul mercato e guarda all’Italia

Soltanto 24 ore fa vi raccontavamo del grave infortunio a Ruud Van Nistelrooy che lo costringerà a chiudere già da ora il suo campionato. A distanza di poco tempo la dirigenza blanca ha sguinzagliato i suoi osservatori per cercare un sostituto, ma non solo.

Infatti oltre al problema della punta, il Real ha anche il problema dell’allenatore. Già dimenticato lo scudetto vinto la scorsa stagione, Schuster viene rimesso sulla graticola (e forse non ci era mai sceso) dopo le ultime balbettanti prestazioni in campionato, in cui si è salvato sempre per il rotto della cuffia, ma soprattutto dopo le due sconfitte patite contro la Juventus in Champions.

Premier League: Liverpool al settimo cielo, strepitoso Hull City

Nel weekend di Premier ne succedono di tutti i colori. Prima di tutto il Chelsea viene sconfitto in casa e perde l’imbattibilità tra le mura amiche dopo 4 anni. Di questa gara vi abbiamo già raccontato ieri. Ciò che invece ancora non vi avevamo raccontato sono i 3 gol che l’eccezionale Hull City ha rifilato al povero WBA, che sembrava uscito dalla crisi. Con questo 0-3 l’Hull aggancia al secondo posto niente di meno che lo stesso Chelsea, ed entrambe vedono il Liverpool prendere il volo, a tre punti dalle inseguitrici.

I campioni in carica invece si fanno fermare ancora una volta in trasferta, tra l’altro dall’Everton, che quest’anno non è di certo la squadra più temibile del campionato. Cristiano Ronaldo sbaglia l’impossibile, e ha sulla coscienza i due punti persi dalla sua squadra, che ancora una volta manca l’aggancio all’Europa.

Il Tottenham perde 50 chili: la cura Ramos funziona!

Sette chili in sette giorni! Era quello che promettevano Pozzetto e Verdone nell’omonimo film di qualche anno fa, costringendo i malcapitati “aspiranti magri” a rinunce esagerate dal punto di vista alimentare, tanto da procurargli mancamenti e malori. Ma per dimagrire, come insegnano i nutrizionisti, non c’è bisogno di rinunciare a tutto, basta togliere dalla tavola tutti quegli alimenti che non sono utili al fabbisogno dell’individuo e che, anzi, provocano aumenti di grasso e ciccia.

Cosa c’entra tutto ciò con il pianeta calcio? Ebbene, in ogni squadra che si rispetti c’è un esperto di dieta ed alimentazione, che ha il compito preciso di consigliare agli atleti quali cibi assumere e quali no, per una forma fisica ottimale.

C’è poi chi non si limita a consigliare, ma impone ai calciatori un vero e proprio regime alimentare da seguire alla lettera, pena l’esclusione dalla squadra! E’ il caso di Juande Ramos, allenatore del Tottenham, che appena arrivato a Londra, nel mese di ottobre, non si è limitato a valutare il valore dei giocatori sul campo, ma li ha messi sulla bilancia, per verificarne il peso.

Arsenal e Liverpool ridimensionate: Milan ed Inter ci credono!

21 dicembre 2007: sorteggi per gli ottavi di Champions League, con un’urna che non è stata affatto benevola nei confronti delle squadre italiane, costrette ad affrontare impegni proibitivi per superare il turno. “Peggio di così non poteva andare!” titolavano i giornali all’indomani degli abbinamenti e già si immaginava battaglia dura per le nostre compagini che si ritrovavano a dover affrontare squadre che nei loro campionati stavano macinando punti e bel gioco.

Ora, a poco più di un mese dai confronti che stabiliranno l’accesso ai quarti, la situazione è nettamente cambiata, soprattutto per le due inglesi, Arsenal e Liverpool, prossime avversarie rispettivamente di Milan ed Inter.

I Gunners prima di Natale erano primi in classifica nella Premier League, semifinalisti nella Carling Cup e, dettaglio da non sottovalutare, erano giunti alla fine del girone eliminatorio di Champions in assoluta scioltezza, avendo conquistato il passaggio del turno dopo appena quattro gare. Ora sono ancora primi in campionato (insieme al Manchester con 54 punti), ma quello che impressiona in modo negativo è lo schiaffo riportato dal doppio confronto con i rivali storici del Tottenham in Carling Cup. 1-1 nell’andata in casa dell’Arsenal ed un retour-match che prometteva spettacolo e dura battaglia.