Blatter contro i rigori che decidono qualificazioni o in certi casi assegnano coppe, come la Champions League 2012 vinta dal Chelsea, se non si è arrivati a un vincitore dopo i 90 minuti regolamentari più i 30 giri di orologio extra stabiliti dai tempi supplementari. Il presidente della FIFA è intervenuto a Budapest al 62/o congresso dell’organizzazione calcistica mondiale, ribadendo il suo personale odio contro quella che viene spesso definita una lotteria ingiusta e non equa. Per questo si stanno valutando soluzioni alternative per evitare che trofei importantissimi vengano assegnati da dieci, o più, tiri dal dischetto.
Joseph Blatter
Juve, Blatter: “Complimenti per i 28 scudetti”
Il presidente della FIFA, Joseph Blatter, si è congratulato oggi con la Juventus per la conquista dello scudetto certificata nell’ultima giornata di campionato. Tutto normale se non fosse che Blatter ha voluto precisare un particolare nel dettaglio nella lettera inviata al presidente Andrea Agnelli: gli scudetti sono 28. Nessuna polemica si intenda, ma una precisione forse non necessaria che di certo non farà piacere al popolo bianconero, il quale continua a gridare al mondo che quello conquistato domenica scorsa è il trentesimo titolo nella storia della Juve.
Razzismo nel calcio, Redknapp: “Blatter? Un idiota fuori dalla realtà”
Non si placano le polemiche sull’ormai famosa frase di Joseph Blatter “nel calcio non c’è razzismo”. Oggi, nonostante abbia ritrattato in ritardo ed in modo poco convincente, si è scagliato contro di lui Harry Redknapp, allenatore del Tottenham e futuro ct della nazionale inglese che al 99% sostituirà Capello dopo l’Europeo. Alla domanda dei giornalisti su cosa pensava delle parole del numero uno della FIFA, la sua risposta è stata:
Sicuramente quello che ha detto è idiota ed è chiaramente fuori dalla realtà.
Razzismo nel calcio, tutti contro Blatter
Uno che di polemiche se ne intende, il presidente Fifa Joseph Blatter, ne ha aperta un’altra destinata a far parlare molto, forse anche troppo, nelle prossime settimane. Dopo anni di battaglie, portate avanti a tutto dire più dalla Uefa che dalla Fifa, contro il fenomeno del razzismo, dopo i milioni spesi per le campagne pubblicitarie e i tanti sforzi dell’esecutivo guidato da Michel Platini, sono bastati pochi secondi per distruggere tutto, il tempo per il numero uno del calcio mondiale di pronunciare poche parole:
Il razzismo nel calcio non esiste.
Apriti cielo. Il riferimento di Blatter è ad una polemica che sta coinvolgendo in questo periodo John Terry per presunte frasi razziste rivolte durante una partita di Premier League ad un avversario, “risolte” a suo dire da Blatter con una normale stretta di mano.
Mondiale 2022: gare a gennaio e strutture non adeguate, il caso Qatar manda in tilt la Fifa
Le accuse sui “petroldollari” che avrebbero comprato la candidatura del Qatar si fanno sempre più insistenti, e nonostante le dure opposizioni dei vertici Fifa, dopo appena due settimane dell’assegnazione del Mondiale 2022 alla nazione araba, già molti dubbi e perplessità cominciano a sollevarsi.
Il primo, più ovvio, è il clima. I Mondiali da sempre si sono disputati tra giugno e luglio. Ma nel deserto arabo c’è il rischio di giocare partite a 45 gradi all’ombra, con un picco di spreco energetico immenso se si pensa all’aria condizionata che ci vorrà per sostenere le milioni di persone che si recheranno nella nazione. La proposta è stata avanzata inizialmente da Beckenbauer, poi è stata avvallata da Platini, ed ora pare che anche Blatter ci stia pensando: spostare il campionato del mondo a gennaio.
Blatter: “eliminiamo i pareggi al Mondiale”
Joseph Blatter ormai ha raggiunto una certa età, e come tutte le persone non più giovanissime, rimpiange il passato. Anche se il passato non è poi tutto rose e fiori. Negli anni ’90 fu introdotto il golden gol, sistema per cui, durante i tempi supplementari, il primo che segna vince, senza la possibilità di pareggiare da parte degli avversari.
Questo provvedimento, introdotto per fare in modo che le squadre attaccassero di più durante l’extra time, ottenne l’effetto contrario, e cioè che le squadre si chiudevano ancor di più per evitare di subire reti, e non di farle. Per questo dopo pochissimi anni fu sostituito dal silver gol, e poi eliminato del tutto nel 2004.
La Nigeria si autoesclude dalle competizioni mondiali, ultimatum Fifa
La Fifa non ha mai voluto interferenze nel calcio da parte della politica, ma stavolta si sta per passare dalla diplomazia allo scontro aperto. Tutto è nato dalla decisione del Presidente della Repubblica nigeriano, Goodluck Ebele Jonathan, di sospendere per due anni la sua nazionale da qualsiasi competizione, amichevoli comprese, per riorganizzarla dopo il flop dell’ultimo Mondiale e farla tornare più forte di prima per la prossima coppa d’Africa.
Un flop nemmeno tanto terribile, visto che la nazionale di Lagerback ha perso contro l’Argentina (e ci sta), immeritatamente contro la Grecia, dopo una partita dominata e rovinata da un’espulsione, e pareggiato contro la Corea del Sud una gara che meritava di vincere. Eppure al Presidente questa uscita prematura non è andata giù, ed ha deciso di ritirare la sua squadra, mandando su tutte le furie la Fifa.
Blatter: “Sì alla moviola in campo, ma solo per i gol fantasma”
Fa un passo indietro Joseph Blatter dopo le polemiche scaturite dagli errori degli arbitri in Germania-Inghilterra e Argentina-Messico, e dopo la sua uscita di due giorni fa in cui si
Mondiali 2010: Sudafrica a rischio, ecco perchè
Vicenda Cristiano Ronaldo, Blatter tifa Real
Eduardo: “Non ho mai perdonato Taylor”
Ne sa qualcosa Eduardo, giocatore dell’Arsenal che 13 giorni fa ha subito la rottura di mezza gamba a causa dell’intervento assassino di Taylor che non ci ha pensato su due volte ad entrargli a piedi uniti sullo stinco.
I dettagli sono noti più o meno a tutti, e non voglio soffermarmici più di tanto.
Vorrei piuttosto porre l’attenzione sul secondo tipo di fallo, quello psicologico, che è più cattivo perchè sicuramente intenzionale. E anche questo secondo fallo lo ha compiuto il difensore del Birmingham, che oltre al danno, ha voluto rifilare al povero attaccante croato anche la beffa.