Champions League quarti di finale andata: Messi-Henry-Eto’o piegano il Bayern. Liverpool, batosta dal Chelsea


Barcellona-Bayern Monaco 4-0
Liverpool-Chelsea 1-3

Barcellona-Bayern Monaco: dopo l’abbuffata di pareggi di ieri, giorno in cui le due inglesi sono state fermate da Porto e Villareal, la serata di Champions si trasferisce in Spagna dove i fantastici blaugrana, dati da molti quali vincitori finali della competizione, affrontano un Bayern in crisi di risultati ma reduce dalla scorpacciata di reti nella gara di ottavi contro lo Sporting Lisbona (12 gol tra la gara di andata e quella di ritorno). Messi, Henry ed Eto’o contro lo spauracchio rappresentato da Toni e Ribery.

Liga: il Barça cade ancora e il Real è a solo -4

Raul non si ferma, il Real nemmeno, soprattutto ora che il Barcellona si è sgonfiato. Si riapre incredibilmente la Liga spagnola, dopo che il Barça è stato a +12 dalle inseguitrici per quasi tutto il campionato. Un pareggio e due sconfitte sono stati i risultati delle ultime tre gare della squadra di Guardiola, che forse distratta dalla Champions, ma soprattutto convinta di aver già vinto il campionato, si è improvvisamente spenta, crollando fino al +4 dal Real Madrid.

Certo, una gara come quelle di questa domenica tra l’altro, era davvero impensabile.  Avanti per 0-2 in casa dell’Atletico Madrid dopo mezz’ora (uno-due micidiale firmato Henry-Messi), avrebbe spezzato le gambe a qualsiasi squadra. Ma non all’Atletico, forte di un formidabile Forlan che accorcia subito le distanze. Il pareggio di Aguero arriva in apertura di ripresa, e da quel punto in poi tutto può succedere. Ancora Henry e ancora Forlan fissano il punteggio sul 3-3, fino al novantesimo, quando un errore incredibile di Puyol apre la strada al Kun Aguero che si ritrova a tu per tu con Valdes e lo trafigge. Finisce 4-3 e i blaugrana cominciano seriamente a preoccuparsi.

Liga: si ferma il treno Barça, ora il Real è a -10

Un’altra giornata memorabile si è conclusa nella Liga spagnola. In questa giornata si potranno registrare il record di Raul, che con la rete che ha sbloccato la partita contro il Gijon diventa il calciatore della squadra blanca ad aver segnato più reti nella storia. Dall’altra parte invece c’è Samuel Eto’o, che con la rete su rigore contro il Betis mette a segno il suo gol numero 100 con la maglia blaugrana.

Eppure non sono tutte e due le squadre ad esultare oggi. A farlo è soltanto il Real Madrid, che strapazza il povero Gijon 4-0, nonostante le mille assenze nella squadra più sfortunata d’Europa. Meno male che c’è il solito Raul che aggiusta le cose, e che contro non c’è stata alcuna resistenza. Ma soprattutto meno male, almeno per lo spettacolo, che 24 ore prima il Barça abbia pareggiato.

Liga: un super-Rossi è l’unica novità di giornata

Siamo sempre alle solite. Il Real che vince con uno striminzito 1-0, il Barcellona che stravince e gioca come se davanti avesse una squadra di serie C. La Liga spagnola è tutta qui, già conclusa nel 2008, che si trasforma in una passerella per gli uomini di Guardiola nel 2009.

Le vittorie consecutive dei blaugrana, con il 3-1 rifilato al Gijon, diventano 10, e meno male che volevano mandare Eto’o a giocare in Uzbekistan. Il camerunense mette la sua firma su questa vittoria con due reti e rinforza la sua leadership in vetta alla classifica cannonieri con 21 gol.

Liga: grande rimonta di Villareal e Barcellona

Quando il Barça gioca male, 9 volte su 10 vince. Quando sta bene, si potrebbe anche non scendere proprio in campo. I blaugrana, con tutte le stelle a disposizione, incontrava l’ultima in classifica Osasuna. Una gara molto facile, ma che si rivela più insidiosa del previsto. Gli avversari decidono di non darsi per vinti dall’inizio, e vanno anche vicini all’impresa, dato che fino a 10 minuti dalla fine vincevano 2-1.

Ma prima Xavi, e poi la firma immancabile di Messi consegnano la vittoria numero 15 su 18 incontri a Guardiola, nonchè il distacco invariato dal Real che rimane il solito abisso di 12 punti. E a poco serve che i blancos ritornino a giocare come sanno, e a convincere di essere ancora galattici. Se il Barça non rallenta c’è poco da fare. Intanto Ramos conquista la terza vittoria di fila sulla panchina blanca grazie alla rete lampo di Robben che decide la gara già dopo 3 minuti. Una volta passati in vantaggio contro un avversario di gran lunga inferiore, il Maiorca, Raul e compagni fanno solo accademia e vanno in gol altre due volte senza creare imbarazzi a Casillas.

Non solo Adriano, sono tanti i calciatori ribelli

Ultimamente c’è la moda di tenere gli occhi addosso all’Imperatore interista. Ogni cosa che fa, ogni frase che dice, viene subito rimarcata ed amplificata in tutto il mondo. Ma guardandoci intorno possiamo vedere che di casi come lui ce ne sono tanti. In Italia e all’estero.

Il più clamoroso, ma anche quello passato maggiormente sotto silenzio, è stato quello di Messi. L’argentino è la stella del Barcellona, e per questo motivo i tifosi gli hanno perdonato il ritardo nel ritorno da Buenos Aires. Tutti i tifosi, tranne Guardiola. Anzi, se vogliamo il caso di Messi è anche più grave di quello di Adriano, perché il Barça, a differenza dell’Inter, aveva una partita di campionato domenica scorsa. Partita a cui la Pulce non ha potuto partecipare perché spedito direttamente in tribuna dal suo allenatore.

Liga: il Real rientra in zona Champions

Tutti gli occhi erano per i due debuttanti, e su uno in particolare. Stiamo parlando del rivoluzionato Real Madrid, che vedeva esordire dal primo minuti i due nuovi arrivi Diarra e Huntelaar. Tutti si aspettavano il gol dell’ex Ajax in una gara difficile contro il Villareal, ma alla fine a risolvere la partita è un altro debuttante atipico, Arijen Robben, che a Madrid c’era da prima, ma con tutti gli infortuni subiti si può considerare quasi nuovo.

Ed è proprio il migliore in campo e l’autore del gol che decide la partita. Una gara che avrebbero potuto vincere entrambe le squadre, ma che alla fine è il Real a portare a casa, rientrando nella zona che le compete, quella della Champions League. Peccato (per il Real) che anche il Barça 24 ore prima era riuscito a vincere la sua gara, e quindi i punti di distacco dalla vetta restano sempre 12, un obiettivo impossibile da raggiungere.

Liga: Barça campione d’inverno, e probabilmente anche di Spagna

Se in Italia ci lamentiamo che il campionato è già finito e si sa già chi l’ha vinto, in Spagna potrebbero anche chiudere qui il torneo della Liga. Dopo questa giornata i punti tra il Barcellona e la seconda in classifica sono 10, dite che c’è bisogno di continuare a giocare?

Se nell’Inter la fortuna la tira sempre fuori dalle difficoltà, nel Barça non c’è bisogno di questo. Un collettivo completo, un gioco di squadra condito con tante stelle, uno strapotere che non conosce limiti permettono alle inseguitrici di sperare soltanto nel secondo posto. Se poi pensiamo che il Siviglia, attuale seconda è stata battuta poche settimane fa 3-0 dalla squadra di Guardiola, possiamo comprendere i valori in campo.

Tutti vorrebbero diventare giocatori del Barça

Già giocare nel Barcellona significa guadagnare suon di quattrini. Contratti milionari, sponsor con i marchi più importanti del mondo, e premi partita piuttosto scontati, solo perchè vesti la maglia blaugrana. Eppure al presidente Laporta tutto ciò non basta e vuol dare di più. E siccome i calciatori non capiscono altro che i soldi, ecco che è pronto ancora una volta a riempirli d’oro: 34 milioni di euro da dividere tra 31 giocatori per i tre obiettivi stagionali.

Vincere per i blaugrana è una cosa semplice, e già i premi partita basterebbero a calmare le ambizioni di qualsiasi calciatore. E invece ora arriva un’incentivo in più che verrebbe assegnato anche se non si dovesse raggiungere l’ambita “tripletta” (scudetto, Champions e Coppa del Re), ma anche se la bacheca dovesse arricchirsi di un solo trofeo.

Calciomercato estero, tutti i colpi delle big d’Europa

Finora ci siamo occupati solo del calciomercato italiano. Ma non dimentichiamoci che siamo nel Continente più calciofilo del mondo, e quindi anche negli altri campionati ci sono centinaia di presidenti, procuratori, direttori sportivi ed osservatori che si stanno dando da fare per chiudere l’affare dell’anno.

Quello che ormai è sotto gli occhi di tutti è sempre la telenovela Cristiano Ronaldo. Il fenomeno di Madeira qualche giorno fa aveva dichiarato la sua ammirazione verso il Real Madrid, e anzi, forse si era spinto anche oltre, con la sua dichiarazione “io a Madrid? E’ probabile”.

Calciomercato impazzito: Inter su C. Ronaldo e Juve su Podolski

Il calciomercato sta per entrare nel vivo. Qualche colpo già è stato portato a termine, ma più che altro ciò è avvenuto tra la fine del campionato e l’inizio del mese di Giugno. Forse le attività si sono rallentate a causa degli Europei, ma intanto, dopo l’ingaggio di Zambrotta da parte del Milan, non è successo più nulla, e da allora è passato quasi un mese.

Ma non disperino gli appassionati di calciomercato, i colpacci arriveranno da un momento all’altro, anche se per adesso sono solo chiacchiere. Vediamo per ora le 4 big d’Italia cosa hanno intenzione di fare nel loro immediato futuro, che potrebbe cominciare a diventar caldo tra una settimana, alla fine del torneo.