Ramos si vede al Real Madrid ancora a lungo

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Legato al Real Madrid fino al 2013, il contratto di Sergio Ramos non è stato ancora prolungato. Giocatore chiave delle Merengues, il nazionale spagnolo alimenta giornalmente la rubrica di mercato di tanti media da diverse settimane.

Potrebbe partire per non rischiare di perderlo a parametro zero, e perché ci sarebbero dei dissapori con José Mourinho. Il condizionale è d’obbligo, perché ci sono tante voci ma nessuna certezza. Al Manchester United, al Chelsea o al Milan, Ramos terminerà la sua avventura lunga sei anni a Madrid?

Champions League: Chelsea e Real avanti, tutto secondo i piani

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Ci voleva un mostro sacro come Josè Mourinho per far passare gli ottavi di finale al Real Madrid. La bestia nera del Lione non riesce nell’impresa, anche perché vincere al Bernabeu dopo l’1-1 dell’andata sarebbe stato complicato. Ed invece la partita dei francesi dura poco più di mezz’ora, periodo in cui timidamente si fanno vedere in avanti. Poi Marcelo mette la freccia e sorpassa, ed il discorso qualificazione si può chiudere qui.

Il Real è messo in campo benissimo, Lisandro e Gourcuff girano a vuoto e non si vede come possano segnare la rete del pareggio. Così arrivano anche il secondo (Benzema) ed il terzo gol (Di Maria), e gli spagnoli, dopo 6 anni di delusioni, tornano a rendersi minacciosi nella massima competizione europea.

Il futuro di Mourinho è al Real Madrid

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Nell’istituzione Real Madrid c’è poco spazio per i sentimenti, o peggio per la pazienza. Soprattutto per quanto riguarda gli allenatori. Basta un dato per capirlo: negli ultimi vent’anni sulla panchina delle Merengues si sono succeduti la bellezza di ventitre allenatori diversi.

Insomma, pensare che a Madrid ci possa essere qualcuno che possa fare una carriera alla Ferguson è praticamente impossibile. Anche per uno degli allenatori più quotati del momento: José Mourinho.

Arrivato nella capitale spagnola l’estate scorsa, lo Special One è stato più volte dichiarato sul punto di partire ancora prima di aver completato il suo primo anno con i Blancos.

Mourinho tornerà in Inghilterra

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A lanciare il sasso è il Sun, che si dice certo che José Mourinho, a fine stagione, tornerà ad allenare in Inghilterra. Sono troppi i messaggi che l’ex tecnico dell’Inter lancia Oltremanica, campionato dove dice di aver trascorso 3 anni bellissimi e dove gli piace tutto, e dalle differenze che coglie, pare proprio che gli piaccia più dell’Italia.

I continui conflitti con la dirigenza del Real Madrid lo spingeranno quasi sicuramente lontano dalla Spagna (oltre al Barcellona, dove sicuramente rimarrà Guardiola, nessuno potrebbe permettersi il suo stipendio), e allora i club inglesi cominciano a fare i conti per vedere di ingaggiarlo.

Liga: anche senza titolari Barça e Real continuano a vincere

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Il Barcellona per la Champions imminente, il Real per cause di forza maggiore, visto l’infortunio di Cristiano Ronaldo, sono costrette a fare a meno di diversi pezzi importanti nell giornata della Liga numero 27. Ma siccome le altre squadre sono ben poca cosa rispetto alle rose delle due big, il risultato finale non cambia.

Nell’anticipo Messi non viene risparmiato, e lui pare non risentire della stanchezza dato che un suo show manda in rete Keita per il gol che deciderà la partita. A dire il vero Barcellona-Saragozza sarebbe potuta finire con un passivo molto pesante per gli ospiti, ma il loro portiere li tiene a galla e ai blaugrana va bene così.

La rivoluzione estiva in casa Real

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A ogni stagione il calciomercato del Real Madrid registra un gran numero di operazioni in entrata ed uscita. Quest’estate non sarà diversa, con numerosi giocatori a cui verrà “consigliato” di cambiare aria. Florentino Perez è ormai abituato a questo genere di operazione e si sta già preparando per tempo.

Secondo il quotidiano spagnolo Sport, la dirigenza dei Blancos avrebbe redatto una lista di otto giocatori, divisi in tre categorie destinati ad essere venduti. La prima riguarda un solo giocatore, Jerzy Dudek. Il portiere polacco, il cambio di Iker Casillas, ha un contratto in scadenza nel prossimo giugno e non verrà prolungato. A 37 anni, e con solamente 12 partite in quattro stagioni – principalmente in Coppa del Re -, non dovrà lasciare un gran ricordo nei tifosi della Casa Blanca.

Quale sarà l’allenatore della Roma nella prossima stagione?

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Il futuro di Vincenzo Montella si gioca nei prossimi dieci giorni. La Roma dovrà incontrare prima il Lecce, poi arriverà il ritorno di Champions League contro lo Shaktar Donetsk, ed infine il derby.

Un vero e proprio tour de force che ci dirà – con ogni probabilità – se l’aeroplanino sarà solo un traghettatore o qualcosa di più. In questo quadro, la partita con il Parma non ha rappresentato un buon segnale, perché ancora una volta la Roma ha accusato dei problemi di tenuta fisica – facendosi rimontare due reti in poco tempo.

Liga: il Real sotterra di gol il Malaga, al Barça basta Messi

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Il Real Madrid si traveste da Udinese, e contro il Malaga segna 7 gol nel posticipo della 26^ giornata, anticipata per dare un vantaggio ai club spagnoli impegnati nelle coppe europee. La gara, anticipata da un prepartita tutto pepe tra i due allenatori, viene praticamente consegnata da Pellegrini a Mourinho, dato che la sua squadra, dovendo affrontare la prossima settimana l’Osasuna in una sfida per la salvezza, lascia in panchina molti titolari per farli rifiatare, tanto non avrebbe avuto alcuna possibilità di vincere contro il Real.

Mourinho pare non interessarsi della manifesta superiorità dei suoi, e non gli chiede di andarci cauti, così in un’ora di gioco arrivano 7 gol (di cui tre di Cristiano Ronaldo), e ci si ferma solo perché il portoghese accusa un dolore di non si sa quale natura e lascia il campo anzitempo lasciando i suoi in 10 perché le sostituzioni erano già finite. Al Barcellona invece basta appena una rete, quella del solito Messi, che risolve una difficile gara contro il Valencia.

Mourinho, nel suo futuro la Roma?

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Le parole sibilline di ieri di Mourinho “se lascio Madrid vado in una big italiana o inglese” hanno destato un terremoto tra i media di mezz’Europa. Dunque si cominciano a sfogliare le margherite per vedere dove potrebbe andare. Secondo il Corriere dello Sport nel futuro dello Special One ci potrebbe essere un clamoroso ritorno in Serie A, ma alla Roma. Dopotutto pare che le alternative, ammesso che Mourinho non voglia esaudire il suo sogno di allenare il Portogallo, siano appena due: o i giallorossi o il Chelsea.

Italia: nel nostro Paese non potrebbe andare all’Inter perché Leonardo sta facendo molto bene ed ha avviato un progetto che a Moratti piace; al Milan Allegri sta facendo bene e alla Juve non potrebbe mai andare perché i tifosi nerazzurri non glielo permetterebbero mai. Considerando che Napoli, Lazio o Fiorentina non potrebbero mai permettersi il suo stipendio, rimane solo la Roma i cui nuovi proprietari americani potrebbero presentarsi al loro nuovo pubblico con un primo botto.

Mourinho contro Pallegrini: se il Real mi caccia torno in Italia

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Real Madrid-Malaga sembrerebbe una gara come tante altre, ma a renderla interessante è il confronto tra i due allenatori, Josè Mourinho, alla guida dei blancos, e Manuel Pellegrini ex allenatore delle merengues ed ora sulla panchina degli andalusi. A lanciare la sfida è stato proprio il tecnico spagnolo, che nei giorni scorsi si è permesso di mettere in discussione le capacità dello Special One, lanciandosi in un “vedremo quanti punti avrà il Real a fine stagione”. E volete che Mourinho sia rimasto insensibile alla provocazione?

Il secondo è il primo degli ultimi: non conta segnare 500 gol se non sei campione. Io non farò come Pellegrini: se il Real Madrid dovesse cacciarmi non finirei di certo al Malaga ma in una grande squadra, sia essa italiana o inglese.

Mourinho sbeffeggiato in Spagna, non lo sopportano più nemmeno i madridisti

Una volta José Mourinho veniva bersagliato dagli avversari perché faceva paura. Ora invece i suoi atteggiamenti hanno talmente stufato i media spagnoli, che è diventato una barzelletta. Lui è così, fa parlare sempre di sé, solo che in Spagna non sopportano chi si lamenta, ed anzi questo potrebbe costargli caro.

L’ultimo motivo di lamentela riguarda i giorni di riposo concessi al suo Real, troppo pochi visti gli impegni della squadra. Se fosse il primo motivo per cui lamentarsi, sarebbe passato, ma si tratta almeno della ventesima polemica che Mourinho è riuscito a tirar fuori dopo appena 8 mesi di madridismo. Il quotidiano As, vicinissimo alla casa blanca, le ha elencate tutte.

Liga: male Real, pari e altri due punti persi sul Barça

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Mourinho sarà anche un bravo stratega, ma ancora non ha capito come deve far giocare questo Real Madrid. O meglio, non ha capito chi far giocare di punta. Se infatti lascia fuori Benzema per far giocare Adebayor, come nella scorsa partita, va a finire che il togolese è impalpabile ed il francese entra e segna dopo due minuti; quando invece accade il contrario, è Benzema che gioca malissimo e l’ex Arsenal fa vedere le cose migliori con solo 20 minuti a disposizione.

A causa di questo rebus che non trova una soluzione, il Real Madrid lascia sul suo percorso altri due punti nei confronti del Barcellona, pareggiando 0-0 contro il Deportivo. La squadra di Lacoruna va molto male in campionato, ma quando affronta le big ogni tanto regala qualche sorpresa. E così va a finire che annulla il tridente blancos Kakà-Ronaldo-Benzema, e trema solo a causa del palo che Adebayor colpisce nel finale.

Mourinho deve risolvere il caso Ramos

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In pochi mesi José Mourinho è riuscito a dare la sua impronta al Real Madrid, non tanto sul piano del gioco, quanto nello spirito che i suoi giocatori hanno mostrato in campo. Per capirlo basta osservare la generosità con cui giocano De Maria e Marcelo, o ammirare il pronto adattamento di Mesut Özil nel suo nuovo ruolo.

Lo Special One però non può dormire sugli allori, perché ogni giorno si trova davanti nuovi problemi da risolvere: l’eccellenza del Barcellona, le divergenze d’opinione con certi dirigenti – soprattutto con Valdano – e infine alcune questioni che riguardano lo spogliatoio.