Terry scatenato, punta il dito contro le scorrettezze dei Reds

Liverpool-Chelsea non è finita al 90′ della gara di mercoledì. Il capitano dei Blues John Terry mancherà la prossima settimana per la gara di ritorno a causa dell’ammonizione rimediata nella prima gara di Anfield. L’evento incriminato è accaduto a metà della ripresa, quando dopo un fallo sul portiere avversario, Pepe Reina, l’arbitro aveva inizialmente fischiato una semplice punizione senza prendere provvedimenti. Dopo però le vibranti proteste dei Reds, il signor Bo Larsen ha deciso di ammonire Terry il quale, guarda caso, era diffidato.

Un episodio che ha fatto imbestialire i tifosi del Chelsea, ma soprattutto il diretto interessato, il quale ai microfoni dei giornalisti a fine gara non le ha mandate a dire:

Sono andato sul pallone come un calciatore deve fare. Ho parlato con Reina e mi ha detto che non era un intervento da cartellino giallo. Ma lui già sapeva che ero in diffida ed è stato onesto con me.

Evidentemente però non lo sono stati i suoi compagni. Questo episodio fa ancora più arrabbiare i Blues in quanto ricorda molto un evento analogo di un paio di anni fa, quando Xabi Alonso (guarda caso ancora un calciatore del Liverpool) fece ammonire su richiesta Eidur Gudjohnsen del Barcellona. Un’ammonizione che poi ebbe il suo peso nel proseguio del torneo. Ma fa anche riemergere alla memoria uno dei tanti scandali che hanno colpito il calcio inglese negli ultimi anni, e cioè quello delle ammonizioni su prenotazione richieste sottobanco agli arbitri. Sicuramente non si tratta dello stesso caso, visto che qui siamo in campo internazionale, ma certo è che di questi tempi, con tutti questi scandali, non c’è da star tranquilli.

Qualificazioni Mondiali: valanga Polonia, vincono tutte le big europee

Di solito si comincia parlando dei big match di giornata, ma non potevamo di certo non mettere in risalto l’impresa della Polonia. La partita era sicuramente semplice, contro il piccolo San Marino che segna mediamente un gol ogni cento partite, ma sembrava veramente si trattasse del calcio di agosto. A Kielce i polacchi possono sicuramente vantare il punteggio più largo di una partita di qualificazione al mondiale: 10-0.

Sicuramente è una mancanza di rispetto verso l’avversario, che già partiva svantaggiato visto che non può vantare un gran bacino di calciatori. Però il buon senso vuole che ad un certo punto ci si fermi, soprattutto in una competizione così importante. Ma la squadra di Beenhakker non ci ha pensato, e così si è andati in doppia cifra.

Top 11 Uefa: trionfa la Spagna. E gli italiani?

Il 2008 si è concluso da una ventina di giorni, ma continuano a fioccare le classifiche sui migliori giocatori dell’anno. L’ultima in ordine di tempo è quella stilata dall’Uefa, tenendo conto dei voti dei tifosi, che tramite web hanno espresso le proprie preferenze.

A farla da padrona è ancora la Spagna, in virtù della conquista del campionato Europeo e del bel gioco messo in mostra dagli uomini di Aragones. Sono ben sei gli spagnoli presenti in questa lista, accompagnati dai soliti volti noti, dai quali non si può prescindere al momento di metter su una fantaformazione.

E allora andiamo a scoprire i nomi degli undici migliori calciatori europei, o almeno di quelli che hanno stuzzicato maggiormente la fantasia dei tifosi.

Da Ronaldo a Ibrahimovic: i migliori del 2008

Chi è stato il miglior calciatore del 2008? A guardare la classifica stilata da France Football, Cristiano Ronaldo non ha avuto rivali, ma in questo anno ricco di calcio (tra campionati vari, coppe, Europei ed Olimpiadi) vale la pena ricordare anche altri protagonisti del palcoscenico internazionale.

Oggi ci divertiremo in una sorta di fantaformazione, mettendo insieme quelli che riteniamo i migliori d’Europa, o almeno quelli che durante il 2008 hanno dato un notevole contributo alla vittorie delle proprie squadre. Ovviamente si tratta di una classifica assolutamente personale e nemmeno troppo equilibrata, vista l’abbondanza dei nomi in gioco.

So già di andare incontro a critiche furiose da parte vostra (in fondo all’articolo c’è spazio per i vostri commenti), ma per ora lasciatemi sfogare.

Premier League: le big pareggiano tutte e il City rischia la retrocessione

Il Manchester United è a migliaia di chilometri di distanza a giocarsi il mondiale per club, ma intanto in patria giocano tutti per lui. Lo United in questo momento ha due gare da recuperare, e se tutto dovesse andare bene potrebbe ritrovarsi anche secondo.

Per adesso le altre fanno di tutto per rendere vivo il campionato e rallentano. Il big match di giornata era Arsenal-Liverpool, con l’Arsenal che passa in vantaggio ma poi entra in crisi. Prima il pareggio di Keane che sostituiva l’infortunato Torres, poi l’infortunio per Fabregas (che rimarrà fuori per almeno 4 mesi, per la gioia della Roma), ed infine anche l’espulsione di Adebayor. Un pomeriggio nero che è già un buon risultato se si sia concluso con un pari.