Qualificazioni Euro 2012: la Serbia vince in rimonta e fa un favore all’Italia

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All’inizio del torneo di qualificazione ad Euro 2012 l’avversaria da battere era la Serbia. Poi è diventata la Slovenia, ma zitta zitta era l’Irlanda del Nord a preoccupare più di tutti. In particolare ieri sera, intorno alle 21:30, la situazione di classifica vedeva Italia prima con 11 punti e Irlanda del Nord seconda a 8 ma con una partita in meno, quindi potenzialmente a pari punti con gli azzurri.

Poi succede che Thiago Motta tira fuori dal cilindro un gran sinistro a Lubiana e la Serbia si ricorda come si gioca a calcio, e tutto viene ribaltato. Si giocava a Belgrado, ma nonostante questo i nordirlandesi mettono in campo la loro mentalità di gioco “britannica” e passano in vantaggio sul finale di tempo con Mc Auley. La Serbia, che a questo punto dopo tutti i guai passati dopo la partita con l’Italia sarebbe quasi eliminata, tira fuori l’orgoglio, e nella ripresa ribalta il risultato con Pantelic e Tosic e si rimette in carreggiata per il secondo posto, lasciando gli azzurri a respirare a +6 dalle inseguitrici.

Kakà non vuole andar via, ma la trattativa resta aperta

100 milioni sono sempre 100 milioni. E soprattutto ora che il patron Berlusconi ha chiuso i rubinetti dei miliardi, un assegno di quella portata può significar molto, anche se l’unico modo per ottenerlo sarebbe cedere Kakà. Probabilmente è questo il ragionamento fatto da Galliani nei giorni scorsi, quando per la prima volta da quando il brasiliano è al Milan, ha accettato di parlare di un trasferimento in qualche altro club.

Ieri sera il pallone d’oro ha detto che vuol rimanere al Milan a vita per fare il capitano:

So che ci sono delle gerarchie e prima ci sono Maldini e Ambrosini, ma dopo…

ma dopo Riccardino si è dimenticato che ci sono anche Gattuso, Seedorf, Inzaghi, Shevchenko, Kaladze, Abbiati, e chissà quanti altri dovrà aspettare prima di arrivare a quella fascia. Tralasciando le ragioni del cuore, meglio ragionare con l’esperienza, e per questo il City ha chiesto (e ottenuto) di poter parlare con Bosco, papà del calciatore, l’unico in grado di fargli cambiare idea.

Fantacalcio: negli anticipi emerge il solito Totti, ma niente di più

Gli anticipi della 26^ giornata, almeno sulla carta, non ci hanno fornito sorprese. Si sapeva che la Roma in casa con il Parma non ha mai faticato tanto, visti i precedenti (3-0 negli ultimi tre scontri all’Olimpico, e numerosi gol a favore dei giallorossi nelle sfide al Tardini), mentre si sapeva che il Milan potesse far fatica contro una Lazio con l’acqua alla gola, e così è stato, come ha dimostrato l’1-1 di ieri.

Ma prescindendo dalla carta in effetti le cose non sarebbero dovute andare così. La Roma ha dimostrato di non pensare troppo al Real, forse anche aiutata dalla scarsa attenzione dei gialloblù, che le hanno regalato 3 dei 4 gol della serata. Mentre per quanto riguarda il Milan, vista la formazione reinventata da Ancelotti, ci saremmo aspettati che uscisse senza punti dalla sfida con la Lazio, più o meno con tutti gli effettivi disponibili.