Il capitano di mille battaglie, l’ultimo ad arrendersi anche quando la nave andava alla deriva. Eppure anche Javier Zanetti, leader dell’Inter da più di un decennio, si è dovuto arrendere. Non di fronte alla disastrosa stagione dei nerazzurri, ma al cospetto di un infortunio che ne mette in discussione la carriera, considerando la non più giovane età dell’argentino. Il capitano dell’Inter è incappato in uno degli infortuni più problematici per un calciatore, la rottura del tendine di Achille, che potrebbe deciderne la fine della carriera sportiva. Ma il diretto interessato non si arrende e spera di poter giocare ancora una gara di fronte ai propri tifosi.
Javier Zanetti
Inter, Zanetti lascia a fine stagione?
Potrebbe concludersi a fine stagione la straordinaria carriera di una delle poche bandiere del calcio internazionale. Parliamo di Javier Zanetti, capitano dell’Inter, che al termine del campionato potrebbe dire addio non solo alla maglia, ma anche al rettangolo verde. Certezze al momento non ce ne sono, ma l’indiscrezione circola da qualche ora intorno ad Appiano Gentile, senza trovare smentite.
Inter, Zanetti vicepresidente a fine anno?
Ha superato le 800 partite con la maglia nerazzurra, ma non sembra avere intenzione di smettere. La carta d’identità pesa per tutti però, e Javier Zanetti, dopo 18 anni di Inter e quasi 40 anni d’età (li compirà il prossimo agosto), prima o poi dovrà appendere gli scarpini al chiodo. Come già accaduto per Figo e per Cordoba, anche per lui c’è un posto assicurato in dirigenza, ma in queste ore circola la voce del posto più alto che c’è: quello di vice-presidente. Praticamente un gradino sotto papà-Moratti.
Inter, Zanetti: “Non siamo finiti”
Le tre sconfitte consecutive pesano come macigni sul morale di un’Inter chiamata a risollevarsi in tutta fretta, se non vuole rinunciare anche all’ultimo obiettivo stagionale. Il prossimo mercoledì c’è l’andata degli ottavi di Champions League contro il Marsiglia e per i nerazzurri si tratta dell’ultima spiaggia per salvare la faccia e la stagione. A palesarsi davanti ai microfoni in un momento così delicato è capitan Zanetti, secondo il quale l’Inter ha ancora qualche cartuccia da sparare:
Credo che in questo momento è normale che tutti pensino che l’Inter sia finita, ma noi pensiamo a noi e lasciamo che parlino. Noi ci dobbiamo concentrare esclusivamente su quello che dobbiamo fare sul campo. Le critiche in questo periodo sono tante, ma noi ci rendiamo conto che quando l’Inter perde ci sono tanti interessi per parlare male dell’Inter. Per questo, dobbiamo guardare avanti perché l’Inter come società, come storia, è al di sopra di tutte queste cose e se noi guardiamo avanti, sicuramente l’Inter sarà ancora più forte.
Premio “i piedi buoni del calcio” a Javier Zanetti
Non sarà un buon momento per l’Inter, ma almeno il suo capitano Javier Zanetti una soddisfazione se la toglie. E’ stato infatti premiato ieri sera con il riconoscimento “i piedi buoni del calcio“, un premio che non riconosce più di tanto le capacità sportive quanto l’umanità espressa fuori dal terreno di gioco.
Sul sito della Gazzetta dello Sport e su quello della Lega Calcio infatti i calciofili sono stati chiamati a votare chi, nell’elenco dei vari nomi fatti dalla giuria, è maggiormente apprezzato per le opere di beneficienza e chi è da prendere da esempio come uomo prima che calciatore per la propria rettitudine morale.
Zanetti: “L’ Inter accoglierebbe Balotelli a braccia aperte”
Poco prima della ripresa del campionato di serie A, dopo due settimane di sosta forzata per le Nazionali, torna a parlare il capitano dell’ Inter Javier Zanetti e ha toccato diversi temi, dal mercato invernale alle dichiarazioni di Ibrahimovic fino alla clamorosa apertura per Balotelli all’ Inter. Non è mancato un passaggio anche su Calciopoli e sulla rimonta da fare in campionato:
Come prima tappa per il nostro recupero bisognerà fare più punti possibili prima della sosta natalizia, poi da gennaio inizierà la seconda parte di stagione e noi dovremo esserne grandi protagonisti
Un ritorno del figliol prodigo Balotelli sarebbe ben visto dallo spogliatoio, parola di Capitan Zanetti:
Non abbiamo avuto problemi con Balotelli, se un domani Mario dovesse tornare, il gruppo lo accoglierebbe bene come ha fatto con tutti i giocatori che sono arrivati all’Inter
Golden Foot 2011 a Giggs, Zanetti leggenda del calcio mondiale
E’ Ryan Giggs il calciatore più votato del web del 2011 per l’ambito premio Golden Foot. Al capitano e uomo simbolo del Manchester United (38 anni, 24 dei quali passati
Sorteggi Champions League: De Laurentiis polemico, Allegri ottimista
L’Inter esulta, il Milan gode a metà, il Napoli si dispera. I sorteggi della fase a gironi di Champions League procurano stati d’animo diversi nei tifosi delle tre squadre impegnate nella competizione e non mancano le reazioni degli addetti ai lavori, ora soddisfatti ed ora polemici nei confronti dell’urna.
A lanciare un grido di dolore è il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, sempre più convinto che l’esito dei sorteggi sia deciso a tavolino prima ancora dell’estrazione delle palline dall’urna (ricordiamo che in occasione della stesura del calendario di Serie A aveva lasciato la sala, lanciando pesanti accuse verso tutto e tutti). I partenopei hanno pescato Manchester City, Bayern Monaco e Villareal, in uno dei gironi più difficile della massima competizione europea. Questo il commento del produttore cinematografico:
Bel sorteggio contro tre grandi squadre: ma lo sapete, io non credo a tutta questa messa in scena della Champions League.
Zanetti record, 145 presenze con l’Argentina
Ancora un record da inserire nel palmares, ancora un primato da collezionare gelosamente e da raccontare a mo’ di favola ai nipotini quando deciderà di appendere gli scarpini al chiodo e di godersi la meritata pensione. Lui è Javier Zanetti, capitano dell’Inter ed impegnato con la sua Argentina nella Coppa America giocata in casa. Nella gara di domani contro l’Uruguay il vecchio capitano vestirà la maglia dell’albiceleste per la 145esima volta, diventando così il giocatore con più presenze in nazionale. Ma lui non ha intenzione di fermarsi qui e spera di continuare l’avventura in Coppa America per poter ritoccare ulteriormente il record:
Sarà una partita equilibrata, avremo bisogno di una grande prestazione per superare il turno. Avremo di fronte una nazionale tra le più forti e l’Argentina avrà bisogno di un’ottima prestazione per poter passare alle semifinali.
Inter, Zanetti smentisce Moratti: nessuna rifondazione, vogliamo Leonardo
A mente calda, dopo l’ennesima sconfitta della stagione, Moratti non si è saputo controllare ed ha parlato subito di possibili vittorie delle prossime stagioni, ma soprattutto di rifondazione, lasciando intendere anche che si ripartirà con un nuovo allenatore.
Ma a smentirlo il giorno dopo è nientemeno che il suo capitano, Javier Zanetti, che ricorda a tutti, ma pare che il discorso sia diretto al suo presidente, che la stagione non è ancora finita. L’Inter è terza, ed ha solo 5 punti di distacco dal Milan; c’è ancora in ballo la Coppa Italia, e sono stati portati a casa nei mesi scorsi la Supercoppa Italiana ed il Mondiale per Club, quindi tanto disastrosa l’annata interista non è stata.
Alex Del Piero è il calciatore esemplare dell’anno
Di pochissimo ma ce l’ha fatta. Alessandro Del Piero ha vinto il concorso del calciatore esemplare dell’anno, il premio denominato “Lo Sportivo dell’anno Golden Award 2010” ed organizzato da Agorà97
Zanetti chiama Kakà all’Inter
Al momento non c’è alcuna certezza riguardo all’interesse dell’Inter per Ricardo Kakà, ma l’ipotesi stuzzica non poco l’ambiente nerazzurro, sia per la grandezza del calciatore che per l’eventuale dispiacere procurato
Zanetti portato in ospedale: “Tranquilli sto bene”
Solo tanta paura ma nulla di più per Javier Zanetti, capitano dell’Inter che alla fine della partita contro il Palermo ha accusato un malore. A causarlo pare essere stata una
Zanetti, una fascia in ricordo di Facchetti
Negli ultimi giorni si sono susseguite le manifestazioni in ricordo di Giacinto Facchetti, ex capitano dell’Inter negli anni ’60-’70, rimasto poi in seno alla società come dirigente. Cipe, così lo