Il Milan aspetta i saldi

La difficoltà che ha il Milan nell’ingaggiare calciatori all’altezza è sotto gli occhi di tutti. E così, dopo contestazioni e polemiche, ecco che finalmente Galliani esce allo scoperto e svela

Liga: giornata di goleade, il Barça ne fa 6 al Malaga

Il Barça è tornato, ed il Real deve ripensare ai suoi sogni scudetto. Se nelle scorse domeniche la squadra di Guardiola era apparsa lontana parente da quella galattica che conoscevamo, stavolta tutto ritorna nella normalità, con i blaugrana che segnano 6 gol ad un buon Malaga (buono fino ad ora).

Il Real non è da meno, ma segna “solo” tre gol all’Almeria. In fondo invece rimangono poche speranze di salvezza per l’Espanyol, che perde uno degli ultimi scontri salvezza contro l’Osasuna e rimane a -8 dalla quart’ultima posizione.

Liga: gli olandesi spingono il Real, ma il Barça non molla

Gran giornata movimentata la 27^ della Liga spagnola. Si comincia subito con l’anticipo del Real Madrid, che in casa dell’Atletico Bilbao trova una delle partite più complicate della sua stagione. Ripresasi a dovere dall’eliminazione in Champions, la squadra di Ramos ha intenzione di infastidire quanto più possibile il Barcellona al primo posto, e per adesso sembra che ci stia riuscendo. Il vantaggio di +12, sabato sera diventava solo di +3, per essere poi riportato a 6 con la vittoria del Barcellona il giorno dopo.

Ma andando con ordine, non si può non raccontare la splendida gara tra Atletico e Real. Mattatore della serata è Sneijder, migliore in campo che offre due assist nella prima mezz’ora a Robben ed Heinze, che portano in vantaggio i blancos per 0-2. La partita poteva finire qui, ma proprio l’argentino complica la vita ai suoi segnando un’autorete, mentre il suo portiere fa altrettanto, facendosi un mezzo-autogol sul colpo di testa di Llorente. 2-2 e si risvegliano i madridisti. Huntelaar non ci sta e sale in cattedra. Il terzo olandese del Real sciorina delle gran giocate e segna altre due volte nei 20 minuti successivi, forse Ramos si sarà pentito di non averlo messo nella lista dei convocati per la Champions. Chiude il discorso Higuain per il 2-5 finale.

Liga: si fermano a 10 le vittorie consecutive del Real, e il Barça riprende la fuga

La Champions non incide tanto sul Barcellona, ma pesa come un macigno per il Real Madrid. Il pensiero di dover ribaltare l’1-0 dell’andata degli ottavi toglie la serenità ai merengues, che nel derby forniscono una delle partite peggiori dell’anno.

Eppure si trattava di derby, una gara che scalda il sangue dei calciatori in campo. Ed invece l’Atletico gioca un gran calcio, ma sbaglia veramente l’impossibile. Forlan mette a segno il suo diciottesimo gol di quest’anno, ed il Real pare frastornato. Tra una parata di Casillas ed un’occasione gettata al vento dai biancorossi, arriva il pareggio di Huntelaar in chiaro fuorigioco, che però non viene segnalato. Gli errori arbitrali in favore del Real si concludono nei minuti di recupero, quando ad Aguero non viene assegnato un evidente rigore, e la gara finisce 1-1, interrompendo le vittorie consecutive della squadra di Ramos a 10.

Liga: all’Espanyol il derby di Barcellona, valanga di gol per il Real Madrid

Gli errori arbitrali per fortuna non ci sono solo in Italia, ma sono presenti e pesano tanto anche in Spagna. Un errore del direttore di gara nel delicatissimo derby Barcellona-Espanyol falsa la partita e permette alla seconda squadra catalana di battere i più titolati cugini blaugrana.

Contemporaneamente il Real Madrid mette a segno la sua nona vittoria consecutiva, per una volta molto convincente, e si porta da -12 a -7 nel giro di due settimane. Ma riavvolgendo il film della 24a giornata non si può non soffermarsi sul derby del Camp Nou. Sullo 0-0, dopo poco più di mezz’ora, l’ivoriano Keita fa un’entrataccia su un avversario e si becca il rosso diretto. A guardarla a velocità normale l’entrata sembra davvero dura, ma visto che siamo in periodo di Oscar, bisognerebbe darne uno anche a Moises, il calciatore dell’Espanyol che cade come se gli avessero sparato. Al replay si vede chiaramente che Keita entra pulito senza nemmeno sfiorare l’avversario, ma l’arbitro abbocca e lo manda fuori. Un derby da giocare in 10 per un’ora diventa complicato anche per il Barça.

Liga: il Real rientra in zona Champions

Tutti gli occhi erano per i due debuttanti, e su uno in particolare. Stiamo parlando del rivoluzionato Real Madrid, che vedeva esordire dal primo minuti i due nuovi arrivi Diarra e Huntelaar. Tutti si aspettavano il gol dell’ex Ajax in una gara difficile contro il Villareal, ma alla fine a risolvere la partita è un altro debuttante atipico, Arijen Robben, che a Madrid c’era da prima, ma con tutti gli infortuni subiti si può considerare quasi nuovo.

Ed è proprio il migliore in campo e l’autore del gol che decide la partita. Una gara che avrebbero potuto vincere entrambe le squadre, ma che alla fine è il Real a portare a casa, rientrando nella zona che le compete, quella della Champions League. Peccato (per il Real) che anche il Barça 24 ore prima era riuscito a vincere la sua gara, e quindi i punti di distacco dalla vetta restano sempre 12, un obiettivo impossibile da raggiungere.

Calciomercato: il punto a 10 giorni dalla riapertura

Ufficialmente si riaprirà il 7 gennaio ma, complice la sosta natalizia, i cellulari dei vari procuratori e direttori sportivi delle squadre di tutto il mondo sono già incandescenti. Al momento infatti 4 sono i colpi di mercato già portati a termine in Italia, ma bisognerà aspettare appunto il 7 del prossimo mese per ufficializzarli. Mancando 10 giorni chissà quanti altri saranno portati a termine. Cerchiamo di capire come ci si muove in tutta Europa, e specialmente in Italia.

Cercando di mettere un pò in ordine, le trattative già arrivate a buon fine sono state il passaggio osannato di Beckham al Milan, quello di Lanzafame in prestito dal Palermo al Bari, e i due neoacquisti del Bologna, e cioè Mutarelli e, l’affare dell’ultimo momento, “Tyson” Rivas.

Nuova destinazione per Eto’o, adesso si parla della Francia

Samuel Eto’o è il classico attaccante che tutti vorrebbero ma che poi nessuno prende. Accantonata l’assurda offerta degli uzbeki, al camerunense è rimasto il profumo dei soldi nel naso. Non che ora prenda poco (circa 7 milioni), ma le sue pretese stanno diventando un pò troppo esagerate.

Dato che il Barcellona ha detto di volerlo mandar via, e il Chelsea non si sbriga a prenderlo, il Lione sta provando a battere tutti sul tempo e portarlo in Francia, per tentare di vincere quella Champions League che da troppo tempo gli sta sfuggendo di mano. L’unico ostacolo? Le richieste del calciatore: “solo” 10 milioni a stagione.