Juventus: Huntelaar vicinissimo, due Liverpool in entrata

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Gli emissari della Juventus, Paratici e Marotta, sembrano scatenati e, passate le vacanze, hanno cominciato a movimentare il calciomercato. Le operazioni sono tutte all’estero, ma serviranno per portare nomi importanti in bianconero. Per l’attacco ormai, forse più per necessità che per scelta, il nome è quello di Huntelaar. L’olandese è favorevole al passaggio alla Juve, anche perché lo accettò già un paio di anni fa prima di trasferirsi al Milan, resta solo da capire le modalità.

Lo Schalke vorrebbe solo soldi, ma è anche interessato a Sissoko, e così potrebbe esserci o uno scambio tra i due con un conguaglio da parte dei bianconeri di circa 5 milioni, oppure uno scambio alla pari Sissoko-Rakitic, con Huntelaar che verrebbe pagato per intero. La terza alternativa sarebbe abbandonare fino a giugno la pista per il centrocampista, vendere Sissoko al Wolfsburg che presto incasserà l’assegno per Dzeko, ed utilizzare quei soldi per arrivare ad Huntelaar.

La Juventus torna sul mercato, quale sarà il prossimo colpo?

La brutta prestazione di pochi giorni fa contro l’Amburgo ha fatto suonare più di un campanello d’allarme in casa Juve. L’accesso alla Champions non sarà poi così impossibile, dato che i bianconeri dovranno vedersela con l’Artmedia, però evidentemente la squadra non è ancora pronta.

L’acquisto di Poulsen non convince pienamente i tifosi bianconeri, e l’intesa con Sissoko ancora non c’è. Anche la difesa non è delle migliori. E’ da quando se n’è andato Cannavaro che i bianconeri non possono vantare un muro difensivo invalicabile. A tutto questo bisogna aggiungere l’infortunio del jolly juventino, Knezevic, infortunatosi proprio nella gara contro i tedeschi. L’infortunio facile del croato costringe la Juventus a tornare sul mercato quindi, in barba a tutti gli annunci dei giorni scorsi in cui pareva che si trattava solo in uscita.

Turchia mai doma, passa ai rigori

Sembrava tutto finito, e invece con la Turchia non si può mai dire. Ancora una volta la formazione di Terim sbanca tutto negli ultimi secondi, riuscendo a pareggiare una partita che sembrava persa (e avrebbero meritato di perdere) al 122esimo minuto, e ora è semifinale con la Germania.

La Croazia si schiera con la formazione tipo, con l’unica novità di Klasnic in panchina e con Olic unica punta, mentre le novità più importanti ci sono nella Turchia, dove Rustu torna titolare grazie alla squalifica di Volkan, e Altintop a giocare dietro Nihat, sostituito a destra da Sabri.

Calciomercato impazzito: Inter su C. Ronaldo e Juve su Podolski

Il calciomercato sta per entrare nel vivo. Qualche colpo già è stato portato a termine, ma più che altro ciò è avvenuto tra la fine del campionato e l’inizio del mese di Giugno. Forse le attività si sono rallentate a causa degli Europei, ma intanto, dopo l’ingaggio di Zambrotta da parte del Milan, non è successo più nulla, e da allora è passato quasi un mese.

Ma non disperino gli appassionati di calciomercato, i colpacci arriveranno da un momento all’altro, anche se per adesso sono solo chiacchiere. Vediamo per ora le 4 big d’Italia cosa hanno intenzione di fare nel loro immediato futuro, che potrebbe cominciare a diventar caldo tra una settimana, alla fine del torneo.

Verso Euro 2008: Croazia

Il ct croato Slevan Bilic è uno dei primi a diramare la convocazione di soli 23 calciatori per Euro 2008, dato che quasi tutti gli allenatori hanno deciso di convocare più scelte per il ballottaggio finale. L’Italia ne ha convocati 24, c’è chi ne ha convocati 26, la Francia addirittura 30. I croati invece, forti anche della convinzione di aver raggiunto un certo grado di forma, grazie anche al fatto di aver eliminato la più quotata Inghilterra, non temono pretattiche o infortuni, e partono sin da subito con i 23 ufficiali.

Il gruppo B, che li vedrà giocare contro i padroni di casa dell’Austria, la Germania e la Polonia, verrà affrontato ovviamente senza il loro calciatore più talentuoso, quell’Eduardo falciato da Taylor in Premier League, che con il suo ritmo brasiliano nel sangue avrebbe fatto la differenza in una squadra forse troppo fisica, ma poco agile.