Abidal, dopo il trapianto carriera a rischio

C’è sconcerto e sconforto nel mondo del calcio per l’ennesima tremenda mazzata arrivata sulla testa di Eric Abidal, costretto a sottoporsi ad un trapianto di fegato per sconfiggere il tumore che lo ha colpito circa un anno fa. Al momento è impossibile parlare di tempi di recupero, anche perché non è poi così sicuro che il difensore del Barcellona possa tornare a calcare un rettangolo di gioco.

Ligue 1: senza i suoi campioni il Lione frena ancora

Poche piccole speranze si riaffacciano nelle menti dei tifosi della Ligue 1 per riaprire il campionato. Il Lione, ormai troppo sicuro di vincerlo per l’ennesima volta (e crediamo proprio che lo farà) si è un pò troppo rilassato nelle ultime giornate, e soprattutto fuori casa proprio non va.

Se poi al fattore campo e alla mentalità ci aggiungiamo che mancano ancora i due perni della squadra, Benzema e Juninho, la crisi è piena, e i Leoni di Francia devono chinare la testa per la seconda volta in 7 giorni. Stavolta però arriva una dura sconfitta, abbastanza umiliante dato che arriva contro una delle squadre più in crisi di questa Ligue 1, il Nantes, e arriva dopo essere stati in vantaggio per quasi tutta la partita, rimontati nel secondo tempo da una doppietta di Klasnic che segna il gol partita all’89’.

Ligue 1: è corsa a due, Psg e Bordeaux troppo lente

Non si ferma la corazzata dell’Olympique Marsiglia. Stavolta non sono stati 4 i gol, ma solo 2, sufficienti per avere la meglio su una squadra che sta dando del filo da torcere a molti club senza mai riuscire a cogliere punti, il Sochaux, fermo a uno ma che ha mostrato un gioco migliore di molte altre concorrenti.

Ma è l’OM la vera protagonista del campionato francese, con una rosa da Champions League e 10 punti già all’attivo, oltre al primo posto meritatissimo. Primato a cui incredibilmente riprende a puntare anche il Grenoble, che dopo lo stop di domenica scorsa contro il Lione capolista ha ripreso a correre e ha battuto addirittura il Monaco 1-0, portandosi al secondo posto in graduatoria, e facendo capire che l’exploit di inizio stagione non è stato solo casuale.

Le trattative delle altre: Amoruso a Torino, Foggia a Napoli, e non solo

Non ci sono solo le big del calcio italiano a movimentare il calciomercato. Anzi, a dirla tutta tra l’Inter impantanata sul caso Lampard, il Milan su Ronaldinho e la Juve sul centrocampista centrale, direi proprio che sono le piccole a rendere più divertenti gli ultimi giorni di mercato.

L’ultimo movimento di mercato ha qualcosa di incredibile: Nicola Amoruso, che sembrava dover vestire la maglia della Lazio il prossimo anno, non ha trovato l’accordo con Lotito sull’ingaggio. Così Cairo lo ha soffiato alla concorrenza, e lo ha portato in granata. Ritorna a Torino quindi Amoruso, dopo gli anni d’oro passati in Champions con la Juventus. Ma ritorna soprattutto per tappare il buco della punta centrale, dopo che una decina di attaccanti (l’ultimo della lista è stato Klasnic che pare firmerà a sorpresa per il Nantes) hanno dato il due di picche ai granata.

Turchia mai doma, passa ai rigori

Sembrava tutto finito, e invece con la Turchia non si può mai dire. Ancora una volta la formazione di Terim sbanca tutto negli ultimi secondi, riuscendo a pareggiare una partita che sembrava persa (e avrebbero meritato di perdere) al 122esimo minuto, e ora è semifinale con la Germania.

La Croazia si schiera con la formazione tipo, con l’unica novità di Klasnic in panchina e con Olic unica punta, mentre le novità più importanti ci sono nella Turchia, dove Rustu torna titolare grazie alla squalifica di Volkan, e Altintop a giocare dietro Nihat, sostituito a destra da Sabri.

Ballack salva la Germania, tutto facile per la Croazia

Alla fine è andato tutto come doveva andare. Si chiudono entrambe 1-0 le gare della terza giornata del gruppo B, con la vittoria delle squadre favorite. Ma quanta paura per la Germania. Se non fosse stato per una punizione incredibile di Ballack che si va ad insaccare a 100 all’ora sotto l’incrocio, adesso staremmo parlando di un’eliminazione clamorosa.

Dall’altro lato dell’Austria la Polonia, poco combattiva e ormai demotivata, dato che per qualificarsi le sarebbe servito un miracolo, si fa strapazzare dalla Croazia, che si garantisce così il primato nel girone e soprattutto la possibilità di evitare il Portogallo ai quarti.

Verso Euro 2008: Croazia

Il ct croato Slevan Bilic è uno dei primi a diramare la convocazione di soli 23 calciatori per Euro 2008, dato che quasi tutti gli allenatori hanno deciso di convocare più scelte per il ballottaggio finale. L’Italia ne ha convocati 24, c’è chi ne ha convocati 26, la Francia addirittura 30. I croati invece, forti anche della convinzione di aver raggiunto un certo grado di forma, grazie anche al fatto di aver eliminato la più quotata Inghilterra, non temono pretattiche o infortuni, e partono sin da subito con i 23 ufficiali.

Il gruppo B, che li vedrà giocare contro i padroni di casa dell’Austria, la Germania e la Polonia, verrà affrontato ovviamente senza il loro calciatore più talentuoso, quell’Eduardo falciato da Taylor in Premier League, che con il suo ritmo brasiliano nel sangue avrebbe fatto la differenza in una squadra forse troppo fisica, ma poco agile.

Bundesliga: il turno infrasettimanale non cambia le gerarchie

Nella settimana terribile costata Champions League, secondo posto in campionato e cambio di allenatore allo Schalke 04, i tedeschi riescono ad uscirne a testa alta, restituendo i 5 gol incassati domenica scorsa al malcapitato Energie Cottbus. Una punizione eccessiva per una squadra che non stava demeritando la corsa verso la salvezza, che adesso dovrà prendere questa sconfitta più come un fatto occasionale che come un campanello d’allarme. Anche perchè l’Energie non incontrerà sempre Kuranyi, autore di 4 gol, e ora terzo cannoniere, dietro Gomez e uno strepitoso Luca Toni, a quota 20.

Proprio quel Luca Toni che sta prendendo per mano il suo Bayern e lo sta trascinando alla vittoria della Bundesliga. Altra doppietta per lui, contro l’Eintracht Francoforte, che si era addirittura permessa il lusso di passare in vantaggio contro la corazzata biancorossa.

Stephen Appiah: niente Coppa d’Africa e carriera a rischio

Domenica alle 18:00 prende ufficialmente il via la Coppa d’Africa, con la partita inaugurale che vede i padroni di casa del Ghana opposti alla Guinea.

Molti i campioni che hanno lasciato le proprie squadre di club in Europa per arricchire questa 26esima edizione di un torneo, che diventa di anno in anno sempre più ricco di nuovi talenti da lanciare. Grande attesa quindi per l’evento, soprattutto da parte di quei giocatori che vestono maglie di squadre europee e che scendono nel “continente nero” forti dell’esperienza maturata lontano da casa.

Ma c’è anche chi, tra questi, dovrà accontentarsi di seguire l’evento dalla tv a causa di un problema che potrebbe tenerlo per sempre lontano dai campi di calcio.
Stiamo parlando della stella del Ghana, Stephen Appiah, in forza al Fenerbahce, da qualche tempo fermo per un problema al ginocchio. Pensava di recuperare in tempo per scendere in campo con la maglia della nazionale e ci teneva a far bella figura davanti al pubblico di casa.

La favola di Ivan Klasnic

Una favola a lieto fine, di quelle che scaldano il cuore e fanno bene al calcio. E’ la favola di Ivan Klasnic, tedesco di nascita che sceglie di giocare per