Per lo scudetto rimangono in lotta solo Inter e Roma

Lunedì scorso, nei commenti alla 14° giornata di campionato, non ci eravamo sbagliati: ormai per lo scudetto 2007/08 è una partita a due. Inter e Roma non frenano la loro corsa e nei recuperi della 12° giornata, saltati per la tragica morte del tifoso laziale Gabriele Sandri, battono davanti al proprio pubblico rispettivamente Lazio e Cagliari.

I nerazzurri vincono con un rotondo 3-0, chiudendo agevolmente la pratica in mezz’ora: dopo un timido inizio dei biancocelesti, al 21′ un corpo a corpo in area laziale tra Stendardo e Burdisso viene punito con il calcio di rigore, trasformato in rete da un rabbioso Ibrahimovic. Passano 10 minuti e, dopo un goal annullato giustamente a Suazo per fuorigioco, l’Inter raddoppia: angolo di Jimenez e Maicon, lasciato colpevolmente solo nell’area piccola, insacca di piatto indisturbato.

Il calcio come il rugby

La scorsa Domenica il mondo del calcio italiano è stato scosso da un insolito gesto grazie al quale forse, dopo tanti passi indietro, ne è stato fatto uno significativo in

Champions League 2007/08, i possibili ottavi di finale

Terminata la due giorni di Champions League, penultimo turno dei gironi di qualificazione, si iniziano a tirare le somme.
Il cammino delle italiane è stato piuttosto positivo, con Inter, Roma e Milan già qualificate per gli ottavi di finale; virtualmente fuori, invece, la Lazio, che dovrebbe compiere un miracolo a Madrid contro il Real e sperare che il Werder Brema con vinca con l’Olympiacos.

A questo punto diventa importante arrivare primi nel proprio girone, perchè il regolamento recita in questo modo: le prime di ogni girone affronteranno solo le seconde, sono vietati i derby, non possono affrontarsi prime e seconde dello stesso girone e le gare di ritorno saranno giocate in casa dalle squadre che si sono qualificate come prime. Insomma, se l’Inter è già matematicamente prima e la Roma sicuramente seconda nei rispettivi gironi, il Milan non dovrà perdere in casa contro il Celtic per assicurarsi il primato nel gruppo D.
Riguardo alle squadre straniere, già qualificate Chelsea, Barcellona, Manchester e Arsenal, mancano all’appello solamente Real Madrid e Liverpool: alle merengues basta, come detto, un pari interno contro la Lazio; più difficile per i reds, che dovranno vincere a Marsiglia per accedere agli ottavi.

Adriano vola in Brasile per curare la depressione

All’Inter evidentemente piace coccolare i giocatori incompiuti e così dopo l’addio di Recoba, 10 anni di lauti ingaggi e poche prestazioni memorabili, ecco che il prescelto sembra essere diventato Adriano, attaccante dai mezzi fisici straordinari ma caduto ormai da tempo in una crisi che sembra irreversibile.

Sulla vita privata del calciatore brasiliano si è detto di tutto e di più: alcolizzato, in crisi sentimentale con la fidanzata, playboy incallito, re delle discoteche milanesi e protagonista di piccanti festini, come documentato da foto apparse sui settimanali di gossip alcuni mesi fa. In verità non sarebbe la vita “non da atleta” la causa delle precarie condizioni di Adriano e della sua scarsa forma fisica. La teoria viene smentita dall’imperatore stesso, ormai più spesso in tribuna che in campo; Adriano ha rivelato alla tv brasiliana Rete Globo la causa della sua crisi, che risalirebbe addirittura a tre anni fa: “Sono ancora depresso – ha confessato il nerazzurro – E’ questo che non mi permette di allenarmi e giocare bene. Nella vita tutti attraversano una fase negativa, e la morte di mio padre per me è stato un momento bruttissimo, che mi ha fatto soffrire molto“.

Adesso l’Inter ha voluto concedere al calciatore un’ultima possibilità: un mese e mezzo di riabilitazione in una struttura specialistica a San Paolo, in Brasile, dove Adriano cercherà di recuperare la forma psico-fisica perduta; accanto a lui ci sarà il suo procuratore Gilmar Rinaldi, che lo seguirà passo passo in questo difficile tentativo riabilitativo.