Il calcio mondiale habla español

Il Brasile gioca il calcio migliore del mondo? Forse. O forse no, viste le due gare che sono andate in scena ieri sera a poche centinaia di chilometri di distanza l’una dall’altra. E se Italia – Brasile è stata definita a ragione la partita dell’anno, Francia – Argentina e Spagna – Inghilterra offrivano altrettanti spunti interessanti, proponendoci il meglio del calcio internazionale.

Tutti aspettavano l’Inghilterra, in cerca di una rivincita dopo l’esclusione dal campionato europeo dello scorso anno e battuta nell’ultima esibizione contro le Furie Rosse. Ma rivincita non c’è stata ed il buon Capello se ne è tornato nella fredda terra di Sua Maestà fortemente ridimensionato nelle ambizioni.

Vero è che la nazionale dei Tre Leoni era costretta a giocare senza Gerrard, Rooney e Brown, ma ciò non giustifica la deblacle rimediata in quel di Siviglia, specie se si tiene conto del figurone fatto in terra tedesca qualche mese fa, quando l’Inghilterra era scesa in campo con un manipolo di giovani promesse.

Amichevoli di lusso: in campo il meglio del calcio mondiale

Il derby del mondo ha catalizzato l’attenzione dell’intero circo del calcio, facendo quasi dimenticare che nella due giorni di amichevoli internazionali ci sono altre sfide di grande livello. Dopo i Campioni del Mondo in carica, toccherà stasera ai detentori del titolo europeo scendere in campo, in una sfida ricca di motivazioni.

Di fronte alle Furie Rosse ci sarà infatti l’Inghilterra, grande esclusa dell’ultima kermesse continentale ed in cerca di riscatto internazionale. Sulla panchina dei Tre Leoni siede ora Fabio Capello, uno che in Spagna ha lasciato più di un rimpianto e che, nonostante il clima amichevole della gara, ci tiene a mostrare al mondo la rinascita inglese:

Al momento la Spagna è forse la migliore nazionale del mondo. Tutti i giocatori si trovano a un alto livello e voglio proprio vedere come affronteremo la partita. I miei giocatori devono scendere in campo convinti dela vittoria.

Ed ora Capello diventa “Il Padrino”

Accolto come il salvatore della patria al momento del suo insediamento, ha dovuto poi scontrarsi con la parte più ostile del popolo d’Inghilterra, poco abituato a riconoscere che uno straniero possa essere migliore, specie se italiano.

Ora lo chiamano “Il Padrino”, ma Fabio Capello ne ha dovuti mandar giù di bocconi amari, prima di riuscire a dimostrare di essere ancora quanto di meglio c’è sulla piazza a livello internazionale, il più vincente di tutti, l’unico che è riuscito nell’impresa di trionfare ovunque abbia messo piede.

Ma le prime uscite non proprio esaltanti dal punto di vista del gioco avevano riportato alla luce vecchie polemiche, come se ci si aspettasse di veder spuntare una bacchetta magica tra le mani del tecnico, capace di far girare testa e gambe dei giocatori. Ma lui è andato avanti per la sua strada, tra scelte scomode ed impopolari (vedi l’esclusione del beniamino Owen) e regole rigide, anche a rischio di diventare antipatico.

L’Inghilterra ai piedi di Capello, ma i colleghi mugugnano

Nella terra di Sua Maestà un tecnico così lo sognavano da tempo ed ora sono in molti a recitare il mea culpa per le critiche feroci dopo le prime non esaltanti prestazioni (almeno sul piano del gioco). Ora Capello è diventato “mister fabulous” e nessuno si permette più di criticarne metodi e convocazione.

Chi vince ha sempre ragione e, se c’è una cosa che Don Fabio sa fare bene, è proprio vincere. Tutti dalla sua parte dunque, perché è facile saltare al volo sul carro del vincitore, anche se fino al giorno prima si era stati dalla parte dei detrattori.

Ma in mezzo al clima di celebrazioni (specie dopo la vittoria in terra tedesca sulla Germania), c’è anche chi se ne infischia delle sorti della nazionale inglese e guarda al bene del proprio orticello, lanciando accuse neanche troppo velate contro il tecnico di Pieris. Parliamo degli allenatori della Premier, tutti o quasi schierati contro alcune richieste di mister fab.

L’Inghilterra scopre Capello

Era arrivato nella terra di Sua Maestà preceduto dalla fama di vincente, ma costretto da subito a superare quel “pizzico” di ostilità riservata dagli inglesi a tutto ciò che non è Made in England. Un impegno arduo quello di Fabio Capello, che non si è lasciato smontare dalle critiche dei mesi scorsi ed ora si gode la sua meritata rivincita.

E così, a conclusione delle prime quattro gare di avvicinamento ai mondiali del 2010, la stampa inglese deve ricredersi e celebrare finalmente uno che non conosce il significato della parola “fallimento”.

Stamattina i tabloid d’oltremanica erano tutti per lui, per l’uomo che è riuscito a trasformare una squadra rendendola pressoché imbattibile. Quattro vittorie in quattro gare, primo posto nel girone ed un gioco che non si vedeva da tempo in casa Inghilterra: Fabio Capello comincia a lasciare il segno!

L’Inghilterra rifiuta la razzista Madrid

Si torna a parlare di calcio e razzismo e non per qualosa avvenuto di recente, ma per un episodio di qualche anno fa che ha compromesso il rapporto tra due nazioni (anzi tra una nazione ed una città).

I fatti risalgono al 17 novembre del 2004, quando allo stadio Bernabeu di Madrid (nel cuore di tutti gli italiani per vittoria mondiale del 1982) si giocava un’amichevole tra i padroni di casa della Spagna e l’Inghilterra, allenata all’epoca da Sven Goran Eriksson.

Durante la gara i giocatori di colore dell’Inghilterra vennero fatti oggetto di continui cori a sfondo razzista, provocando una serie infinita di polemiche. Polemiche che a quanto pare non sono state completamente dimenticate, se è vero che per la gara del prossimo anno tra le squadre, gli ospiti hanno chiesto di giocare in un’altra sede.

Il calcio a passo di danza

Cosa hanno in comune il calcio e la danza? Fino a ieri avremmo risposto “poco o nulla”, ma guardando lo spettacolo The Beautiful Game – A Football Ballet, dobbiamo ricrederci e cominciare a pensare che le due forme di “arte” possono convivere perfettamente sulle tavole di un palcoscenico.

In realtà non abbiamo avuto la possibilità di goderci lo spettacolo nell’anteprima di giovedì, ma i tabloid d’oltremanica hanno risposto in maniera assolutamente positiva alla messa in scena, tanto da convincere anche noi della bontà del risultato.

Di cosa si tratta? Come sapete gli inglesi sono abituati a stilare classifiche e a lanciare sondaggi, per conoscere l’opinione popolare. Questa volta i sudditi di Sua Maestà sono stati chiamati a votare i momenti più significativi della storia del calcio. Il risultato del sondaggio è stato poi trasformato in una coreografia, nella quale ognuno di quei momenti storici è diventato un passo di danza.

Capello inizia in salita

Nervi tesi in casa inglese alla vigilia della prima gara con i punti in palio della gestione Capello. Finora il tecnico friulano ha avuto occasione di collezionare solo diverse amichevoli, beccandosi una buona razione di critiche da colleghi e tabloid, specie dopo l’ultima prestazione deludente contro la Repubblica Ceca.

Da stasera si comincia a fare sul serio e per Don Fabio è già tempo di confermare la fama di vincente, alla guida di una nazionale che negli ultimi tempi è stata  lo zimbello del circo calcistico, mancando la qualificazione ad Euro 2008 e dimostrando dei grossi limiti in fatto di gioco.

L’esame per Capello si chiama Andorra, ostacolo non certo proibitivo, ma capace comunque di mettere in ansia i supercampioni inglesi, memori dell’ultima prestazione contro gli sconosciuti avversari nel marzo dello scorso anno, quando per violare la porta ebbero bisogno di ben 53 minuti di gioco. Alla fine la gara si concluse con un secco 3-0 a favore dei Tre Leoni, ma nelle orecchie dei giocatori inglesi restano ancora vivi i fischi del pubblico infastidito.

All’Inghilterra il Mondiale per gay

C’è chi continua dire che i gay nel calcio non esistono, trattandosi di uno sport per “uomini veri”, come se gli omosessuali non avessero tutti gli attributi per essere considerati tali. Di certo per un calciatore professionista è difficile farsi avanti ed ammettere di essere “un diverso”, considerando gli sfottò che ne conseguirebbero da parte dei tifosi e forse anche degli avversari.

Ma c’è anche chi professionista non è e non ha alcun problema a mostrarsi per la sua vera natura, tanto da organizzare dei veri e propri tornei per gay, sia a livello europeo che mondiale.

E c’è una squadra in particolare che negli ultimi tempi si sta facendo valere in giro per il mondo, riscattando così le magre prestazioni dei connazionali eterosessuali. Stiamo parlando della squadra dei gay dell’Inghilterra, gli Stonewall Lions FC, che dopo aver conquistato il titolo europeo (l’European Gay Football Championship) si è aggiudicata anche il mondiale “di categoria”, battendo gli argentini del Safgay.