Roma, ancora infortuni

Forse l’eliminazione dalla Champions non sarà così negativa per le gambe dei calciatori della Roma. Non bastavano le decine di infortuni di questa stagione, ma il dopo Roma-Arsenal consegna bruttissime

Champions League: i cerotti di Juve, Inter e Roma

La stagione entra nel vivo per le tre italiane impegnate nei prossimi giorni nel ritorno di Champions League contro le temibili compagini inglesi. I risultati delle gare di andata favoriscono di gran lunga le avversarie, sebbene la qualificazione sia ancora tutta da decidere.

Inutile dire che la strada sarà tutta in salita, specie se si considera che Juve, Inter e Roma si troveranno a dover rinunciare ad alcuni pezzi da novanta, costringendo i rispettivi allenatori all’ennesima rivoluzione tattica.

Un’opearazione alla quale è abituato Claudio Ranieri sin dall’inizio della stagione, ma stavolta sarà difficile sostituire il cardine del centrocampo, Momo Sissoko, uno dei pochi capaci di limitare il raggio d’azione dei rocciosi Blues. Il maliano ieri è rimasto a riposo, trovando spazio solo per qualche minuto nel derby della Mole. Eppure in quel breve lasso di tempo è riuscito, suo malgrado, ad infortunarsi, riportando la frattura del piede sinistro.

Juve, Roma e Milan: è l’ora dei ritorni

Come si fa a gestire un parco attaccanti così vasto e di così alto livello? Domanda legittima di fronte ad una squadra che può permettersi il lusso di schierare il capocannoniere della scorsa stagione (Del Piero), il suo vice (Trezeguet), il neo-acquisto che tanto bene ha fatto in quel di Palermo (Amauri) e un ragazzotto che nel bene o nel male è nel giro della Nazionale e quando gioca offre sempre il suo contributo alla causa (Iaquinta).

Ranieri gongolava di fronte alla prospettiva di tentare soluzioni sempre nuove, con la possibilità di applicare quel turnover tanto caro al calcio moderno. Ma il bengodi è durato lo spazio di un attimo e, già dopo la seconda di campionato, il mister bianconero ha dovuto fare i conti con l’infortunio di una delle punte di diamante, colui che probabilmente avrebbe avuto maggiore spazio là davanti.

Pronti via e arriva la tegola meno attesa in casa Juve: Trezeguet deve essere operato alle ginocchia e addio sogni di gloria. Quattro-cinque mesi i tempi del recupero: dove arriverà la Juve senza il suo goleador? La Juve è arrivata seconda a tre passi dall’Inter capolista ed ora è giunto il momento di riabbracciare il suo campione.

Juve by night a gennaio, infortuni in agguato

Maledette esigenze televisive! Sarà il pensiero ricorrente da qui a fine mese dei giocatori della Juventus, costretti a giocare la maggior parte delle gare in notturna. E, se è vero che finora la Vecchia Signora ha dato dimostazione di essere una “bella di notte” (quasi sempre), è anche vero che ci avviciniamo al periodo più freddo dell’anno e dal servizio metereologico dell’Aereonautica non arrivano certo previsioni incoraggianti.

Il termometro arriverà a toccare i meno cinque gradi centigradi in quel di Torino, dove la Juve giocherà la maggior parte delle prossime gare, senza contare che è attesa dalla trasferta di Udine e da quella di Roma (dove farà meno freddo, ma in compenso bisognerà fare i conti con l’umidità).

Sei gare in 20 giorni (addirittura sette, nel caso i bianconeri dovessero passare al turno successivo di Coppa Italia). Una sola gara da disputare “al tepore” del pomeriggio, mentre per il resto occorrerà servirsi delle luci artificiali. Cosa significa tutto ciò in termini pratici? Che la Juve catalizza l’attenzione di molti ed è tra le preferite della tv a pagamento. Ma significa anche un altissimo rischio-infortuni. dovuti al freddo pungente ed al terreno gelato.

Milan, così non va!

Scudetto e Coppa Uefa: questi gli obiettivi dichiarati del Milan ad inizio stagione, mentre l’album si riempiva di figurine e le figuracce nelle amichevoli trovavano ampie giustificazioni (assenze e infortuni, ad esempio). E’ presto per i verdetti definitivi, ma, a pochi giorni dalla sosta natalizia, si può comincare a tracciare un bilancio della stagione rossonera, fin qui non proprio esaltante, non come previsto almeno.

Terzo posto in campionato in compagnia del Napoli, tre punti di distacco dalla Juventus e, soprattutto, a meno 9 dall’Inter; fuori dalla Coppa Italia; secondo posto nel girone di Coppa Uefa, dove teoricamente l’armata di Ancelotti avrebbe dovuto stradominare. A chi dare la colpa?

Che il Milan sia una delle squadre maggiormente falcidiate dagli infortuni non è una novità e ne abbiamo avuto la prova anche nella gara di ieri contro un Wolfsburg non certo irresistibile. Senderos, Pirlo, Seedorf vanno a completare la lunga lista di acciaccati che popola l’infermieria rossonera. Ma altre squadre hanno avuto gli stessi guai (forse anche maggiori) e ne sono venute fuori brillantemente (basta guardare in casa Juve o in casa Roma). E allora?

Real in crisi? Tutta colpa di un italiano!

Parla italiano il mister scelto dagli inglesi per salvare la nazionale e condurla alla vittoria nel mondiale sudafricano. Parlano italiano anche le decine di giocatori che, abbandonato il Belpaese, stanno facendo le fortune delle squadre di mezza Europa. Ma non tutti i nostri connazionali all’estero godono della fama di vincenti.

Basta chiedere a Valter Di Salvo, il preparatore atletico del Real Madrid, finito sulla graticola a causa del gran numero di infortuni rimediati dalle merengues. Il Real perde colpi e vede il Barcellona allontanarsi? Colpa della preparazione sbagliata e dell’italiano incapace.

A dichiararlo sono i maggiori quotidiani spagnoli, che presentano il conto nelle edizioni di questi giorni: 23 giocatori sui 25 che compongono la rosa in soli quattro mesi. Decisamente troppi!

Juventus, sorrisi e lacrime: Camoranesi out un mese

Quattro sventole rifilate alla Reggina, il secondo posto in classifica (in attesa della gara del Milan di questa sera), la 250esima rete in maglia bianconera di capitan Del Piero e la consapevolezza di potersela giocare fino alla fine: non mancano in casa Juve i motivi per sorridere.

Eppure, in mezzo a tanti lati positivi, c’è una piccola-grande ombra. D’accordo che ormai mister Ranieri ci ha abituati a formazioni di emergenza, potendo contare solo su 12-13 uomini, ma ora l’affollamento dell’infermeria bianconera sta diventando quasi una barzelletta.

Ne era appena uscito Mauro Camoranesi, tornando disponibile dopo una serie di guai muscolari ed ora è costretto a tornare sui suoi passi e ad occupare il suo lettino per almeno tre settimane, nella migliore delle ipotesi.

La 10^ giornata tra rientri e assenze di lusso

Comincia con due sfide suggestive la decima giornata di campionato, che ci propone nel pomeriggio un Reggina-Inter che sa di esame per gli uomini di Mourinho, dopo i due 0-0 consecutivi che ne hanno frenato la corsa scudetto, relegandola al terzo posto in classifica. La Reggina viene invece dalla sonora sconfitta con il Napoli e cerca contro l’armata nerazzurra punti preziosi per abbandonare l’ultimo posto in classifica.

Non saranno della partita Adriano e Cruz, esclusi da Mourinho e destinati a “fare molta strada” prima di tornare titolari. In attacco è scontata la presenza di Ibrahimovic, al fianco del quale potrebbe trovare posto Crespo.

In serata andrà in scena Juventus-Roma, sfida che ha perso un po’ del suo fascino a causa delle debacle giallorosse che relegano la squadra di Spalletti ad un ruolo di secondo piano in questo inizio campionato. Rientra Del Piero nella Juve (insieme a Camoranesi e Legrottaglie), mentre la Roma si ritroverà nuovamente senza il suo capitano fermato dal solito problema al ginocchio destro.

Juve-Roma: Ranieri ritrova i big

Finalmente qualche buona notizia proveniente dall’infermeria della Juventus: sabato prossimo contro la Roma mister Ranieri potrà contare sul rientro di Del Piero, Camoranesi e Legrottaglie. Non una Juve al completo,

I guai della Vecchia Signora

A forza di dire che la Juve ha un attacco stellare e che Ranieri ha problemi di abbondanza, andrà a finire che si ritroverà a giocare con i giovani della primavera.

In casa bianconera non si respira un’aria di ottimismo alla vigilia della trasferta contro il Cagliari, squadra che ha sempre creato qualche impaccio alla Vecchia Signora. Il problema, che ci crediate o ne, si chiama “attacco” o, se preferite, turnover forzato, a causa dei tanti, troppi problemi che stanno affliggendo il reparto avanzato titolare.

Di Trezeguet avevamo già detto in settimana. Il risentimento al ginocchio destro lo costringerà all’intervento ed al riposo per almeno quattro mesi, con conseguente cambio di piani da parte del mister. Ma il francese non è l’unico pensiero nella testa di Ranieri, che a Cagliari dovrà fare a meno anche di un Del Piero in forma strepitosa, ma uscito acciaccato dalla gara contro lo Zenit.