Adriano si presenta al Corinthians, ma il pubblico lo lascia solo (video)

Foto: AP/LaPresse

Dopo la partenza di Ronaldo, il Corinthians avrebbe dovuto sostituire il Fenomeno con un altro campione, e per questo ha pensato ad Adriano. Ma viste le recenti vicende dell’ex Imperatore, ormai i tifosi non ci credono più, e così giovedì, durante la “cerimonia”, se così si può definire, di presentazione, sono andate in scena le comiche.

Adriano entra nello stadio per incontrare fotografi e pubblico, ma mentre i primi sono numerosi (circa un centinaio), sono i secondi a mancare. Precisamente a salutare l’attaccante non c’è più di una decina di persone, manco si trattasse della presentazione di un brocco preso per far numero.

Adriano ritrova l’amore

Dopo i musi lunghi e le sceneggiate della scorsa primavera, Adriano ritrova finalmente il sorriso e non solo sui campi di calcio, dove pian piano sta riconquistando la fama di

Adriano, il tramonto dell’Imperatore

Non c’è più tempo per la comprensione, per la giustificazione a tutti costi, per l’attesa del ritorno del figliol prodigo che sbaglia, ma prima o poi torna all’ovile e promette di compiere fino in fondo il proprio dovere. Sono lussi che il povero Adriano non può più permettersi, almeno da quando sulla sulla panca dell’Inter è arrivato un certo mister Mou, che non guarda in faccia nessuno e se non fili diritto, ti sbatte fuori senza troppi complimenti.

Certo, Moratti continua a difendere uno dei figli preferiti, un po’ per affetto, un po’ per mestiere, volendo evitare di svendere il brasiliano, se saltasse fuori la storia della dipendenza dell’alcol e della poca affidabilità. Ma il destino dell’ex Imperatore sembra ormai segnato e, cascasse il mondo, non tornerà tanto presto a vestire la casacca nerazzurra (forse mai, a meno che non lo acquisti l’Atalanta).

Giovedì si è presentato in condizioni inaccettabili ad Appiano Gentile, tanto da essere invitato a tornare a casa per smaltire la sbornia. La fonte dell’informazione è decisamente attendibile, per quanto in società si siano affrettati a smentire, parlando di un’elongazione muscolotendinea alla coscia destra. Strano. Non ci risulta che tra i tanti danni procurati dall’alcol ci sia anche questo tipo di patologia. Scherzi a parte. Dove sta la verità?

Adriano fa di nuovo i capricci

“Il lupo perde il pelo ma non il vizio”: quante volte lo abbiamo sentito dire? Mai però come nel caso di Adriano il proverbio sembrò più azzeccato. Ed ora basta con le giustificazioni e le difese a spada tratta, perché l’ex fenomeno brasiliano ha veramente superato il limite.

L’ultima bravata in ordine di tempo risale ad un paio di giorni fa, quando si è presentato all’allenamento con mezz’ora di ritardo, per poi dirigersi direttamente verso il centro di riabilitazione del club, dimostrando poco rispetto per i compagni che stavano sudando sul campo e per l’allenatore che cercava di impartire lezioni di tattica.

Come se non bastasse, ha deciso di andar via prima dell’orario stabilito, senza chiedere autorizzazione alcuna, trovando poi il tempo di mettersi a litigare con un fotografo, che cercava di immortalarlo.

Adriano: niente maxisqualifica grazie a Zidane!

Quanto ci sei mancato! Era ora che tornassi a far parlare di te per qualche atteggiamento, che non riguarda strettamente il pallone che rotola e che gonfia la rete! Ora si che ti riconosciamo e non solo nei gol che avevi ricominciato a segnare, dimostrando di aver ritrovato il sorriso ed una discreta forma fisca.

Naturalmente sto scherzando. Ho ammirato l’Adriano dei tempi migliori, quando segnava gol a grappoli e veniva definito a furor di popolo “Imperatore” e mai gli augurerei di mettersi in mostra solo per i suoi comportamenti poco consoni alla vita di un campione.

Fatto sta, però, che il brasiliano ha fatto veramente poco negli ultimi anni per scrollarsi di dosso l’etichetta di ex vincente ed il ritorno in prestito al San Paolo sarebbe dovuto servire proprio per recuperarlo, soprattutto sotto il profilo umano.

Adriano c’è: l’Imperatore non abdica!

Continua inarrestabile la marcia trionfale dell’Inter in tutte le competizioni in cui è impegnata: prima in campionato con sette punti di distacco dalla Roma e ormai proiettata verso un tricolore che ha il sapore della rivincita, dopo le voci maligne che la volevano vincente solo in virtù delle altrui disgrazie; ai quarti di Coppa Italia, dopo aver battuto la Reggina nel ritorno di giovedì a San Siro; qualificata da tempo per i quarti di Champions League che la vedranno impegnata contro il Liverpool. Il tutto grazie alla ampia rosa di campioni che il patron Massimo Moratti ha messo nelle mani di Mancini, per tentare il Grande Slam.

Può permettersi tutto lo squadrone nerazzurro, persino di perdere un nome di prestigio come quello di Adriano, ceduto in prestito al San Paolo in un’operazione che sapeva molto di “purché si tolga dalle scatole!”. E lo sapeva bene l’ex Imperatore quando è salito sull’aereo per Rio De Janeiro, in un viaggio che poteva significare l’addio al calcio europeo ed alle vetrine che contano veramente.

I primi tempi in Brasile non sono stati del tutto positivi: dopo le dichiarazioni di voglia di riscatto, aveva occupato le pagine dei giornali più per le sue vicende fuori dal campo che per le dimostrazioni di impegno a ritrovare la forma. I dirigenti del San Paolo continuavano a difenderlo, dichiarando che il giocatore era in vacanza e che avrebbe dovuto dimostrare il suo valore nel momento in cui sarebbe sceso in campo.

Adriano : finalmente l’esordio nel Campionato Paulista

Grande attesa oggi per l’inizio del Campionato Paulista, solitamente poco seguito da questa parte del mondo, ma più che mai interessante in questo inverno, per l’esordio di una nostra vecchia conoscenza, scesa in Brasile per curare il corpo e lo spirito e rimasto poi in patria a titolo di prestito.

Stiamo parlando di Adriano che stasera scenderà in campo con la maglia numero 10 del San Paolo -impegnato in trasferta sul campo del Guaratinguetà– per dimostrare di non essere un bidone e di meritare ancora il titolo di Imperatore.
Se lo augura la dirigenza del club, che ha puntato molto sul suo arrivo, costruendogli intorno una squadra solida, rafforzata dagli arrivi di Juninho (difensore goleador, arrivato dal Botafogo) e di Joilson, laterale molto apprezzato in Brasile.

Certo sarà dura contrastare squadre come il Palmeiras, il Corinthias, il Sao Caetano e soprattutto il Santos, vincitore degli ultimi due tornei, in un campionato, quello Paulista appunto, che è il più equilibrato tra quelli statali.

Adriano bissa il Bidone d’Oro

Luther Blisset, chi era costui? Silenzio generale immaginiamo. Eppure è ricordato come il più grande bidone della storia del calcio. Arrivato al Milan dall’Inghilterra, preceduto da una fama di strepitoso