Qualificazioni mondiali: la Slovenia sbatte fuori la Russia, Francia salva ai supplementari

Se l’è vista davvero brutta stavolta Domenech. Dopo aver rischiato l’eliminazione nel girone, stavolta ha visto l’esclusione dal mondiale nel modo peggiore, e cioè direttamente in casa sua. All’andata, in Irlanda, era finita 0-1 con rete di Anelka, ma Trapattoni ha fatto valere il suo coraggio e la sua voglia di non mollare, ed infatti inaspettatamente l’Irlanda mette sotto i Bleus e chiude al novantesimo con lo stesso risultato. Robbie Keane regala ai suoi l’illusione di potercela fare segnando l’1-0, ma quasi alla fine del primo tempo supplementare Gallas mette in porta la rete dell’1-1. L’ultimo quarto d’ora l’Eire ci prova, ma a rendersi pericolosa è la Francia in contropiede. Alla fine il tabellone dirà 1-1, Francia al Mondiale e all’Irlanda solo tanti complimenti.

Sembrava destinata a far fuori addirittura la Germania, ed invece la Russia non parteciperà nemmeno ai prossimi mondiali. La nazionale composta da tante stelle, prima fra tutti il calciatore dell’Arsenal Arshavin, paga l’incapacità di chiudere una gara già vinta all’andata, ed il gol subìto nei minuti finali. In uno stadio caldissimo la Slovenia fa la sua parte e l’ex calciatore di Parma, Piacenza e Frosinone, Zlatko Dedic, decide al 44′ di mandare i suoi in Sudafrica. Nulla da fare dunque per Guus Hiddink, il ruolo di sorpresa del mondiale dev’essere ancora una volta rimandato.

Premier League: Macheda tiene lo United in vetta, ma il Liverpool non molla

Bellissima giornata di campionato quella pasquale in Premier League. Protagonista è ancora una volta il diciassettenne italiano Federico Macheda, che entra nel secondo tempo per Berbatov, e come 7 giorni prima segna al primo pallone che tocca. Nessuna emozione, nessuna pressione. Quando uno è un talento i gol li fa sempre, e pare proprio che è di questo che stiamo parlando.

Macheda salva i suoi ed il suo mentore, Sir Alex Ferguson, da un imprevisto sorpasso da parte del Liverpool, che ad un quarto d’ora dalla fine sembrava doversi avverare. Subito in vantaggio con Scholes, il piccolo Sunderland ha la forza di trovare il pareggio nella ripresa con Jones, e così Ferguson mette in campo il suo talismano ed il gol arriva puntuale, un po’ come accadeva lo scorso anno nell’Inter quando si inseriva Cruz.

Terry scatenato, punta il dito contro le scorrettezze dei Reds

Liverpool-Chelsea non è finita al 90′ della gara di mercoledì. Il capitano dei Blues John Terry mancherà la prossima settimana per la gara di ritorno a causa dell’ammonizione rimediata nella prima gara di Anfield. L’evento incriminato è accaduto a metà della ripresa, quando dopo un fallo sul portiere avversario, Pepe Reina, l’arbitro aveva inizialmente fischiato una semplice punizione senza prendere provvedimenti. Dopo però le vibranti proteste dei Reds, il signor Bo Larsen ha deciso di ammonire Terry il quale, guarda caso, era diffidato.

Un episodio che ha fatto imbestialire i tifosi del Chelsea, ma soprattutto il diretto interessato, il quale ai microfoni dei giornalisti a fine gara non le ha mandate a dire:

Sono andato sul pallone come un calciatore deve fare. Ho parlato con Reina e mi ha detto che non era un intervento da cartellino giallo. Ma lui già sapeva che ero in diffida ed è stato onesto con me.

Evidentemente però non lo sono stati i suoi compagni. Questo episodio fa ancora più arrabbiare i Blues in quanto ricorda molto un evento analogo di un paio di anni fa, quando Xabi Alonso (guarda caso ancora un calciatore del Liverpool) fece ammonire su richiesta Eidur Gudjohnsen del Barcellona. Un’ammonizione che poi ebbe il suo peso nel proseguio del torneo. Ma fa anche riemergere alla memoria uno dei tanti scandali che hanno colpito il calcio inglese negli ultimi anni, e cioè quello delle ammonizioni su prenotazione richieste sottobanco agli arbitri. Sicuramente non si tratta dello stesso caso, visto che qui siamo in campo internazionale, ma certo è che di questi tempi, con tutti questi scandali, non c’è da star tranquilli.

Panchine italiane, che confusione: il prossimo anno rivoluzione in serie A

Molte delle panchine più importanti della serie A potrebbero cambiare titolare il prossimo anno. In primis, c’è un’asta internazionale per accaparrarsi Carletto Ancelotti. Galliani se lo tiene stretto e dice di non avere intenzione di mollarlo almeno fino alla fine del contratto (che scade nel 2010), ma i tabloid inglesi (che però non è che ci azzeccano sempre) non sono affatto sicuri di questo.

Nonostante la grande gara di ieri del Chelsea, e l’amore incondizionato del suo pubblico, Hiddink conferma di non voler rimanere il prossimo anno a Londra, almeno come allenatore. Per questo, secondo il Sun, pare sia sceso in campo Abramovich in persona, che dopo aver mediato con la federazione russa per far sedere il tecnico olandese sulla panchina del Chelsea, sembra che adesso stia cercando di convincere addirittura Berlusconi a far andare via Ancelotti.

Convincere l’allenatore invece non è difficile. Sembra infatti che le due parti già si siano messe d’accordo sulla base di un contratto di 5,8 milioni di sterline all’anno, più di quanto prendono Capello o Mourinho. Ma sarà tutto così semplice? Secondo gli inglesi sembra di sì (il Sun dice che Ancelotti ha promesso di prendere in mano il Chelsea la prossima estate), ma secondo noi mica tanto.

Champions League quarti di finale andata: Messi-Henry-Eto’o piegano il Bayern. Liverpool, batosta dal Chelsea


Barcellona-Bayern Monaco 4-0
Liverpool-Chelsea 1-3

Barcellona-Bayern Monaco: dopo l’abbuffata di pareggi di ieri, giorno in cui le due inglesi sono state fermate da Porto e Villareal, la serata di Champions si trasferisce in Spagna dove i fantastici blaugrana, dati da molti quali vincitori finali della competizione, affrontano un Bayern in crisi di risultati ma reduce dalla scorpacciata di reti nella gara di ottavi contro lo Sporting Lisbona (12 gol tra la gara di andata e quella di ritorno). Messi, Henry ed Eto’o contro lo spauracchio rappresentato da Toni e Ribery.

Mancini prossimo allenatore del Chelsea?

Aveva detto “torno ad allenare a luglio”, e di certo le offerte non gli mancano. L’unico problema che lo ostacola per tornare ad avere un ruolo attivo nel calcio giocato è il contratto con l’Inter. Un oneroso contratto da 5 milioni l’anno ancora per altri tre anni, che Moratti non ha intenzione di riconoscergli per intero, ma a cui lui non vuol rinunciare.

Ma alla fine la tecnica attendista intrapresa dal presidente nerazzurro potrebbe accontentare entrambi. Infatti dopo una stagione di pagamenti a vuoto, il Mancio è stanco di vedere le partite in televisione, e per poter allenare è costretto a rescindere il vecchio contratto. Tant’è la voglia di farlo che i due si sono già incontrati in passato, e sembrano vicini all’accordo, per cui è mancato solo il tempo per poterlo ufficializzare.

La Russia? Non è solo Arshavin! Parola di Aragonés

In attesa dell’incontro decisivo tra Russa e Spagna, il ct spagnolo Aragonés mette in guardia i suoi giocatori dal rischio di sottovalutare l’avversario.
Malgrado la pesante sconfitta inflitta il 10 giugno alla squadra di Hiddink nel primo turno, con un 4-1 schiacciante, Luìs non cede a facili ottimismi.

L’allenatore della Spagna, con una certezza disarmante, dichiara:
La Russia che ci troveremo davanti non ha nulla a che vedere con la squadra che abbiamo affrontato e battuto il dieci giugno.
Dopo aver rivisto tutte le partite giocate finora dalla squadra russa nel campionato europeo, il ct non ha più dubbi che alla Russia “siano spuntati i denti”.
Per batterla occorrerà la stessa concentrazione e la medesima determinazione con cui la Spagna ha eliminato dal torneo l’Italia.
Aiutato dai medici della Selecciòn, Aragonés ha studiato a fondo le potenzialità tecniche degli avversari, arrivando alla conclusione che hanno una resistenza fisica e una capacità di reazione elevatissima.
Da quì l’ammonimento ai suoi giocatori di scendere in campo con la stessa tenacia, pronti ad uno scontro che sarà più difficile del previsto.

La Russia fa più paura dell’Olanda, è semifinale meritatissima

Una splendida Russia ha la meglio sull’Olanda dei talenti. Non sono servite stavolta a Van Basten le sue bocche da fuoco, proprio perchè i russi sono schierati in maniera perfetta e non permettono agli arancioni di tirare in porta. L’Olanda è lontana parente di quello squadrone capace di strapazzare Italia e Francia, e merita pienamente di uscire dall’Europeo, dopo una partita in cui si è resa pericolosa solo su calcio di punizione, e che durante i tempi supplementari non ha mai tirato in porta.

Nell’Olanda a sorpresa viene schierato Boulahrouz, nonostante la tragedia che ha colpito la sua famiglia pochi giorni fa. Per il resto non ci sono novità, Arshavin fa coppia con Pavlyuchenko, Kuyt è schierato a centrocampo, in un ruolo completamente diverso da quello che ha nel Liverpool.

Sorpresa Russia, Svezia e Grecia che delusione

I campioni d’Europa escono a testa bassa dal primo tentativo di difesa del titolo. La nazionale greca, molto simile a quella che 4 anni fa sorprese tutti e andò a vincere l’Europeo di Portogallo, chiude il torneo 2008 come la formazione peggiore, essendo l’unica senza nemmeno un punto alla fine della terza giornata.

La Spagna, imbottita di riserve, recupera e sconfigge nel finale i greci, mentre tra Russia e Svezia passa alla fase successiva la squadra di Hiddink, partita con gli sfavori del pronostico, ma che conferma comunque l’ottimo momento del calcio russo.

I campioni d’Europa escono in anticipo

La seconda giornata dell’Europeo si chiude con la Grecia che raggiunge la Svizzera tra le squadre che lasciano il torneo anzitempo. Gli ex campioni d’Europa sono apparsi la squadra che più di tutti si è dimostrata meno competitiva, e siccome la formazione era in buona parte la stessa di 4 anni fa, la vittoria del 2004 viene delegittimata e risulta come fortunosa e niente di più.

Nel pomeriggio intanto la Spagna si prende il primo posto nel girone battendo a tempo scaduto una Svezia molto buona nel primo tempo, ma inesistente nella ripresa, con Villa che si conferma capocannoniere del torneo con 4 reti. I risultati di giornata sono stati 2-1 nel pomeriggio e 0-1 la sera.