Juventus-Chelsea continua nel calciomercato

Se Juventus-Chelsea infiamma i cuori dei tifosi di entrambe le parti per la doppia gara ad eliminazione diretta della Champions League, probabilmente è una sfida che non finirà la prossima settimana. Il mercato estivo si rivelerà rovente, e vedrà i bianconeri e i blues incrociarsi più volte.

Una di queste, a dir la verità, sarà una specie di favore che il club italiano farà all’inglese. Uno dei più grandi flop del mercato inglese degli ultimi anni è stato l’ingaggio del portoghese Deco, tanto voluto da Scolari. L’ex tecnico di Brasile e Portogallo ha fatto di tutto la scorsa estate per strapparlo al Barcellona, e alla fine l’ha spuntata per 8 milioni di sterline. Il problema però è che il portoghese non si è mai integrato nella rosa blues, ed ha giocato pochissimo, fino a sparire, relegato in tribuna prima dallo stesso Scolari, ed ora anche da Hiddink.

Premier League: tonfo pauroso per il Liverpool, il Chelsea aggancia il secondo posto

Il fine settimana di Premier League perde il Manchester United a causa della finale di Curling Cup che si tiene, come tradizione, di domenica sera contro il Tottenham. Ma anche senza i Red Devils, non sono di certo mancate le emozioni. A regalarle principalmente è la gara del Liverpool, chiamato ad un facile confronto contro il Middlesbrough, una delle squadre più inguaiate dell’intero campionato.

Ed invece, nonostante in campo ci fossero tutti i titolari, i Reds giocano una partita spenta, senza mordente, tanto che se ne accorgono anche gli avversari, i quali non vedendo reazioni degli uomini di Benitez vanno in gol al primo affondo, grazie anche ad una sfortunata deviazione di Xabi Alonso. La gara finisce 2-0 per il Boro e lo United è sempre più lontano. Anche con una partita in meno i punti di distacco dalla vetta rimangono 7.

Ancelotti come Figaro: tutti lo cercano, tutti lo vogliono

Ricordate quando il giovane Ancelotti arrivava a Torino con il suo piccolo bagaglio di esperienza? E ricordate l’accoglienza che gli riservò una parte del popolo juventino? Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, il piccolo allenatore è cresciuto ed ha dimostrato ampiamente di essere in grado di allenare un grande club, attirando l’attenzione delle dirigenze di mezza Europa, che ora farebbero carte false per portarlo alla propria corte.

L’interessato sta alla finestra e si gode lo spettacolo con la speranza di lasciare a Milano l’ultimo grande regalo prima dell’addio. Non fa mistero delle sue preferenze, ammettendo tra il serio e il faceto di ambire alla panchina giallorossa, l’unica in Italia che riscuote le simpatie del suo fondoschiena. Ma il feeling tra la Roma e Spalletti è tale da non lasciare presagire cambi imminenti, ragion per cui il tecnico di Reggiolo dovrà “accontentarsi” di un’altra sistemazione. Dove finirà?

La rivoluzione in casa Chelsea ha aperto le porte ad una soluzione interessante, perché è chiaro che Hiddink non sarà il tecnico dei Blues per troppo tempo (a meno di una vittoria clamorosa in Champions o in Premier). Il tecnico olandese, pur essendo nelle simpatie di Abramovich, non convince pienamente i manager Peter Kenyon  e Pini Zahavi, che già la scorsa estate avevano tentato un corteggiamento nei confronti dell’italiano.

Ufficiale: via Mancini, arriva Mourinho

Le tante indiscrezioni fatte nei giorni scorsi sono arrivate ad una conclusione: i sospetti di un imminente cambio di panchina all’Inter erano fondati. Dopo 4 anni, 3 scudetti, 2 supercoppe italiane e 2 coppe Italia, il Mancio lascia per incompatibilità con il presidentissimo Massimo Moratti.

L’incontro si è tenuto ieri sera ed è durato solo 20 minuti. Era cominciato con gli animi distesi, ma è terminato con i nervi a fior di pelle e con Mancini che usciva dalla sede dell’Inter sbattendo la porta. Il motivo è l’offerta del rinnovo da parte di Moratti considerata oltraggiosa, dopo quello che il tecnico di Jesi aveva fatto per i nerazzurri, e siccome ora non si sentiva più benvoluto, ha deciso di sua spontanea volontà di mollare. E Moratti ha già l’asso nella manica: Mourinho.