Liga: il Real risponde al Barça con 7 gol

Non si è giocato solo in Italia in questo fine settimana, ma anche in Spagna la Liga ha visto un turno infrasettimanale, spezzettato nelle giornate di mercoledì e giovedì. Qui hanno avuto la meglio le ragioni delle televisioni (ed è un brutto precedente che potrebbe presto ripetersi in Italia), mentre da noi non sono ancora a riuscire a distruggere anche il turno infrasettimanale; e poi le ragioni delle grandi squadre, impegnate nelle coppe europee, e quindi che hanno voluto una giornata in più di riposo.

E così i big match si sono giocati tutti mercoledì, e naturalmente le squadre meglio attrezzate, in grado di compiere maggior turn over, hanno avuto la meglio. Il risultato più clamoroso è il 7-1 del Real Madrid rifilato allo Sporting Gijon, che subisce così il suo tredicesimo gol nel giro di tre giorni.

Liga: passerella d’onore per il Real, umiliato il Barcellona

Rito del “pasillo“, letteralmente corridoio, per i giocatori del Barça che aggiungono al danno di non avere più obiettivi di stagione, anche la beffa di dover porgere gli onori agli acerrimi rivali del Real Madrid. Si apre così il turno infrasettimanale della Liga spagnola, arrivata a 3 gare dalla fine.

Lo show del pasillo è una tradizione spagnola che vuole che quando una squadra vince la Liga prima dell’ultima giornata di campionato, la giornata successiva gli avversari dovranno disporsi alle ali dell’ingresso del tunnel per tributare l’ingresso trionfale dei campioni (un pò come fecero i giocatori dell’Inter al ritorno del Milan da Tokyo). Solo che stavolta non è stata una scelta sportiva da parte dei giocatori del Barcellona, e molti l’hanno fatto con una smorfia sul volto, mentre altri hanno evitato di farlo facendosi squalificare apposta nella partita precedente, come Eto’o e Deco, per evitare l’umiliazione.

Liga: trionfo Real, è scudetto in rimonta

Il Real Madrid vince la Liga con 3 giornate di anticipo, e si cuce addosso il 31esimo scudetto. Uno dei campionati più brutti degli ultimi anni si concludono, come facilmente prevedibile, con la vittoria della squadra più quotata, ma solo per incapacità delle altre di starle dietro.

A dimostrazione di come il Real abbia potuto farcela solo per un mix di fortuna e incapacità altrui, la gara che le ha consegnato lo scudetto è stata vinta solo negli ultimi 3 minuti, dopo essere stati in svantaggio per quasi un’ora contro l’Osasuna (terz’ultimo in campionato). Ed è stata una fortuna che Robben e Higuain si siano svegliati rispettivamente al’87’ e al 89′, perchè con la concomitante vittoria del Villareal e con lo scontro di mercoledì prossimo contro il Barça, il Real avrebbe rischiato di vedere ridursi da 10 a 4 i punti di distacco sulla seconda, e a 2 giornate dal termine sarebbe stato davvero pericoloso.

Calciomercato o Fantacalcio? Ronaldo in Giappone e Ibra ai Galacticos

Ieri abbiamo parlato del mercato faraonico che aspetta la Juve, ma grossi cambiamenti ci potrebbero essere anche per altre squadre, e non solo in Italia.
Ma la vera notizia è che l’Inter pigliatutto di due anni fa, in cui girava per l’Europa a prendere tutti i calciatori che voleva, la prossima estate potrebbe diventare il supermercato preferito dei grandi club europei.

Primo fra tutti il Real Madrid. Sfumato il sogno Cristiano Ronaldo, che il Manchester non vuol cedere neanche per 120 milioni di euro, sembrerebbe che Mijatovic si stia facendo vivo con il club nerazzurro per chiedere informazioni su Ibrahimovic. E l’assegno che ha portato con se sembra avere tanti zeri: 70 milioni per l’Inter e 12 all’anno per Ibra, cifre da far vergognare anche lo stesso Ronaldo. Altra punta, altra corsa. Stavolta è il Chelsea a mettere gli occhi su uno dei gioielli di Moratti. Abramovich infatti sembra molto interessato all’acquisto di Balotelli, per continuare la campagna acquisti verde per il prossimo anno. L’offerta iniziale è di 10 milioni di sterline, ma potrebbe aumentare a breve.

Liga: il Real si cuce mezzo scudetto sulla maglia

Anche in Spagna i postumi di Champions si fanno sentire. A farne le spese questa volta è il Barcellona, che si era illuso di potersi riavvicinare alla vetta, ma che ha sprecato tutto il lavoro fatto nell’ultimo mese, perdendo in casa contro il Villareal. Mezzo passo falso anche per il Getafe, unica squadra spagnola impegnata in coppa Uefa, che non va oltre lo 0-0 sul campo del penultimo Murcia.

Chi invece risponde alla grande è il Real Madrid. Dopo un primo tempo con la testa ancora alla partita con la Roma, i madridisti scontentano il loro pubblico, fornendo una delle prestazioni più scadenti dell’era Schuster, andando in svantaggio grazie al gol di Valdo, e non rendendosi mai pericolosi, se non nel finale di primo tempo quando Higuain segna un fortunoso gol del pareggio.
Ma i blancos hanno talento da vendere, e si nota subito in campo quando, con l’inserimento di Drenthe, la partita cambia, e viene chiusa con un calcio di rigore del capitano Raul, al suo 200esimo gol con la camiseta blanca.