Liga: il titolo va al Barcellona

Proprio come l’Inter, anche il Barcellona si guadagna il titolo di campione di Spagna senza nemmeno scendere in campo. A tre partite dalla fine del campionato, la squadra di Guardiola

Liga: tutto inalterato in vetta, in fondo si riaprono i giochi

Giornata un po’ povera di gol, ma di certo non di emozioni, si è vissuta nello scorso fine settimana nella Liga spagnola. Nell’anticipo delle 20:00 (ora italiana) il Barça tenta la fuga, dopo due ore il Real lo riagguanta, anche se la differenza dei punti resta sempre tanta.

Il blaugrana hanno la scusa della Champions, per cui è costretto a giocare con la formazione improvvisata, dimostra tutti i limiti di una buona squadra che però senza i suoi campioni non va tanto lontano. Con Messi in panchina, la fatica a bucare la difesa del Valladolid è enorme, soprattutto perché, a parte Eto’o, mancano tutti i grandi nomi, tanto che è costretto a fare coppia in attacco con il giovane Pedrito. Ed infatti è proprio il camerunense a sbloccare la partita, e a regalare la vittoria ai suoi.

Liga: gli olandesi spingono il Real, ma il Barça non molla

Gran giornata movimentata la 27^ della Liga spagnola. Si comincia subito con l’anticipo del Real Madrid, che in casa dell’Atletico Bilbao trova una delle partite più complicate della sua stagione. Ripresasi a dovere dall’eliminazione in Champions, la squadra di Ramos ha intenzione di infastidire quanto più possibile il Barcellona al primo posto, e per adesso sembra che ci stia riuscendo. Il vantaggio di +12, sabato sera diventava solo di +3, per essere poi riportato a 6 con la vittoria del Barcellona il giorno dopo.

Ma andando con ordine, non si può non raccontare la splendida gara tra Atletico e Real. Mattatore della serata è Sneijder, migliore in campo che offre due assist nella prima mezz’ora a Robben ed Heinze, che portano in vantaggio i blancos per 0-2. La partita poteva finire qui, ma proprio l’argentino complica la vita ai suoi segnando un’autorete, mentre il suo portiere fa altrettanto, facendosi un mezzo-autogol sul colpo di testa di Llorente. 2-2 e si risvegliano i madridisti. Huntelaar non ci sta e sale in cattedra. Il terzo olandese del Real sciorina delle gran giocate e segna altre due volte nei 20 minuti successivi, forse Ramos si sarà pentito di non averlo messo nella lista dei convocati per la Champions. Chiude il discorso Higuain per il 2-5 finale.

Liga: cadono le grandi e il Real ne approfitta

Fino ad una settimana fa sembrava ci fossero 3 super-squadre ed una super-delusione. Ma il calcio è bello perchè è imprevedibile e la super-delusione è diventata l’unica in questa giornata a portare a casa i tre punti, recuperando su tutti.

Molta fortuna, c’è da dire, per il Real Madrid, il quale giocando male vince contro il Recreativo Huelva grazie all’autorete di Beto. Il Recre è ultimo, e forse questa sua pochezza di gioco ha permesso al Real di portare a casa la vittoria, in quanto nemmeno le merengues sono sembrate molto in forma e non si sono quasi mai rese pericolose. Schuster continua a vedere l’infermeria riempirsi, adesso che anche Higuain si è fatto male, e schierare un attacco decente d’ora in avanti sarà più che complicato.

Liga: Real sempre più in crisi, Barça sempre più solo

Sappiamo che per adesso rimane al suo posto, ma l’allenatore del Real Madrid Bernard Schuster se l’è vista davvero brutta sabato scorso. Dopo i numerosi k.o. che stanno arrivando nelle ultime settimane (ultimo in coppa del Re contro una squadra di serie C), perde anche in campionato contro il Valladolid. Se poi aggiungiamo che i punti di distacco dal Barcellona sono ora 5 e che proprio i blaugrana 7 giorni prima avevano rifilato 6 reti al Valladolid, la situazione sembra farsi sempre più grave.

A far precipitare le cose anche l’infortunio di Van Nistelrooy, dato che Higuain si è sgonfiato dopo i 4 gol della partita precendente e l’attaccante più pericoloso dei blancos è stato Cannavaro, il che è tutto dire. La difesa inoltre traballa, e così Schuster ha le ore contate: se non dovesse vincere contro il Recreativo sabato prossimo sarebbe fuori.

Il Real torna sul mercato e guarda all’Italia

Soltanto 24 ore fa vi raccontavamo del grave infortunio a Ruud Van Nistelrooy che lo costringerà a chiudere già da ora il suo campionato. A distanza di poco tempo la dirigenza blanca ha sguinzagliato i suoi osservatori per cercare un sostituto, ma non solo.

Infatti oltre al problema della punta, il Real ha anche il problema dell’allenatore. Già dimenticato lo scudetto vinto la scorsa stagione, Schuster viene rimesso sulla graticola (e forse non ci era mai sceso) dopo le ultime balbettanti prestazioni in campionato, in cui si è salvato sempre per il rotto della cuffia, ma soprattutto dopo le due sconfitte patite contro la Juventus in Champions.

Liga: poker di Eto’o e Higuain, spettacolo in Spagna

Il Barcellona è una macchina da gol praticamente inarrestabile. Terza gara in cui i blaugrana vanno in gol per ben 6 volte, ma stavolta l’eroe della serata non è il solito Leo Messi, autore comunque di una gran partita e di un paio di assist, ma l’attaccante che sembrava doversene andare la scorsa estate, Samuel Eto’o.

Il camerunense segna 4 gol al Valladolid e diventa così anche capocannoniere della Liga con 13 gol. E dire che stava per andare a giocare in Uzbekistan. Tutto facile comunque per gli uomini di Guardiola, in vantaggio già dopo 6 minuti e ora primi nella Liga, con il miglior attacco e la miglior difesa del campionato.

Liga: Valencia solo in testa alla classifica

Il Real e il Barça hanno ufficialmente ripreso a correre, ma un pò troppo tardi. Il Villareal pareggia e nonostante questo rimane secondo, il Valencia vince e convince e prova la fuga, e in tutto questo tenta di inserirsi anche il Siviglia, che zitto zitto si ritrova in zona Champions League. Anche la Liga spagnola è equilibrata come gli altri campionati europei.

Ma cominciamo dalla fine, e cioè dal posticipo Valencia-Numancia. Gli ospiti nelle gare scorse avevano messo in seria difficoltà i due grandi club spagnoli. Contro il Valencia non ci hanno nemmeno provato. Villa segna dopo solo 4 minuti, il Numancia è costretto a scoprirsi, e così i bianconeri trovano delle autostrade per infilarsi in tutti i varchi. Alla fine il tabellino dice 4-0, ma soprattutto primato in solitaria per il Valencia.