Liga: il titolo va al Barcellona

Proprio come l’Inter, anche il Barcellona si guadagna il titolo di campione di Spagna senza nemmeno scendere in campo. A tre partite dalla fine del campionato, la squadra di Guardiola

Liga: giornata di goleade, il Barça ne fa 6 al Malaga

Il Barça è tornato, ed il Real deve ripensare ai suoi sogni scudetto. Se nelle scorse domeniche la squadra di Guardiola era apparsa lontana parente da quella galattica che conoscevamo, stavolta tutto ritorna nella normalità, con i blaugrana che segnano 6 gol ad un buon Malaga (buono fino ad ora).

Il Real non è da meno, ma segna “solo” tre gol all’Almeria. In fondo invece rimangono poche speranze di salvezza per l’Espanyol, che perde uno degli ultimi scontri salvezza contro l’Osasuna e rimane a -8 dalla quart’ultima posizione.

Liga: all’Espanyol il derby di Barcellona, valanga di gol per il Real Madrid

Gli errori arbitrali per fortuna non ci sono solo in Italia, ma sono presenti e pesano tanto anche in Spagna. Un errore del direttore di gara nel delicatissimo derby Barcellona-Espanyol falsa la partita e permette alla seconda squadra catalana di battere i più titolati cugini blaugrana.

Contemporaneamente il Real Madrid mette a segno la sua nona vittoria consecutiva, per una volta molto convincente, e si porta da -12 a -7 nel giro di due settimane. Ma riavvolgendo il film della 24a giornata non si può non soffermarsi sul derby del Camp Nou. Sullo 0-0, dopo poco più di mezz’ora, l’ivoriano Keita fa un’entrataccia su un avversario e si becca il rosso diretto. A guardarla a velocità normale l’entrata sembra davvero dura, ma visto che siamo in periodo di Oscar, bisognerebbe darne uno anche a Moises, il calciatore dell’Espanyol che cade come se gli avessero sparato. Al replay si vede chiaramente che Keita entra pulito senza nemmeno sfiorare l’avversario, ma l’arbitro abbocca e lo manda fuori. Un derby da giocare in 10 per un’ora diventa complicato anche per il Barça.

Liga: un super-Rossi è l’unica novità di giornata

Siamo sempre alle solite. Il Real che vince con uno striminzito 1-0, il Barcellona che stravince e gioca come se davanti avesse una squadra di serie C. La Liga spagnola è tutta qui, già conclusa nel 2008, che si trasforma in una passerella per gli uomini di Guardiola nel 2009.

Le vittorie consecutive dei blaugrana, con il 3-1 rifilato al Gijon, diventano 10, e meno male che volevano mandare Eto’o a giocare in Uzbekistan. Il camerunense mette la sua firma su questa vittoria con due reti e rinforza la sua leadership in vetta alla classifica cannonieri con 21 gol.

Liga: imprendibile Barça, risorgono le piccole

La Liga spagnola è diventata un teatro in cui l’unica compagnia ad esibirsi è il Barcellona, e come Etoile ha un certo Lionel Messi. In tutto il campionato di quest’anno soltanto una squadra era riuscita a battere i catalani, ed era stata il Numancia nella prima giornata. Ora che le due squadre si sono reincontrate, tre quarti della Spagna sperava che il miracolo si ripetesse, almeno per dare un pò di pepe al resto del campionato.

Ed invece, dopo un buon primo tempo concluso sullo 0-0, nella ripresa gli uomini di Guardiola escono carichi dagli spogliatoi e in 3 minuti chiudono la gara. Prima Messi e poi Eto’o mettono a segno due gol spezza-gambe. Tentano di accorciare le distanze gli avversari, ma sul 2-1 i blaugrana riprendono a correre e segnano altri due gol. Ormai l’epilogo dello spettacolo è chiaro.

Liga: assolo Barça, 5 gol rifilati al Deportivo Lacoruna

Oramai il campionato spagnolo è bell’e chiuso da un paio di mesi. Non sono solo i 12 punti di distacco tra Barça e il resto del mondo a fare la differenza, ma soprattutto la solidità di una squadra che non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi. Nemmeno quando contro ha un avversario tosto ed insidioso come il Deportivo Lacoruna. La gara dura soltanto 21 minuti. Giusto il tempo di far apprezzare le doti del portiere ospite e poi cominciare a fare sul serio.

Sblocca il risultato Messi (che novità), e da lì in poi arriva la solita vagonata di reti, tutte nella porta dell’ex Super-Depo, per una serata solo Depor. Finisce 5-0 al Camp Nou, con la consapevolezza di avere la squadra che segna di più e subisce di meno dell’intera Liga, e che tutte le altre possono soltanto spartirsi gli avanzi.

Liga: grande rimonta di Villareal e Barcellona

Quando il Barça gioca male, 9 volte su 10 vince. Quando sta bene, si potrebbe anche non scendere proprio in campo. I blaugrana, con tutte le stelle a disposizione, incontrava l’ultima in classifica Osasuna. Una gara molto facile, ma che si rivela più insidiosa del previsto. Gli avversari decidono di non darsi per vinti dall’inizio, e vanno anche vicini all’impresa, dato che fino a 10 minuti dalla fine vincevano 2-1.

Ma prima Xavi, e poi la firma immancabile di Messi consegnano la vittoria numero 15 su 18 incontri a Guardiola, nonchè il distacco invariato dal Real che rimane il solito abisso di 12 punti. E a poco serve che i blancos ritornino a giocare come sanno, e a convincere di essere ancora galattici. Se il Barça non rallenta c’è poco da fare. Intanto Ramos conquista la terza vittoria di fila sulla panchina blanca grazie alla rete lampo di Robben che decide la gara già dopo 3 minuti. Una volta passati in vantaggio contro un avversario di gran lunga inferiore, il Maiorca, Raul e compagni fanno solo accademia e vanno in gol altre due volte senza creare imbarazzi a Casillas.

Liga: nella 14a giornata accade di tutto, rimonte e controsorpassi, ma il Barça è indistruttibile

La parola che può meglio riassumere questa giornata di Liga è “incredibile“. Succede veramente di tutto nel campionato spagnolo, tutto tranne novità sulla testa della classifica. La giornata si apre con il big match già nell’anticipo di sabato tra Barcellona e Valencia. Si capisce da subito che non sarà una giornata come tutte le altre, perchè in una gara in cui il Barça avrebbe dovuto almeno rallentare contro una delle squadre più in forma del momento, il tabellino alla fine dice 4-0 per i blaugrana.

Mancava Eto’o, motivo in più per andare cauti sul pronostico, ma il tridente con l’inserimento a sorpresa di Hleb non ha deluso le aspettative, e uno strepitoso Henry non fa rimpiangere il camerunense, segnando tre gol. Ma è nelle altre gare che accadono le cose più assurde.

Liga: il Real rientra nella crisi, il Barça prenota lo scudetto

I campionati europei stanno cominciando a delinearsi e ad indicare già un probabile campione. Se in Italia è l’Inter a farla da padrone, in Francia il Lione, in Inghilterra se la giocano Chelsea e Liverpool, in Spagna il leader indiscusso si chiama Barcellona, e non ci sono margini di obiezione.

Era al test di maturità il Barça sabato sera contro il Siviglia, una delle squadre più scomode della Liga. La gara finisce 3-0 per i blaugrana, un messaggio forte e chiaro a tutte le inseguitrici. Sì, anche perchè le inseguitrici non esistono. Il Real perde ancora, Villareal e Valencia vincono ma hanno rispettivamente 4 e 5 punti di distacco, e molta meno classe in campo.

Grecia – Italia vale un record

Ci siamo. E’ il giorno della gloria per Marcello Lippi, che stasera in quel di Atene potrebbe raggiungere il record di rusultati utili consecutivi alla guida della nazionale italiana. Per ora è a quota 30 ed un pezzo di gloria è già conquistata, avendo raggiunto il mese scorso Vittorio Pozzo, ct azzurro dei primi due titoli mondiali. Ma stasera l’impresa potrebbe essere completata, Grecia permettendo.

Una partita senza punti in palio, eppure di fondamentale importanza per il tecnico viareggino che non nasconde una certa emozione per il record personale:

Voglio fare 31 partite consecutive senza sconfitte, eguagliare il record di Clemente (Spagna) e Basile (Argentina). Già essere a 30, come riuscì Vittorio Pozzo, è un onore. Arrivare a 31 poi sarebbe davvero importante anche come metro della costante crescita del gruppo.

Liga: Real sempre più in crisi, Barça sempre più solo

Sappiamo che per adesso rimane al suo posto, ma l’allenatore del Real Madrid Bernard Schuster se l’è vista davvero brutta sabato scorso. Dopo i numerosi k.o. che stanno arrivando nelle ultime settimane (ultimo in coppa del Re contro una squadra di serie C), perde anche in campionato contro il Valladolid. Se poi aggiungiamo che i punti di distacco dal Barcellona sono ora 5 e che proprio i blaugrana 7 giorni prima avevano rifilato 6 reti al Valladolid, la situazione sembra farsi sempre più grave.

A far precipitare le cose anche l’infortunio di Van Nistelrooy, dato che Higuain si è sgonfiato dopo i 4 gol della partita precendente e l’attaccante più pericoloso dei blancos è stato Cannavaro, il che è tutto dire. La difesa inoltre traballa, e così Schuster ha le ore contate: se non dovesse vincere contro il Recreativo sabato prossimo sarebbe fuori.

Da Kjaer a Rossi, la Juve si dà al Fantacalcio

Una volta era l’Inter il club sempre accostato a nomi di questo o quel calciatore. Ora è la Juventus, che quando andava male vedeva tanti nomi sulla lista della spesa per tentare una rinascita, ora che sta andando bene questa lista continua a crescere, e non se ne conosce il perchè.

Ogni giorno spunta un nome nuovo come probabile acquisto della squadra bianconera, ma cerchiamo di tirare le somme e vedere cosa effettivamente si può muovere, soprattutto nel mercato di Gennaio. Partendo dagli affari già noti, e cioè prima di tutto quello di Schweinsteiger, sempre in voga nei corridoi di Corso Galileo Ferraris, c’è da cancellare il nome del talentino del Barcellona Busquets, in procinto di rinnovare il contratto con i blaugrana. Ecco tutti gli altri possibili arrivi.